IL PLANETARIO.037 TRENTASETTESIMA La 37a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo.
ESTRATTO DALLA PAGINA 037 "TRENTASETTESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...12 carabinieri nel marzo del 1944 a malga bala per presidiare una centrale elettrica vengono uccisi, martoriati e torturati. 12 carabinieri nel marzo del 2019 a Milano rispondono ad una richiesta di aiuto al 112 e si precipitano verso il pericolo per salvare 51 vite di anime indifese...."
"...Un ordine, un dovere, un senso di responsabilità, un coraggio, un gesto che per un carabiniere è quel giuramento che si fà per obbedire e per servire lo Stato garantendo ordine e sicurezza pubblica. Tutti i carabinieri d’Italia sono stati orgogliosi dei propri colleghi, dalla voce della centrale operativa all’intervento della pattuglia del nucleo radiomobile e della pattuglia della stazione carabinieri, orgogliosi di chi è intervenuto in quel momento di grande pericolo..."
"...in quei pochi minuti c’è chi riceve una telefonata e riesce a capire in poco tempo che cosa stesse realmente accadendo e dare disposizioni d’intervento alle pattuglie. Pochi istanti per attivare i dispositivi di emergenza e dirigersi a velocità verso l’obiettivo da raggiungere…verso il pericolo. Tutti scappano e tu corri dove c’è il pericolo, dove rischi di guardare in faccia alla morte..."
"...sapere che c’è una vita in pericolo fà attivare quel senso del dovere che non ti fà piu’ avere paura. Non ti fà pensare piu’ alla tua vita ma ti fa solo avere adrenalina pura nel correre verso chi ha bisogno, verso chi è in pericolo. Tutto accade cosi’ velocemente e tu corri, ti dimeni, sguardi con il collega, poche parole, solo azioni, veloci e senza fermarsi. All’improvviso non senti piu’ nulla, non ci sono piu’ suoni, c’è silenzio… eppure tutto è in movimento, tutto si muove, ma tu vedi solo li’…avanti, dove c’è il pericolo. Fai tutto cosi’ velocemente e anche cio’ che accade scorre veloce. Poi.. all’improvviso tutto si ferma …e inizi a guardarti intorno e ti rendi conto che tutto è finito, tutti sono salvi e ti accorgi che anche tu stai bene e non ti sei fatto nulla..."
"...si, perché l’adrenalina e il senso di responsabilità non ti avrebbe fatto sentire nulla anche se ti fossi fatto male. Man mano inizi a renderti conto che cosa è successo davvero, cosa è accaduto. Man mano ti rendi conto che cosa hai fatto e cosa di straordinario è accaduto. Ti siedi e chiudi gli occhi. L’emozione sale e ti esce qualche lacrima involontaria che scarica un po’ di adrenalina. Ti guardi intorno e provi la soddisfazione di vedere tutti salvi e tutti che stanno bene...."
"...ma cosa hanno fatto quei carabinieri ? Nulla di diverso da quello che tutti i giorni fa un carabiniere che risponde al 112, un carabiniere che svolge il servizio di pattuglia al nucleo radiomobile, alla stazione carabinieri. Nulla… nulla di piu’ di quello che fa un carabiniere nel ruolo sociale che svolge tutti i giorni al servizio dello Stato e per la sicurezza dei cittadini e delle comunità del nostro bel paese. Lo stesso senso del dovere che un Governo dovrebbe avere per chi tutti i giorni rischia la vita e non merita elemosine stipendiali, pensioni minime, ceto sociale medio basso..."
"...ma i cittadini devono sapere che noi siamo la garanzia di sicurezza che non perderanno mai…noi si, davvero ci crediamo ..."
PAGINA TRENTASETTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.