IL PLANETARIO.003 La 3a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.003 TERZA La 3a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo.

ESTRATTO  DALLA PAGINA   003  "TERZA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

"...le regole ci sono e ci devono essere in una organizzazione affinchè essa possa potersi dire “organizzata". Le regole in un contesto militare sono l’anima di una organizzazione militare fatta di gerarchia. Le regole sono fatte perché vi sia un rispetto di una gerarchia militare e man mano che si sale nella gerarchia c’è chi deve farle rispettare e chi deve rispettarle..."

 

"...a volte senti dire …le regole servono a chi non si sa regolare …ma questa è un'altra cosa ed è un concetto che vuole rendere onore a chi sà essere una persona per bene che non ha bisogno che qualcuno gli ricordi che si debbano rispettare le regole. Il suo modo di essere e i suoi comportamenti sono di chi sa muoversi bene in un contesto fatto di regole senza che nessuno mai possa eccepirvi nulla...."

 

"....ma nella nostra gerarchica, nel nostro contesto, spesso, molto spesso, mi trovo a provare a dover dare spiegazioni a colleghi che mi chiedono perché le regole valgono solo per alcuni, perché solo alcuni fanno rispettare le regole per taluni e per altri no, perché le regole non valgono per tutti. Nel tempo e nell’esperienza vissuta tra i carabinieri d’Italia, in questi anni, tante sono state le situazioni, le casistiche, le combinazioni di vita quotidiana nelle quali mi sono imbattuto per poter trovare quale il contributo di collaborazione da dare a questa o a quella scala gerarchica. Si, perché trattasi di contributo di collaborazione a chi, per mancanza personale, per momento di minore serenità personale, non ha posto in essere la propria azione di comando nel rispetto delle regole a tutela di chi le regole le rispetta..."

 

"....le regole ci sono e valgono per tutti ma non tutti sono capaci ed in grado di farle rispettare, o meglio di saperle far rispettare. Queste sono dinamiche complesse e delicate nelle quali da anni si lavora per far sì che non vi siano disparità, interpretazioni diversificate e personalizzate in chi deve svolgere un ruolo nell’esercizio di un ruolo di Comando. In genere chi non sa far rispettare le regole è, in genere, chi è rimasto un po’ solo nel decidere e nel dover decidere...."

 

"...a volte il timore di sbagliare e di dover compromettere il proprio percorso di carriera tra un ricorso ed un altro, porta a fare delle valutazioni che non sono dettate dal fare o non fare, ma nel valutare se è il caso o non è il caso, se il soggetto puo’ o non puo’ creare problemi nel ricevere una contestazione nel rispetto delle regole. Si questo ha creato e crea molte disparità di trattamento nelle valutazioni di chi deve esercitare azione di comando per far rispettare le regole..."

 

"...il vero problema è che non c’è nessuno che mai potrà intervenire per contestare qualche mancanza a chi non ha saputo far rispettare le regole. No, nessuno puo’ garantire che tutti esercitino l’azione del rispetto delle regole. Questo fa riflettere molto, si molto. Ecco perché và tutelato chi deve solo rispettarle le regole a differenza di chi valuta se farle rispettare o non farle rispettare..."

 

"...ecco perché il carabiniere deve essere tutelato, perché lui, certo lui, rispetta le regole ed è la garanzia che le regole sono e saranno rispettate..."     

 

PAGINA TERZA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2018.