IL PLANETARIO.058 CINQUANTOTTESIMA La 58a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 058 "CINQUANTOTTESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...un carabiniere come puo’ difendersi da una pressione psicologica esercitata dall’azione di comando di un Comandante ? Ci vuole carattere per essere un carabiniere. Un carabiniere come puo’ difendersi da un azione di Comando esercitata da un Comandante che viene a sua volta tutelato e ascoltato a senso unico da un superiore Comandante ?. Ci vuole carattere e determinazione per essere un carabiniere. Un carabiniere come puo’ essere ascoltato ed essere guidato nella crescita umana e professionale se si trova davanti a chi, da Comandante, si nasconde dietro l’incarico esercitando pressione psicologica ? Ci vuole carattere, determinazione e coraggio per essere un carabiniere. Chi puo’ aiutare questo carabiniere nel comprendere la situazione difficile che vive ? Chi puo’ ascoltarlo e dargli consulenza, in assenza di una scala gerarchica preparata e adeguata alle responsabilità degli incarichi ? Chi puo’ sedersi con lui e confrontarsi su cio’ che gli accade, analizzando comportamenti, errori di valutazione e atteggiamenti magari non proprio adeguati alle nostre dinamiche della vita da carabiniere ..."
"...lo puo’ fare chi ha la capacità di ascolto, la responsabilità nel ruolo di comando, il senso di appartenenza per dare indirizzo ed esempio a chi deve crescere con questa nostra divisa indosso. Carabinieri si diventa, tra carabinieri si cresce e di esperienze vissute se ne fa competenza e professionalità..."
"...se un Comandante non è in grado di svolgere il proprio ruolo di responsabilità, allora tutto il personale deve interrogarsi e valutare come modificare una realtà non adeguata nella nostra vita di reparto. Il coraggio di essere carabinieri significa aiutare il collega a riflettere sui suoi comportamenti. Lo si deve fare nel dovere da collega. Il coraggio di essere carabinieri significa parlare con il proprio comandante e aiutarlo a riflettere su un comportamento non adeguato sia nei propri confronti e sia verso un collega di reparto..."
"...un carabiniere ha il dovere di dire ad un Superiore del proprio Comandante che vi sono comportamenti non consoni al ruolo di Comandante. Esistono percorsi oggi che si possono fare insieme, partendo dal confronto tra carabinieri e in un analisi scevra da personalismi, ma viva di senso di appartenenza e alimentata da quello dovuto senso di responsabilità. Tutti abbiamo doveri e non solo chi svolge un ruolo di comando. Un carabiniere non puo’ accettare che un comandante ponga in essere comportamenti non consoni verso un proprio collega di reparto. Se accetta da spettatore ne è responsabile quanto il comportamento non consono del Comandante stesso..."
"...coraggio, determinazione, senso di responsabilità sono le caratteristiche di un carabiniere che non svolge il ruolo di arbitro, né di spettatore. Un carabiniere interviene quando le cose non sono quelle giuste, non sono quelle corrette. Un carabiniere sceglie di parlare al suo collega e lo sostiene nel fare le cose giuste, nel dover rispettare e nel farsi rispettare. Ognuno di noi è responsabile per se’ e per chi indossa questa nostra divisa ..."
PAGINA CINQUANTOTTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.