IL PLANETARIO.092 NOVANTADUESIMA La 92a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 092 "NOVANTADUESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...mi sono fermato a riflettere anch’io a pasqua, in questa ricorrenza del 2020 cosi’ particolare e mai vissuta prima. Ho passato la notte di pattuglia in un deserto sociale che ti parlava. A volte il silenzio riesce a dirti piu’ cose di quanto dicano le parole. Parlavo a simone, giovanissimo, gli chiedevo e lui mi rispondeva, con quell’entusiasmo del carabiniere che ha davanti una vita da fare con questa nostra passione..."
"...mi passava in mente quello che è accaduto in questo mese, nella nostra Arma dei Carabinieri, nelle nostre dinamiche, nella nostra organizzazioneó Immediatamente mi sono venute davanti le immagini del ponte crollato ad Albiano magra, nella lunigiana. Un ponte crollato su se stesso con il cedimento dei vari blocchi. Ho associato ad un pensiero che domina in me di questi giorni, al fronte, a contrastare il contagio del virus..."
"...da una parte il nostro vertice, il Comando dell’Arma, dall’altra il fronte, i carabinieri, quelli che sono tra la gente a “combattere” in questa battaglia sociale e sanitaria . Tra il vertice e il fronte…un ponte che è crollato, che non ha retto. Si, al vertice c’è chi si dà da fare al massimo tra mille tensioni e mille difficoltà, con difficili decisioni da prendere. Al fronte i carabinieri a combattere con il rischio contagio, con il contagio, con la gente esasperata da dover gestire in un difficile contesto sociale mai vissuto prima. Tra i due estremi un vuoto enorme che si sente, che si avverte in maniera imponente. Le decisioni non prese, l’assenza, il disperso coraggio, il vuoto alle tue spalle che ti ha fatto sentire abbandonato alle tue scelte, quelle del momento, quelle della tua capacità di essere il carabiniere che porta avanti l’Arma. Quella capacità di dialogo e di ascolto che è svanita in una latitanza che lascerà il segno nell’Arma dei Carabinieri del 2020 post “corona” virus..."
"....l’ho sempre invocata questa capacità di dialogo e di ascolto che necessita di un vero e proprio aggiornamento e di adeguamento ai carabinieri dei tempi nostri. Il carabiniere cresce con la società e la gerarchia si forma con i dettami del dopoguerra. Due mondi sociali lontani e diversi, certo non funzionali al ruolo sociale del carabiniere per l’Italia che cambia e ci chiede di crescere con Lei...."
"...oggi sembra di essere in una sorta di torre di babele dove la gerarchia non è piu’ preparata a dare risposte ad un carabiniere che rappresenta i carabinieri, mentre sbanda davanti ad un letterina di un associazione. Contenuti mal scopiazzati da quello che già affrontiamo all’interno dell’Arma su problemi reali della vita del carabiniere. La confusione di chi è rinchiuso nel suo ufficio e preoccupato per l’avvocato che c’è dietro a quella letterina. L’inadeguatezza di chi non è piu’ in grado di tenere il confronto con il carabiniere che parla non ostaggio di politica e di dinamiche economiche mescolate con il nostro essere carabiniere...."
"...e’ proprio questo ponte che è crollato che ci fà capire che dobbiamo cambiare per il nostro futuro di carabinieri, quelli di domani, con la responsabilità di fare da parte di quelli che oggi sono in prima linea al fronte. Aver toccato con mano quel fallimento sociale nel dialogo e nella capacità di dialogo, e non solo, che ci amareggia e che ci ha deluso..."
"...sarà una battaglia sociale, ma noi le battaglie non le combattiamo nascosti dietro uno schermo del computer usando il grado e il ruolo. Noi, leali a difendere la nostra dignità. Noi i carabinieri… quelli che portiamo avanti la nostra Arma dei Carabinieri …si, noi, NOI non molliamo !
PAGINA NOVANTADUESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2020.