IL PLANETARIO.098 NOVANTOTTESIMA La 98a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 098 "NOVANTOTTESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...Un carabiniere quando fa un errore cerca di capire cosa ha sbagliato e perché possa essere accaduto. E’ normale che per chi lavora, chi opera, chi è sempre e tutti i giorni in strada… potersi trovare in un azione non esattamente compiuta..."
"...Quando un superiore compie un errore pone in essere un comportamento diverso da quello di una consapevolezza, seppur evidente. Si, perché l’errore non esiste, si chiama “distrazione”. E’ l’approccio che in genere si dà quando un ufficiale, letteralmente sbaglia. Qualora non si puo’ spostare la pagina del vocabolario da “errore” a “ distrazione”, avviene un altro evento particolare. Si presenta l’azione della individuazione di chi lo abbia indotto in errore. Ancor peggio, in relazione alla maggiore o minore esperienza anagrafica di servizio, si và alla ricerca di chi abbia parlato o chi ne abbia parlato evidenziando questo accadimento in maniera negativa e con commenti sfavorevoli..."
"...io non mi sono mai trovato davanti ad un superiore gerarchico che abbia pronunciato la parola… “ si, è un mio errore “. Questo dato di fatto fa riflettere molto il carabiniere. Si, il carabiniere, quello che opera, quello che tutti i giorni deve operare su strada, in ufficio, a rispondere alle richieste del cittadino, a disbrigare l’attività burocratica che rende funzionale le attività di tutti… puo’ sbagliare. Poi al carabiniere è concessa una facoltà preziosa. Si è una concessione e si chiama… errore in buona fede, perché fatto per operare. Questa è l’opportunità che dà il superiore al carabiniere, che opera in concreto, di poter giustificare un errore se il superiore lo valuterà tale. Poi il superiore, quello che non puo’ sbagliare, valuta disciplinarmente il comportamento del carabiniere che ha sbagliato mentre lavorava. Per “concessione” viene usata la comunicazione modello “ ti salverai”. Siccome sei un bravo carabiniere, ti sarà aperto un procedimento disciplinare in cui dovrai difenderti e dovrai dare le tue memorie difensive. Poi, sempre per gentile valutazione del superiore, ti sarà detto che sarai sanzionato disciplinarmente con una sanzione “piccola”. Alla fine, il carabiniere, dovrà anche ringraziare il superiore per la “gentile benevolenza” ..."
"...magari il carabiniere è consapevole che quel superiore compie comportamenti che sono certo indicibili e non consoni ad un carabiniere, specie se ad un superiore, un ufficiale. Ma il carabiniere non puo’ fare nulla per riportare una condizione di istituzionalità e di correttezza verso il suo superiore. Puo’ solo denunciare cio’ che ha visto o cio’ che è accaduto. Ma lui, il carabiniere, se lo facesse, non avrebbe nessun sistema di tutela, nessuno... Qualcuno dice…no, non è cosi’. C’è sempre un superiore gerarchico che ha una azione disciplinare verso il subalterno. Ma questo non accade quasi mai, anzi, solo nei casi in cui i fatti accaduti abbiano avuto notorietà su organi di stampa. Tali da non poter dire che…era una distrazione..."
"...ecco perché oggi il carabiniere è la figura piu’ forte e straordinaria che esista nella nostra istituzione. Non è protetto da nessuno, non ha margini di commettere gravi comportamenti e non essere sanzionato da dinamiche di opportunità. Non ha la forza di tutelarsi, dovendo subire le fragilità di una gerarchia che è “distratta”, si, ma quando a sbagliare è un superiore, un ufficiale, un Comandante ..."
"...Noi no, noi non molliamo. Noi, riferimento del cittadino, carabinieri, soli, non possiamo mollare "
PAGINA NOVANTOTTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2020.