" IL SERVIZIO ISTITUZIONALE DEI CARABINIERI" . L' ARTICOLO 26 DEL REGOLAMENTO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI. ANALISI DI VITA QUOTIDIANA DEL CARABINIERE. RIFLESSIONI DEL CARABINIERE.

Il Regolamento Generale dell'Arma dei Carabinieri e come le norma del regolamento rispondono alla reale vita quotidiana del carabinieri di oggi. Analisi e riflessioni che emergono dall'attività di confronto e interazione con il personale dell'Arma dei Carabinieri in anni di attività rappresentativa nella crescita a tutela dei carabinieri .

ARTICOLO 26.   IL SERVIZIO ISTITUZIONALE.  Norme da seguirsi nel Comandare il servizio. - la ripartizione del servizio tra i militari dipendenti è atto di comando che ha ripercussioni dirette sul morale dei militari stessi e sul rendimento del reparto. Il Memoriale del servizio è percio' documento importantissimo, in quanto espressione concreta della volontà del Comandante del reparto.   

 

E' l'articolo 26 del Regolemanto Generale dell'Arma dei Carabinieri che in maniera chiara stabilisce una delle norme fondamentali per chi deve svolgere un ruolo di Comando. Il Comandante ha tra le sue competenze la gestione risorse umane. Uno degli aspetti fondamentali per l'organizzazione del servizio di un reparto e la sua funzionalità. E' lo stesso R.G.A. che recita testualmente che l'organizzazione del servizio è un atto di comando che si riflette in maniera rilevante sul morale dei carabinieri alle dipendenze e del rendimento del servizio istituzionale. Ogni reparto ha la sua organizzazione. Le scuole di formazione, la linea organizzativa mobile, la linea organizzativa speciale, la linea forestale, la linea territoriale. La Stazione Carabinieri è la piu' piccola unità organizzativa dell'Arma dei Carabinieri sul territorio e vive gli effetti di questo articolo 26 in maniera ancor piu' sensibile per la funzionalità del servizio da rendere al cittadino. Il servizio si documenta nel Memoriale del Servizio Giornaliero. Documento che ha superato i 200 anni e si è evoluto sino a diventare Memoriale del servizio informatizzato. L'organizzazione del servizio giornaliero oggi, solo grazie alle norme modificate negli ultimi anni, è impostata per consentire al carabiniere di conoscere il servizio che farà il giorno non prima delle ore 13 del giorno precedente. Questo è un disagio insito nella vita del carabiniere alla Stazione. Riuscire a conciliare le esigenze del personale con le esigenze dle servizio oggi è una capacità di chi svolge il ruolo di "Comandante" a merito del suo incarico. La carenza organica che investe tutto il territorio nazionale, incidendo in maniera rilevante sulla linea territoriale, è il male del buon andamento della vita di reparto. Il Memoriale oggi non è una compilazione meccanica ma è un momento dove la capacità professionale del Comandante si misura con il ruolo e con il riconoscimento professionale del personale alle dipendenze verso il Comandante. Una non adeguata gestione del memoriale è una cattiva gestione del personale con riflessi su quello che deve essere il servizio e il rapporto interpersonale all'interno di un reparto , di una Stazione Carabinieri. Questa azione di Comando e questa gestione dell'organzzazione del personale dovrebbe essere a sua volta soggetta all'azione di Comando di un Ufficiale Comandante. Spesso, molto spesso, nonostante l'informatizzazione aiuti a fare questa attività di revisione e controllo, è un passaggio funzionale che non viene proprio curato e si lascia al caso quello che puo' essere il buon andamento del reparto. E' una generazione che cambia ed è cambiata negli ufficiali al Comando e nei Comandanti di Stazione, ma le regole sono chiare e definite e sono scolpite nel Regolamento Generale dell'Arma dei Carabinieri. Spesso,  molto spesso, siamo anche noi carabinieri che trascuriamo molti aspetti a causa dello stress che si vive nelle dinamiche quotidiane nel dover fare lo straordinario, nel non sapere quando si finisce la giornata, nel non sapere quando si potrà fare il risposo settimanale e nel non avere certezza quando ci si ferma a fare qualche giorno di licenza con la famiglia.  Ma una cosa è certa che il rispetto delle regole  non avviene solo dal superiore all'inferiore ma arriva anche dal carabiniere verso la sua scala gerarchica. Il rispetto dei ruoli, dei gradi e della gerarchia non è solo a senso unico dall'alto verso il basso ma con un flusso che passa anche dal basso verso l'alto. E' il carabiniere a far rispettare la propria dignità. 

 

 

 

( Gli articoli sull'analisi dei regolamenti li potrai trovare man mano che non saranno piu' nella home page direttamente nell'area dedicata - VITA DA CARABINIERE...LA NOSTRA QUOTIDIANITA' )