IL PLANETARIO.031 La 31a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.031 TRENTUNESIMA La 31a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo.

ESTRATTO  DALLA PAGINA   031  "TRENTUNESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

 

"...quell’osso senza carne che è stato lanciato per farcelo rincorrere…e spostare l’attenzione senza nemmeno farci comprendere perché corriamo …  Perché corriamo distratti perdendo di vista il fulcro attorno a cui debba girare tutto. Correre verso la realtà sindacale che non è sindacato. Correre verso la realizzazione di un associazione ad indirizzo sindacale che deve avere le stesse regole di una rappresentanza militare, certo non più adeguata alle aspettative del carabiniere di oggi. Non piu’ adeguata a dare risposte concrete a fronte di un forte disagio che si vive nella quotidianità nei reparti dell’Arma, nelle Stazioni Carabinieri, nei nuclei radiomobili, nelle centrali operative, nei nuclei investigativi, negli uffici comando, nei nuclei comando, negli uffici delle legioni carabinieri, nei reparti speciali, nel ruolo forestale, nella linea mobile, nelle scuole di formazione… nella vita di tutti i giorni del carabiniere..."

 

"....correre verso una nuova realtà senza regole, senza una tempistica definita. Correre senza capire quale debba essere il riferimento per curare e tutelare la propria dimensione di tutela sociale come carabiniere. Correre dove da un lato uno statuto ti apre ad articoli di mera espressione di diritto sindacale, mentre si dichiara che le norme sono le stesse e che un iter parlamentare dovrà darne le regole. Correre e leggere le proposte di legge presentate che dovrebbero dare dignità ad una espressione sindacale ed invece sono molto lontane dalla reale realtà del diritto sindacale di cui si argomenta in senso lato..."

 

"....in tutto questo, non voglio perdere di vista un aspetto che ritengo essere l’anima di una riforma per la tutela del personale. La “rappresentatività”, la rappresentatività del carabiniere, di chi deve essere tutelato, la voce che ne deve dare espressione del suo disagio, della sua sofferenza quotidiana nel dare un servizio allo Stato in un ruolo a cui non si riconosce la giusta dignità..."

 

"...chi ha fatto davvero la battaglia sociale per dare una dignità alla rappresentatività dei carabinieri ha fatto delle scelte e con esse è cresciuto. Le difficoltà di esprimersi nel rispetto di un mandato elettivo, le resistenze relazionali di chi ha sempre sofferto in un ruolo di comando, ostacoli sociali e culturali, preconcetti, limiti regolamentali, senza mai perdere di vista la crescita di quel ruolo del delegato che ha dato molto nelle relazioni interpersonali nell’Arma dei Carabinieri. Si, perché la rappresentanza militare tra i carabinieri è quella che è cresciuta piu’ di tutti nel tempo. Ed è proprio tra i carabinieri che ci si pone l’interesse piu’ forte su quali le modifiche reali di questo cambiamento che di “epocale” sembra avere solo l’anagrafica..."

 

"...in un momento storico dove la crisi della realtà sindacale è di scena, noi andiamo verso questa “conquista” senza le regole della realtà sindacale, stracciando via quel poco che si era conquistati nelle competenze, nelle relazioni gerarchiche e nel rispetto di chi lo ha saputo avere da carabiniere che rappresenta carabinieri...2

 

"...non voglio correre, no perché non si puo’ correre senza sapere quale il vero obiettivo da raggiungere "

 

 

PAGINA TRENTUNESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2018.