IL PLANETARIO.055 CINQUANTACINQUESIMA La 55a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 055 "CINQUANTACINQUESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...devi solo scegliere come morire. Quando accade le strade sono due e tutte, nella nostra società, portano alla stessa fine ma con modalità diverse. Puoi scegliere se affrontare il malvivente rischiando nel contatto di essere ferito o colpito mortalmente con oggetti che non sai essere in possesso di chi hai difronte. Puoi scegliere di usare l’arma in dotazione, nel rispetto della legge e operare per fermare il potenziale pericolo pubblico. Anche in questo modo si muore..."
"...si perché subito avrai una contestazione di indagato per omicidio colposo. Questo per le garanzie della legge. Inizia un calvario tra le condanne sociali di chi non sapendo cosa è successo ti contesta comunque che hai dovuto togliere la vita ad un uomo. Inizia una pressione psicologica che ti compromette i rapporti con la scala gerarchica e con i colleghi, dove tutti ti diranno …io non posso fare nulla, ora è solo competenza della magistratura..."
"...inizia un rapporto quotidiano non piu’ con il tuo servizio ma con il legale a cui hai affidato la tua tutela legale, pagandola a proprie spese. Inizia il calvario tra aule giudiziarie, processi e processi mediatici. Un programma che si prende almeno un quinquennio della tua vita, se và bene. Lo stress che vivrai ti porterà a separarti dalla moglie, compromettere il rapporto con i figli, con i colleghi e a perdere totalmente la fiducia della tua amministrazione che sentirai profondamente lontana. Il tuo capo sarà solo il tuo legale a cui affiderai tutte le tue speranze che la giustizia possa riconoscerti di aver posto in essere tutte le procedure secondo legge. E’ una morte sociale che non ti lascia alternative. Ma questo la gente non lo sa, e non solo la gente..."
"...chi è in strada vive questi momenti tra l’adrenalina di bloccare un malfattore, per quel senso del dovere che domina il tuo servizio da rendere, e tra la scelta di agire ed entrare in un tunnel dove si rischia di morire comunque, in un modo od in un altro..."
"...quello che fa rabbia è che la parola sicurezza viene usata nelle politiche di governo ma di fatto, proprio chi parla, probabilmente, non sa di cosa stà parlando. Basta far parlare di sicurezza e trovarsi a convivere con tagli sui bilanci delle nostre amministrazioni e stanziamenti irrisori per sanare le criticità degli operatori di ordine e sicurezza pubblica. Non mi dai un aumento stipendiale decoroso, non mi paghi gli straordinari che sono costretto a fare, non mi attivi la previdenza complementare e mi lasci davanti ad una pensione che sarà misera, non investi fondi per riportare i reparti in organico e sopperire alla rilevante carenza di uomini e donne sul territorio nazionale..."
"...non mi dai ….ma hai il dovere tu Stato di mettermi in condizione di fare la mia parte per garantire la sicurezza e garantire anche la mia vita. Tu Stato, hai il dovere di non farmi morire per svolgere quel ruolo sociale di cui il nostro paese non puo’ privarsi..."
PAGINA CINQUANTACINQUESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.