PAGINA 252...IL PLANETARIO. IL DIARIO DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEL CO.CE.R. XI MANDATO. IL RESOCONTO SETTIMANALE DELL'APPUNTATO SCELTO, CARABINIERE D'ITALIA, VINCENZO ROMEO

IL PLANETARIO.252 La 252a pagina del racconto settimanale dal DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri " IL DIARIO PLANETARIO- il viaggio del XI mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO DALLA PAGINA 252  DEL  DIARIO PLANETARIO 

 

"... la rappresentanza militare è fatta di delegati, tanti delegati, troppi delegati.  Troppi, quando ti rendi conto che per molti l’attività di delegato è un modo per non essere al reparto, per essere trasferito, per collocarsi in una posizione “privilegiata”, per fare credere che aver fatto una mozione o una delibera sia aver svolto il proprio compito…”in missione” . Non siamo tutti uguali, siamo differenti. Se parli in generale, l’errore piu’ grande è quello di generalizzare, una forma di disprezzo ...."

 

"....si è differenti perché ci sono metodi e posizioni diverse. Certo è che non posso vedermi classificato nello stesso calderone con il delegato che sceglie di levare un posto ad un collega per andare a svolgere una sostituzione all’estero o un servizio in ambasciata. No, sono certo differente. Certo è che non posso vedermi in quello che magari in oltre un decennio viene movimentato molte volte senza mai aver svolto un giorno di servizio in ciascuno di quei reparti. Certo è che non posso vedermi indicato nello stesso calderone di chi usa questo ruolo per opportunismo personale e passa la giornata in ufficio a copiare e ricopiare spezzoni di notizie sul web per poi reimpastarle in blog o siti di facciate per veicolare informazioni “strumentali” che devono dare un sostegno alla propria linea politica d’interesse dove si sono candidati e dove si dovranno candidare ...."

 

"....in tutto questo dinamiche economiche di opportunità e tanti interessi privati usando questo ruolo. Io sono differente da chi, in questo ruolo, pensa di essere il pastore e tratta i colleghi come se fossero “pecore” inconsapevoli, visto che poi tutto non si riesce a vedere quando chi agisce cosi’ si muove solo nell’ombra giocando con il vedo-non vedo. Non ho mai sopportato essere trattato cosi’ da chi approfitta di una posizione e non dice le cose come stanno, per mero opportunismo e per non metterci la faccia...."

 

"....purtroppo i colleghi sono abituati a muoversi in questo modo e, talvolta, ahimè, questo squallido metodo risulta efficace quando si crea il “fumus”, la confusione generale. Utilizzando la sconoscenza delle norme e delle dinamiche riescono a far credere cose che non sono e, quando poi il personale comincia a capire, spostano l’attenzione creando altre situazioni distogliendo l’interesse dove, invece, dovevano dare risposte o avevano fatto le solite promesse da cialtroni ..."

 

"...non siamo tutti uguali e non credo di rappresentare tutti, no non credo proprio. Non uso la parola…” io rappresento tutti “, non ne ho proprio l’interesse. Rappresento e rappresentero’ sempre il carabiniere, quello di ogni ordine e grado. Quello che sceglie di voler sapere, voler capire, voler parlare con cognizione di causa, quello che non si limita alla “cantata del pastore” e che sceglie di essere rispettato e ridare il rispetto verso chi ha scelto di dare importanza alla dignità del suo interlocutore… il carabiniere ...."

 

"...Carabiniere è quello che continuerai a fare e non quello che hai fatto..."

 

"...Odiato dai delegati e stimato dai carabinieri..."

 

"...Ora siamo già  avanti  essendo andati  già …Oltre, insieme.."

 

"...Si, il Cambiamento ! "

 

 

 

 

 

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