IL PLANETARIO.070 La 70a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.070 SETTANTESIMA La 70a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO  DALLA PAGINA   070  "SETTANTESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

"...sono sempre piu’ convinto che il nostro ruolo sociale di operatori di ordine e sicurezza, al servizio del paese, in nome e per conto del nostro Stato, non è interesse primario della politica di questo paese. Quando vedi che politici riescono a cambiare posizioni e idee da un mese all’altro, a seconda della posizione di opposizione o di maggioranza di governo, ti viene solo da prendere posizione. Si, prendere posizione da carabiniere, da rappresentante di carabinieri. Essere li’ e rispondere allo stesso gioco delle parti non lo ritengo funzionale per chi deve dare voce ai carabinieri e al nostro disagio che viviamo tutti i giorni ..."

 

"....ti fa rabbia vederti considerare come un generico impiegato statale che chiede qualcosa come se fosse un di piu’ a quello che già avresti come privilegio. Si, è vero che siamo dipendenti dello Stato, ma siamo al servizio per un ruolo sociale che, nell’ordinario, ti impone, per senso del dovere, andare ad affrontare il pericolo correndogli incontro. Non solo dobbiamo accettare, per una legge che è cambiata negli anni, che i nostri contratti di lavoro sono in un quadro unico con tutto il pubblico impiego. La pratica ci ha abituato a prendere atto che ogni nostra richiesta di aumento stipendiale non puo’ non tener conto di quanto dovrà essere stanziato alla pari per tutti i 2 milioni e mezzo degli impiegati pubblici. Noi non possiamo essere equiparati a chi si infortuna sul lavoro per una casualità...."

 

"...vedere onorevoli che, nel tempo, si mostrano attenti e competenti alla parola “ordine e sicurezza” usando impropriamente parole come “forze di polizia e carabinieri”, ma poi li trovi a “palleggiare” temi delicati che incidono negativamente sul nostro disagio quotidiano… non lo posso accettare. Non lo devo accettare da rappresentante di carabinieri. Comprendo anche perché quando ti trovi nelle occasioni ufficiali taluni politici di turno soffrono quando prendi parola e quando parli da carabiniere e rompi gli equilibri dei protocolli delle commedie “politiche” da dover recitare..."

 

"...io non condivido le scelte di chi oggi voglia vestirsi da politico di opportunità e se dà vanto anche sostenendo la necessità di esserlo in questo momento storico. No, io sono e resto carabiniere e cosi’ devi poterlo rappresentare dando voce al disagio che viviamo tutti i giorni e che il politico non vuole proprio sentire. Io non approvo e prendo le distanze dal mescolarsi alle dipendenze politiche di opportunità, specie sul tema delle attività a tutela del personale rappresentato. La mia identità, la nostra identità, non dobbiamo perderla e nessuno deve poterci far confondere con le pasture politiche mascherate da iniziative non adeguate a quella che è la reale tutela e rappresentatività dei carabinieri..."

 

"...il carabiniere non è ruolo come tanti altri nella società e per questo noi siamo differenti e lo dobbiamo essere. Chi è carabiniere non inviterà mai a mescolarsi in dinamiche che non ci appartengono, no, non inviterà mai nessun collega a farlo. Non possiamo mescolarci a questa politica perché siamo carabinieri… noi sempre carabinieri..."

      

PAGINA SETTANTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.