IL PLANETARIO.105 CENTOCINQUESIMA La 105a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 105 "CENTOCINQUESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"E’ difficile poter accettare per un carabiniere la mancanza di percezione della condizione difficile che stiamo vivendo in questo periodo. Il carabiniere ha dovuto affrontare tre mesi di tensione e di impegno straordinario per affrontare i servizi necessari per garantire l’ordine e la sicurezza nel periodo di alta tensione per il contagio da virus covid-19. Il carabiniere convive con la carenza organica che si attesta sempre su circa 10mila unità in meno agli organici previsti nell’Arma dei Carabinieri. Mancanza di personale che si riflette e si risente in maniera piu’ pesante nei reparti nella linea territoriale, stazioni, radiomobili, centrali operative, aliquote operative, nuclei investigativi … "
"...ora siamo in un periodo d’ interesse particolare dove l’esigenza di riprendere a fare una vacanza, una serata in strada, nei locali, in una condizione di divertimento e vacanza. Un impegno per noi ancor piu’ complesso nell’interagire con i cittadini, gli esercenti, i ristoratori, i titolari di locali e di spiagge o fornitori di servizi nei luoghi di interesse turistico. L’esigenza di dover provare a fare qualche giorno di licenza, come tutti, di poter svolgere i nostri riposi e recuperi di energie..."
"...lo stress accumulato e gestito nei mesi stressanti che ci hanno imposto un impegno importante nella gestione delle energie, dando massima disponibilità a svolgere piu’ ore di servizio, deve avere tempi di riposo e recupero. Invece ci troviamo anche ora a dover affrontare la necessità di svolgere servizi senza adeguate pause e senza poter programmare periodi lunghi di vacanze e recupero energie. Non possiamo farlo, ma dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali solo per qualche giorno, brevissimi periodi, per chi se lo puo’ permettere..."
"...in tutto questo ci si imbatte in una sensazione demotivante e avvilente. La mancata percezione di queste necessità che viene posta in essere dalla scala gerarchica. La solitudine di uffici che devono incensare con quadretti autocelebrativi chi siede dietro alla scrivania nell’ufficio piu’ curato del palazzo. Questa solitudine attestata dalla lontananza della percezione reale delle esigenze del personale che deve portare avanti l’immagine ed il valore concreto del nostro ruolo di carabinieri al servizio della gente e della sicurezza delle nostre comunità. La mancanza di risorse che possano capacitare con cognizione di causa chi deve esercitare un ruolo di riferimento per il personale ed essere l’esempio a cui guardare. Tutt’altro, ben altro nelle disposizioni di comando dedicate solo e comunque a rendere pratiche quelle statistiche che ignorano l’efficienza del servizio del carabiniere ó No, non conta come lo fai, basta poter cliccare e fleggare un…ok, fatto..."
"...lontano da queste dinamiche gestionali non aderenti a cio’ che il carabiniere merita per rispetto e per dignità, c’è il servizio istituzionale da rendere con efficacia, riferimento ed esempio per il cittadino a cui dobbiamo il senso di responsabilità per l’opera di garanzia di ordine e di sicurezza pubblica. Servizi coordinati, scorte, aggregazioni, spostamento di personale, metti di qua, leva di là e sposta là … come un gioco ad incastro. Questi incastri… considerati in maniera meccanica, oggi si identificano come carabinieri. Si, lontano, molto lontano da queste dinamiche ci sono i carabinieri. Stanchi, stressati e orfani di rispetto dalla propria gerarchia, dobbiamo andare avanti solo per quella passione che ci fa andare avanti. Noi, soli ad essere cio’ che siamo "
PAGINA CENTOCINQUESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2020.