IL PLANETARIO.088 OTTANTOTTESIMA La 88a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 088 "OTTANTOTTESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...sei su strada, di pattuglia, ti guardi intorno e sembra una delle tante pattuglie che fai di notte, quando non passa nessuno. E’ una pattuglia di notte, ma con la luce del giorno. Sembra tutto inverosimile, un contesto surreale. Stai in caserma, dentro, e ogni volta che suonano al campanello è come quando ti attrezzi per difenderti da un attacco del nemico che minaccia la tua incolumità. Si, questo nemico invisibile, questa minaccia che non puoi affrontare, che non puoi fermare con le tue capacità, che non puoi affrontare con il tuo essere carabiniere..."
"...il carabiniere non ha timore di nulla, perché non se lo puo’ permettere. Ma questa minaccia, virale, un po’ vigliacca, non ci mette in condizione di poter dare risposte adeguate al cittadino per cui ci adoperiamo per garantirgli ordine e sicurezza. E’ qualcosa piu’ grande di noi. Noi, pero’, abbiamo un compito che è quello di dover far rispettare queste regole restrittive che portano a limitare la libertà di ognuno di essere cittadini. La libertà di vivere il proprio paese, la propria città, i rapporti sociali, un caffe’ al bar, fermarsi su una panchina e osservare il mare guardando nel vuoto… niente piu’, niente di tutto questo. E noi dobbiamo essere quelli che, per dare una mano a tutti, dobbiamo controllare che questo divieto sia rispettato..."
"...non è bello per noi, non è gratificante, non solo…per fare questo siamo i primi che dobbiamo rischiare di trovarci a essere vittime di questa infezione virale. E intanto noi siamo, come tutti, alla ricerca di mascherine. Si, quelle che non avresti mai immaginato di cercare, come se fosse la soluzione a tutto questo caos. Quelle che… ad un posto di controllo si ferma il furgoncino con due cinesi che, scendendo, ti offrono un pacchettino di mascherine e ti chiedono di accettarle come gesto di vicinanza. Una sensazione davvero strana quella di trovarsi difronte a questa scena a cui ho saputo solo tendergli la mano, prendere questo pacchettino e sorridergli senza riuscire a parlare. Si perché è tutto davvero un po’ assurdo, ma è quello che accade in questi giorni. E la cosa ancora piu’ strana e che non vedi nemmeno in lontananza la luce, laggiu’ lontano, alla fine di questo strano tunnel. La sensazione piu’ brutta è che non sai quando tutto questo possa finire, quando possa diventare solo …una brutta storia..."
"...quello che pero’ ci fa andare avanti è il nostro spirito di vita da carabiniere. Il nostro vivere il quotidiano, al servizio per gli altri, facendoci forza tra noi, l’uno con l’altro. Il nostro volerci aiutare sapendo che l’uno è piu’ preoccupato dell’altro, ma, insieme, sappiamo di essere forti e di non arrenderci mai, per nessun motivo. Questi momenti, che ti tengono unito e piu’ forte alla tua famiglia, ti tengono uniti a piu’ forti a quel contesto familiare che vivi tutti i giorni con quella divisa nera a bande e strisce rosse. Questo momento che ti spoglia da tutte le cose inutili e ti riduce a vivere gelosamente tutto quello che, invece, vale e che …ti resta, in ogni caso. Questo momento è quello che ti rende consapevolezza di avere un valore… essere un carabiniere "
PAGINA OTTANTOTTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2020.