IL PLANETARIO.027 La 27a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.027 VENTISETTESIMA La 27a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo.

ESTRATTO  DALLA PAGINA   027  "VENTISETTESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

 

"...il disagio del carabiniere lo puo’ rappresentare solo un carabiniere, quello che è realmente un carabiniere. Il disagio di vivere in contesti lavorativi pessimi dove la struttura è fatiscente ma bisogna comunque viverci e lavorarci. Il disagio di essere in un reparto, in una stazione carabinieri, dove manca il personale e non esiste mai un’ adeguata alternanza negli orari di servizio, dove il turno giornaliero non è mai di sei ore e non sai a che ora finirai. Il disagio di non sapere mai quello che sarà il servizio del giorno dopo, non prima dell’ora di pranzo, se siamo davanti ad un Comandante serio e professionale. Peggio ancora, invece, per molti dove, l’inadeguatezza di chi ha il compito di gestione risorse umane, non si ha il minimo rispetto verso il proprio personale alle dipendenze e si viene a sapere il turno del giorno dopo solo poco prima di cena....."

 

"...il disagio di chi è sulla strada ad essere “carabiniere” e riferimento per il cittadino e poi trovarsi a non poter avere un valido interlocutore tra i suoi superiori per incapacità nel ruolo di gestione risorse umane, perché nessuno strumento ne verifica l’adeguatezza e la necessità di modificare lo stato dei fatti, seppur non corrispondente a dignitose dinamiche di vita di carabinieri. Il disagio di svolgere il proprio servizio responsabile per lo Stato, per la sicurezza del paese, e sapere che un Governo taglia sui fondi per avere mezzi, equipaggiamenti, strumenti, armamenti adeguati. Il disagio di svolgere il proprio ruolo, sempre in affanno e con un forte stress per quella carenza di organico che non ti giustifica difronte alle richieste di ordine e sicurezza che ti chiede il cittadino che bussa alla porta della caserma. Lo stesso cittadino che chiama al 112 e si aspetta che tu dia una risponda alla sua richiesta d’aiuto, alla sua richiesta d’intervento..."

 

"...ma tu, insieme al tuo disagio, sempre insieme, non ti fermi, vai avanti e quel senso di responsabilità, quello vero, quello di chi serve lo Stato per il bene del paese, il bene del nostro paese, e che senti di avere un dovere…quello di aver giurato di esserci sempre. Il disagio di sapere che al Governo non danno importanza al fatto che tu non avrai una pensione dignitosa, al fatto che il tuo stipendio non ti consente di dare alla tua famiglia una vita fatta di certezze, ma costretti sempre a vivere senza progetti per i propri figlie e lontani dagli affetti e dai riferimenti che sono i propri genitori e i propri affetti cari..."

 

"...il disagio di sapere che tutto questo è lontano dalla reale conoscenza di chi usa la parola “sicurezza” per una propaganda politica e di chi ti vende conquiste sociali mascherando di fatto quelle insignificanti 20 euro di aumento contrattuale, una offesa per la dignità di chi come noi rischiamo la vita tutti i giorni per dare un servizio di ordine e sicurezza per lo Stato. Il disagio di sapere che proprio da chi non sà chi siamo, debba decidere come noi dovremo affrontare i nostri problemi volendoci portare ad un passaggio sindacale senza darci il reale diritto sindacale. Io non mi faccio prendere in giro dalla politica di opportunità e difendero’ la nostra dignità da carabiniere "

 

 

PAGINA VENTISETTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2018.