IL PLANETARIO.052 La 52a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.052 CINQUANTADUESIMA La 52a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO  DALLA PAGINA   052  "CINQUANTADUESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

 

"...a volte i colleghi mi rendono partecipi delle loro riflessioni cosi’ spontanee, cosi’ genuine, cosi’ reali per quello che fanno tutti i giorni, per quello che sono tutti i giorni, carabinieri. Il collega mi chiede se il Comandante Generale sapesse realmente cosa vive oggi il Carabiniere sulla strada, nel reparto, nelle difficoltà quotidiane di svolgere il ruolo non piu’ come lo è sempre stato. Mi chiede se il Comandante Generale sapesse cosa significhi che se una stazione carabinieri è in carenza di personale non puo’ fare le stesse cose di quando ne aveva tutti effettivi al reparto. Mi chiede se il Comandante Generale sapesse che le difficoltà economiche ti portano a dover avere la necessità di provare a svolgere il proprio servizio piu’ vicino ai propri interessi affettivi e familiari che significa anche poter risparmiare economicamente in concreto nelle spese familiari. Mi chiedono perché non ci si puo’ ricongiungere con il proprio marito o moglie seppur entrambi militari ..."

 

"...il collega mi chiede ma il Comandante Generale è davvero sicuro che questa ricerca di equità e meritocrazia corrisponda a quello che poi viene applicato sul territorio tra i carabinieri ? Il collega mi chiede se il Comandante Generale sa che non si ha piu’ diritto al riposo, a fruire la licenza, a poter provare di consiliare esigenze familiari con esigenze del servizio..."

 

"...il collega mi chiede se il Comandante Generale possa immaginare a comprendere se un carabiniere possa essere vittima di una scala gerarchica che, demotivata professionalmente, non dia a lui nessun diritto di essere ascoltato nei suoi problemi, almeno per avere un interlocutore di riferimento, almeno quello. Il collega mi chiede se il Comandante Generale sa che non esiste piu’ dialogo tra personale che opera sulla strada da carabiniere e una scala gerarchica che opera dall’ufficio tra programmini power-point e schemi in excel accompagnati da teoremi che devono arrivare al personale come programmi per migliorare la sicurezza..."

 

"...ufficiali mi chiedono perché la meritocrazia e il criterio di equità non esiste per tutta la categoria ma si presenta come una regola per molti ed una deroga per pochi. Il collega mi chiede se il Comandante Generale sa che la rigidità del rispetto delle regole non puo’ avere efficacia se chi deve esercitarla non puo’ essere d’esempio perché mai ha avuto questo concetto di essere esempio per i suoi uomini. Il collega mi dice ma perché un carabiniere viene movimentato se sbaglia mentre se l’errore è di un capitano, un colonnello, si parla di distrazione. Il collega mi chiede perché quando un Comandante Generale và in visita ad un reparto mai gli viene presentata la realtà della vita di quei carabinieri su quel territorio e viene solo presentato un briefing di geografia, territorio, numeri e statistiche su cui fare una valutazione matematica e non certo umana e funzionale...."

 

"..il collega mi dice… il tuo sguardo, il tuo silenzio è l’amarezza della quotidianità nel disagio che viviamo da carabinieri...

 

 

PAGINA CINQUANTADUESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.