20.000 CARABINIERI CON LO SMARTPHONE IN CONTATTO DIRETTO CON PIANETACOBAR.EU. VENTIMILA CARABINIERI D'ITALIA SULLA APP "PIANETA COBAR"

La nostra applicazione per smartphone dedicata all'informazione ed alla partecipazione dei carabinieri d'Italia con la rappresentanza militare oggi ha superato la soglia dei 20.000 utenti carabinieri. Il metodo che ha cambiato la rappresentanza militare dei carabinieri con il reale contatto con la realtà per i carabinieri.

Il metodo di essere rappresentanti militari dei carabinieri con determinazione, disponibilità, senso di responsabilità, trasparenza, lealtà, consapevolezza, partecipazione, interazione, rappresentatività sempre a contatto con la realtà delle dinamiche quotidiane dei carabinieri d'Italia. Nulla di piu' semplice per chi è un carabiniere, nulla di piu' differente a fronte di quanto non è mai stato prima di pianetacobar perchè mai è stato cosi' forte la forza di aprire al confronto per partecipare e rendere in un canale riservato ed esclusivo la collaborazione del carabiniere alle attività della rappresentanza militare dei carabinieri. Un impegno serio e responsabile, fatto con coraggio e responsabilità, mettendoci la faccia e avendo consapevolezza di quell'attività di contrasto subita in maniera forte ed evidente dagli stessi rappresentanti che, seppur non condividendo questo metodo, nulla di utile hanno messo in opera per realizzare una concreta alternativa che abbia costituito iniziative per informare e coinvolgere il personale. Paghiamo e abbiamo pagato a caro prezzo le nostre iniziative mettendo in gioco proprio il nostro essere stati carabinieri esemplari e istituzionali. Abbiamo messo in gioco la nostra scelta di essere stati eletti dai carabinieri per svolgere questo ruolo che riteniamo averlo svolto con il massimo impegno documentato tutto giorno dopo giorno. Abbiamo preso centinaia e centinaia di iniziative che hanno sempre avuto come prerogativa la cura degli interessi collettivi e la crescita della credibilità dell'organismo della rappresentanza militare. Un impegno a cambiare la cultura e la sfiducia sull'organismo che nel tempo ha mostrato piu' cura d'interessi personali che opera dedita agli interessi collettivi. Abbiamo portato a compimento un importante messaggio sociale che la rappresentanza militare puo' funzionare se ad essere eletti sono i migliori carabinieri che già mostrano competenze e capacità in quello che svolgono nei propri reparti da carabiniere. Abbiamo portato avanti l'espressione rappresentativa del personale e non cio' che ritenevamo giusto fare perchè abbiamo aperto ad una dimensione fatta di comunicazione e di contatto diretto. Nessuno aveva mai fatto nulla di cosi' concreto per i carabinieri. Nessuno ne ha mai avuto voglia sapendo di dover spendere energie e risorse che non avrebbero portato remunerazioni di opportunità diverse da quelle di non porre in essere nulla. Per questo sono nati i contrasti, per questo siamo stati attaccati, per questo gran parte dei delegati in carica hanno posto in essere attività di delazione e screditamento nei nostrio confronti. La nostra battaglia sociale è stata vinta per i carabinieri che rappresentiamo. Chi sà solo essere delatore e ciarlatano ha continuato a sprecare tempo e strumenti di contrasto che hanno costituito l'inutilità del loro essere e del loro fare. Il carabiniere, quello che opera, che opera in silenzio guardando avanti, ci ha seguito, ha partecipato, ci ha sostenuto, è diventato parte attiva di quel consenso che oggi ci rende ancor piu' responsabili di avere consapevolezza che siamo il vero punto di partenza di quello che dovrà essere il cambiamento per dare sempre piu' dignità al nostro modo di essere carabinieri, carabinieri d'Italia. Si, siamo pronti tutti a proseguire questo straordinario percorso sapendo che si parte da qui, da dove abbiamo costruito dove il carabiniere, il personale rappresentato è pasato dall'essere spettatore ad essere, invece, parte attiva, protagonista della propria quotidianità nell'essere "carabiniere".