IL PLANETARIO.054 La 54a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.054 CINQUANTAQUATTRESIMA La 54a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO  DALLA PAGINA   054  "CINQUANTAQUATTRESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

 

"...dare sicurezza è esserci, cosi’ come si è. Un arte di arrangiarsi e di saper fare quello che non potresti fare, perché non ti mettono in condizione di fare. Tra sindacalisti, associazionisti, propagandisti, disfattisti…tu hai detto quello che dovevi a poi sei li, sulla strada. Li’, dove il cittadino ti chiede aiuto, assistenza, intervento. Passi dall’argomentare concetti globali e richieste specifiche nel chiedere stanziamenti veri per ridare organici ai reparti dell’Arma dei Carabinieri, al dover rispondere ad un esigenza di soccorso..."

 

"...beh rifletti e ti rendi conto che qualcuno deve davvero dare risposte concrete, quelle pratiche, le vere risposte di sicurezza da dare ad una comunità per cui tu sei a svolgere quel ruolo . Quel ruolo sociale che ti impone una responsabilità, un impegno serio e professionale. Intervieni a soccorso, insegui il delinquente che esce da un appartamento perché ha rubato. Intervieni e arresti lo spacciatore di stupefacenti che tutti sapevano ci fosse. Intervieni a contravvenzionare l’esercizio pubblico che vende alcoolici a minorenni, intervieni con questi ragazzi perché i genitori non ne hanno piu’ il controllo ó Intervieni e… qualcuno, il cittadino, ti osserva e sente una sensazione di ordine, di garanzia delle regole, di sicurezza..."

 

"...una sensazione che dimentichi esista, ma la riprendi a memoria quando vedi un carabiniere in pattuglia. La gente trova anche il coraggio di avvicinarsi e di dirti…grazie che fate il vostro lavoro, grazie che ci siete. Questo è un sentimento forte che uno sente di esprimere. Te ne accorgi da come ti viene detto, da come il cittadino vuole che tu avverta questa sua sensazione di sicurezza. E qui che pensi che il tuo interlocutore non è il Presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa, Il Ministro degli Interni, il politico…no, nessuno di loro..."

 

"...il tuo interlocutore è quello per cui tu rendi realmente una garanzia sociale di sicurezza, di ordine, di rispetto delle regole, di trasparenza, di parole vere e certe. Noi dobbiamo andare avanti perché il nostro compito è quello di chi produce la sicurezza reale. Quella che se non lo fai, non lo fa nessun altro. Quella che se non lo fai bene, non lo farà bene nessun altro. La sicurezza, quella che si aspettano tutti, quella che solo tu puoi produrre con l’opera di chi c’è e non di chi parla dicendo che qualcuno lo farà..."

 

"...noi siamo quella certezza che non puoi far mancare alla tua comunità, al tuo paese. Il carabiniere è quello che sente il suo territorio come quello di casa sua. E’ quello che quando un cittadino è stato derubato, si sente come se avessero derubato lui. Il carabiniere è quello che esiste. La politica di oggi è quella che puoi solo ascoltare e che poi, avvelena le tue aspettative per poter essere messo in condizioni di dare risposte funzionali al cittadino..."

 

"...noi non possiamo mollare. Senza forze, senza uomini, stanchi, mal pagati, illusi da politiche di propaganda, noi, siamo e restiamo una delle poche certezze di questo paese ostaggio di chi non sa cosa significhi dover garantire la sicurezza 

 

 

PAGINA CINQUANTAQUATTRESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.