IL PLANETARIO.039 TRENTANOVESIMA La 39a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo.
ESTRATTO DALLA PAGINA 039 "TRENTANOVESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...svolgere il proprio ruolo affrontando la criminalità mettendosi del coraggio e l’iniziativa di dover andare a cercarli i delinquenti e non attendere che compiano altri reati…ha un costo. Un caro costo quello di dover rischiare di trovarsi a rispondere di dinamiche sui fatti che sono a tuo carico, solo ed esclusivamente a tuo carico e a caro prezzo. Impostare un piano di sicurezza per prendere dei pregiudicati che in maniera seriale compiono rapine e furti e trovarsi indagato dopo averli presi è il paradosso del sistema della giustizia. Ancor piu’ paradossale è trovarsi in aula a dover rispondere di quanto fatto dove gli accusatori sono latitanti in quanto dopo essere stati scarcerati hanno commesso altri reati e si sono dati alla fuga.Quindi in aula per 5 anni a rispondere a tre delinquenti, latitanti, pluripregiudicati, che in questi 5 anni di processo hanno proseguito e proseguono a commettere altri reati..."
"...e’ il caso del capitano dei carabinieri che in provincia di Firenze si è trovato a partecipare all’operazione con i suoi uomini per fermare delinquenti. Stando in prima linea, con i suoi uomini, come pochi, nell’essere investito dall’auto di questi che si erano visti braccati, ha sparato due colpi, dove uno ha ferito alla spalla uno dei tre e un altro, nel balzo, si infila nella sua gamba. Delinquenti presi e con procedure della magistratura scarcerati e liberi poi di aver commesso altri reati. Nel contempo il capitano indagato ..."
"...5 anni in aula a dover rispondere ad un giudice e ad un PM che, per legge, parlava in nome e per contro di tre malviventi liberi di agire nel crimine comune e seriale che, intanto, ponevano in essere. Infatti, dopo poco si sono resi autori di altri reati a loro già attribuiti nel tempo in lombardia, dopo dei quali si sono resi latitanti. Quindi l’imputato, il carabiniere Capitano, in aula a rispondere al giudice per le contestazioni del PM che rappresenta tre fantasmi, latitanti, criminali seriali, potenziali autori tutti i giorni di reati contro il patrimonio e a minacciare la sicurezza su territori del nostro paese...."
"...la garanzia della costituzione, dei diritti, della legalità penso debba rivisitare alcune dinamiche aggiornandole ai tempi nostri e rendendosi conto probabilmente che noi carabinieri di sicuro facciamo la nostra parte e che qualcosa andrebbe aggiornato e rivisto in altre strutture dello Stato che dovrebbero garantire i diritti dei cittadini e la sicurezza del nostro paese. Non possiamo continuare a svolgere il nostro ruolo cosi’..."
"...se fosse un lavoro incroceremmo le mani e ci fermeremmo, ma il nostro è un ruolo sociale e un dovere da cittadini e da “guardie” dello Stato della sicurezza del nostra Stato Italiano...."
"...quel carabiniere Capitano ha di sicuro avuto al suo fianco una scala gerarchica, non è mai rimasto solo. Tutti i giorni succede al carabiniere-carabiniere che, in questi casi, resta solo, in attesa che tutto termini prima possibile. Il danno morale e psicologico non lo pagherà nessuno. Noi dobbiamo fare in modo che la giustizia sia efficace ma non a spese del carabiniere che è una certezza "
PAGINA TRENTANOVESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.