PAGINA 294...IL PLANETARIO. IL DIARIO DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEL CO.CE.R. XI MANDATO. IL RESOCONTO SETTIMANALE DELL'APPUNTATO SCELTO, CARABINIERE D'ITALIA, VINCENZO ROMEO

IL PLANETARIO.294 La 294a pagina del racconto settimanale dal DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri " IL DIARIO PLANETARIO- il viaggio del XI mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO DALLA PAGINA 294  DEL  DIARIO PLANETARIO 

 

"...il “Comandante del Reparto” e il “Comandante di uomini “. Il Comandante del reparto è quello che svolge il ruolo di Comandante perché comandato a farlo. Deve svolgere l’incarico, spesso deve far passare il tempo che intercorre sino al successivo incarico.  Talvolta sceglie di essere scelto a Comandare il reparto ma non riesce poi a prendere consapevolezza nemmeno se l’incarico è piu’ complesso di quello che pensava non riuscendo a comprendere nemmeno quali mancanze di capacità debba poter curare per imparare a Comandare. Non importa cosa fai bene o male, ma importante è che non succeda nulla che gli crei qualche problema nelle relazioni verso i rapporti gerarchici superiori. Impostazione che in maniera naturale lo tiene assolutamente lontano dal personale alle dipendenze, infatti si verifica che i rapporti sono limitati alle figure con le quali si deve interfacciare per procedure dovute e non ricerca alcuna utile iniziativa che possa portarlo a contatto con il personale alle dipendenze..."

 

"....in questo caso il “dialogo” è una vera e propria attività turbativa che puo’ minare quella tranquillità gestionale che evitando quel contatto, si procede sul calendario indisturbati mentre la clessidra fà scorrere il tempo. Evitare il confronto, il dialogo è palese manifestazione d’incapacità a volgere un ruolo di Comando, lo attestano anche le disposizioni fatte dai vari Comandanti Generali dell’Arma che si sono avvicendati in questo ultimo decennio..."

 

"...il “Comandante di uomini” è colui che sente il ruolo di responsabilità.E’ consapevole che il suo incarico è fatto di presenza, partecipazione, sacrificio e deve sentire la sua responsabilità nella gestione delle risorse umane dove il confronto e il dialogo con il personale alle sue dipendenze sono elementi da cui non poter prescindere. Il Comandante di uomini è presente non solo a voce, tanto per dirlo, lo è in concreto. Non teme il confronto con il suo personale, avverte il disagio dei suoi uomini, ne cerca il confronto, e sa creare motivazione. Il Comandante di uomini è sincero, mai bugiardo. E’ esempio professionale e raccoglie la fiducia e la stima dei suoi uomini. Sa fare le sue scelte ...."

 

 

"...il Comandante di uomini ha un grande alleato, il dialogo. Quella capacità di saperlo fare per il valore che è insito in questo sostantivo in un reparto dove si svolge un ruolo delicato. Un Reparto dove il dialogo è latitante, è come un corpo senza anima, un mero pupazzo che nulla potrà produrre. Un Comandante in grado di svolgere il suo ruolo è nella misura dell’obbedienza dei suoi uomini che non è la mera esecuzione di un ordine, tutt’altro..."

 

 

"...Se chi ti stima, tu stimi, se chi ti odia è chi non potrà mai essere d’esempio, allora è sempre importante continuare ad andare avanti, certi di poter proseguire nel cambiamento continuando a scrivere la nostra storia  ... "

 

 

 

 

 

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