IL PLANETARIO.074 La 74a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.074 SETTANTAQUATTRESIMA La 74a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO  DALLA PAGINA   074  "SETTANTAQUATTRESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

"...essere quello che sei è cosi’ naturale, è cosi semplice. Essere quello che   vorresti  essere è un aspirazione, un obiettivo, talvolta una malriuscita imitazione. Essere quello che devi essere, perché hai chiesto una fiducia a chi te l’ha concessa, è un impegno morale e sociale..."

 

"...ma, oggi, quanti sono disposti a mantenere un impegno morale e sociale, a dare valore al significato di riconoscenza, onorare fedeltà ad un accordo preso guardandosi negli occhi. La società, le dinamiche di opportunità, il sentirsi piu’ furbi, il credersi piu’ capaci, dimenticandosi che le cose non le hai ottenute per meriti, ma solo perché qualcuno ti ha dato fiducia. Si, quella a cui, senza ritardo, con capacità ci si è impegnati a tradire. Quando, invece, riesci a difendere, con impegno e sacrificio, valori come onestà, trasparenza, lealtà, coerenza, fedeltà… si, sei quello che devi essere, quello che ti viene chiesto di essere..."

 

"...i colleghi ti danno un mandato, ti eleggono per rappresentarli nelle sedi dove si discute e ci si adopera come migliorare la vita del carabiniere. Quel mandato và onorato da carabiniere senza se e senza ma. Il valore di essere riferimento del collega, dei colleghi, di chi da te si aspetta trasparenza, lealtà, coerenza, impegno… impegno per gli interessi collettivi e non certo quelli personali e di opportunità. Non tutti vedono quello che fai, non tutti sanno quello che fai. Loro sanno quello che gli racconti. Il carabiniere non è mai stato a prendersi quello che gli dai, vuole capire. Il tempo poi, prima o poi, ti mette difronte a qualche esame di verifica e li’, si li’ crolla il castello di aria compressa che regge il tuo teorema farlocco..."

 

"...quando hai chiesto la fiducia per svolgere un mandato non puoi cambiare le carte in tavola a tuo piacimento o per meri interessi personali o economie ben lontane dal tuo ruolo. Non puoi decidere cosa è giusto e cosa no, specie se non ti è stato dato un diverso mandato da chi devi rappresentare. Oggi chi svolge un ruolo nella rappresentanza militare, con un mandato elettivo, ha un dovere. L’onere di portare a termine un percorso di riferimento che, nel tempo, ha lasciato spazio a chi di capacità ne ha avuto a mostrarne, per conoscenza e per competenza. Ma, ancor piu’ per la fiducia data. La fiducia del collega non và tradita, mai và tradita..."

 

"...se io scelgo di svolgere un altro ruolo, devo poter fare una scelta. Non posso interpretare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato continuando a svolgere in servizio piu’ ruoli e piu’ attività, senza essere leale e corretto nel dividere le due diverse attività. Ma non è per tutti quello di sentire quali i valori da cui non prescindere mai. E’ quello che fai nella vita che si rispecchia nel tuo lavoro, nel tuo ruolo, nel tuo modo di essere attore in questo contesto sociale. Non c’è cosa piu’ gratificante che poter guardare negli occhi il tuo collega e potergli parlare con la forza della fiducia che ti dà, della sua stima, la sua partecipazione nel continuare ad essere, come lui, un carabiniere"

      

PAGINA SETTANTAQUATTRESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.