IL PLANETARIO.064 SESSANTAQUATTRESIMA La 64a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 064 "SESSANTAQUATTRESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...vedere svanire da un giorno all’altro un collega, un padre, un marito, una persona ben voluta da tutti…fa pensare. Non è solo il dramma, la tristezza, il dolore per chi ci ha vissuto al fianco, ma è un evento della nostra vita che fa sempre pensare. Non basta essere una persona per bene, volere bene al prossimo e impegnarsi per far star bene gli altri. Non basta fare per bene…no, non basta. Ti impegni a stare bene, a fare attenzione a cose che non devi fare perché potrebbero essere nocive, malsane. Rinunci a tante cose, rinunci a viverti i giorni della vita al meglio perché dici, poi, un giorno, mi godro’ la mia pensione. All’improvviso senti qualche acciacco e vai a farti un accertamento sanitario. Quello, da un giorno come tanti… diventa il giorno che non dimenticherai mai piu’..."
"...inizia il calvario degli accertamenti, delle visite su visite, inizi a non essere piu’ sereno. Tutto poi si ferma, si ferma, quando uno degli ultimi accertamenti sanitari ti dà una patologia. Ma proprio quella, l’innominabile patologia. Si ferma tutto intorno a te. Si ferma il tempo, si ferma la tua vita di tutti i giorni. Dopo il colpo iniziale, ti rialzi e dici… si combatterà anche questa, forse la battaglia piu’ dura, ma anche questa la combattero’. Ce la devo fare ..."
"...il calendario assume un colore diverso. Non c’è piu’ il rosso a darti l’indicazione del giorno piu’ lieto per stare a casa con la famiglia, ma c’è un altro giorno cui guardi sempre. Il giorno delle visite di verifica su cui inizi a fissare i tuoi momenti di speranza, momenti di vita. Un calvario per chi è attorno a te, per chi vive con te tutti i giorni . Cerchi di non buttarti giu’ ed essere il primo a trasmettere fiducia a chi ti stà intorno e, a volte, la tua positività, riesce a trasmettere fiducia agli altri ..."
"...ma poi, a volte resti solo. I momenti dove crolla tutto. Momenti dove piangi senza accorgerti di voler piangere. Ti guardi intorno e tutto diventa prezioso, tutto diventa cosi’ importante. Provi a darti fiducia…ma per te questo non vale. No, perché sai che quella non è una patologia, ma è un verdetto. Vai avanti e la strada diventa sempre piu’ difficile da percorrere..."
"...senti che man mano stai rallentando pur se vorresti correre, vorresti reagire. Inizi a vivere ogni giorno come una conquista per poter vedere tua moglie risvegliarsi, poter dare un bacio ai figli la mattina, poter continuare ad essere il loro papà. Ma quando la sofferenza inizia a essere parte del tuo fisico, della tua giornata… allora la tua fiducia ti ha lasciato, la tua speranza resta a intermittenza. Guardi a chi vuoi bene e non hai piu’ lacrime per piangere. Non riesci piu’ a sentire i loro abbracci, il loro calore non riesce piu’ a riscaldare quel freddo che sale sempre piu’. E’ un appuntamento con il dramma, quello di essere costretto a dover piano piano lasciare tutto, lasciare la vita terrena..."
"...Massimo, non avrei mai pensato di dover scrivere queste righe pensando a te. Sono certo che ci sarai comunque per i tuoi affetti cari. Lo faremo anche noi, provando a fare la nostra parte..."
"...A te, Massimo…"
PAGINA SESSANTAQUATTRESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.