IL PLANETARIO.075 La 75a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.075 SETTANTACINQUESIMA La 75a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO  DALLA PAGINA   075  "SETTANTACINQUESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

"...la comunicazione, il dialogo, il confronto per costruire, per superare i limiti e le incapacità ad essere chiari, ad essere funzionali, ad essere onesti intellettualmente e non solo. La comunicazione è una virtu’ che appartiene agli onesti, a chi non ha bisogno di ingannare o di nascondersi dietro le proprie inadeguatezze funzionali e sociali ..."

 

"...ho sempre sostenuto che informare, dialogare, ascoltare e potersi confrontare, a pari onestà intellettuale, sia un elemento fondamentale per chi svolge un ruolo di riferimento in un contesto sociale o professionale, specie per chi vuole costruire davvero qualcosa d’importante. Oggi, nel contesto sociale, nella nostra organizzazione, nella vita di tutti i giorni, quando si trova una persona che trasmette trasparenza, sincerità, onestà, spicca tra gli altri e lascia una impressione fortemente positiva che affascina. Questo perché la rincorsa sociale per molti è quella di arrampicarsi tra parole, inganni, furberie e quanto di piu’ possa portare esiti positivi a se stessi. Gli esiti positivi ottenuti con furberie ed inganni hanno sempre una data di scadenza. Si, perché prima o poi emergono e squalificano tutto quanto uno abbia potuto far credere fino a chi gli ha dato credito..."

 

"...ma a volte la responsabilità è di chi vuol credere, di chi vuol farsi intortare, di chi con superficialità prende tutto quello per buono e ancor piu’ grave, lo fa suo e lo trasmette agli altri. Quando vedo fare tutto questo all’interno della nostra organizzazione mi fa male, si, perché credo fortemente nella nostra risorsa umana di carabinieri e non posso mai accettare che un carabiniere possa porre in essere tali simili atteggiamenti e approcci nelle relazioni sociali e funzionali. Unica motivazione puo’ essere classificata o nelle incapacità professionali, inesperienza e mancata capacità di crescita, oppure, ancor ben piu’ grave, in attività che rasentano l’inganno, mascherate da furberie non consone al nostro ruolo ed al nostro status professionale, sociale e morale..."

 

"...e’ triste vedere un superiore che, non avendo consenso tra i suoi collaboratori diretti, esercita la sua azione di comando sul personale alle dipendenze senza riuscire a superare i propri limiti di comunicazione e di capacità di ascolto. E’ triste vedere un collega che per portare avanti i suoi interessi privati, mascherati da quelli del servizio e del ruolo che ricopre, debba porre in essere attività informativa che rasenta l’inganno sociale. Ed è ancor piu’ triste quando si ricoprono ruoli di comando e ruoli fiduciari che devono essere a riferimento dei carabinieri per meglio funzionare, per meglio rendere il nostro servizio istituzionale per il paese, per la gente delle comunità a noi affidate per l’ordine e la sicurezza..."

 

"...solo la preparazione, lo studio, l’approfondimento delle tematiche consente di reagire e crescere. Ho sempre posto in essere una informazione che coinvolga, che apre ad approfondimenti e stimola a conoscere meglio. Questo ha consentito sia a me e a chi segue da anni di crescere insieme e restare sempre sulla frequenza della trasparenza e dell’onestà che è di un carabiniere"

      

PAGINA SETTANTACINQUESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.