IL PLANETARIO.107 La 107a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.107 CENTOSETTESIMA La 107a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO  DALLA PAGINA   107  "CENTOSETTESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

 

"...non ci sono giustificazioni, ma solo amarezza e rabbia. La gerarchia non è solo di chi è al comando, ma è ruolo di responsabilità di ognuno di noi. Ognuno è controllore di se stesso e per gli altri. Un carabiniere non deve sbagliare, un carabiniere non puo’ permettere ad un collega di sbagliare. Ma tutti ci interroghiamo come ci si possa arrivare a tutto cio’ . Ci facciamo le nostre ipotesi, le nostre teorie, le nostre indagini senza sapere realmente quanti e quali particolari possano mancarci per fare queste nostre “sentenze”. Certo è che provvedimenti cosi’ gravi non si prendono senza elementi certi e documentati . Qualcosa non ha funzionato, tutto non ha funzionato ..."

 

"...ci fermiamo e analizziamo il nostro momento difficile che viviamo da carabinieri. Il Dialogo non esiste piu’, è solo una teoria di cui nemmeno se ne parla piu’. Una gerarchia che non dialoga non puo’ funzionare. Il dialogo deve partire da chi è carabiniere, la ricerca del dialogo. Il Dialogo deve essere un obbligo funzionale per chi è nei ruoli di comando e di responsabilità nella gestione risorse umane. Il dialogo significa essere tra i carabinieri, in tutto e per tutto. Le comunicazioni fredde, telematiche e lontane, possono portare a non sapere cosa tu vivi e non ti consentono di guardarti in faccia. Non ti consentono di sapere come arrivi in caserma, come ti vesti, come parli e con quali atteggiamenti. Non ti consentono di sapere come vive il tuo personale e con quali difficoltà, tanto piu’ quali eccessi non facilmente riconducibili ad una condizione economica agiata..."

 

"...fà rabbia leggere cio’ che i giornali scrivono su di noi. Fà rabbia che la stampa utilizzi questo grave indagine sui carabinieri per altri obiettivi d’interesse certo diverso. Non è bello che si parli di questo su tutta la stampa e su tutti i media, quando, tutti i giorni, facciamo cose non ordinarie nel dare servizio di affidabilità e garanzia al cittadino. Non si parla di noi quando, con coraggio e con senso di responsabilità, poniamo in essere azioni quotidiane fatte da chi si adopera per l’ordine e la sicurezza delle nostre comunità senza risparmio di energie e senza mai avere paura di lasciarci la pelle. No, non siamo pagati per questo. Chi rischia la vita nel fare un azione ordinaria non puo’ certo essere pagato con 1.600 euro al mese..."

 

"...i giornali parlano del tenore di vita da controllare dei carabinieri ma non della fame che vivono mandando avanti le famiglie con poche centinaia di euro. Ma questo non fa notizia. Non fa notizia che un carabiniere esce di casa per andare a rischiare la vita per pochi euro di indennità, per un giorno festivo lavorativo, per una giornata di lavoro a 40 euro, per uno stipendio da cui si deve decurtare un mutuo, la rata di un auto, un finanziamento per le spese familiari, le spese di gestione familiare… Si esce di casa sperando che sia il collega ad offrirti il caffe’ al bar. Si perché anche quei spiccioli fanno rumore quando li riporti nuovamente a casa. Si, quando stai per riaprire la porta di casa, prima di ricevere l’abbraccio di tua moglie e dei tuoi figli, pensi se potrai continuare a farli sorridere. Pensi se anche questo mese con le 300 euro rimaste con cui devi ancora farci 10 giorni, riuscirai ad arrivare all’accredito dello stipendio in banca. Ma questo carabiniere, no, non fa notizia. Lo accompagna il silenzio di chi, con quel senso di responsabilità, di dignità, porta avanti il nostro paese, piu’ di un magistrato, piu’ di un politico…Noi siamo orgoglio di noi stessi, noi siamo affidabilità, noi siamo…si, noi siamo i “carabinieri ”

  

 

      

PAGINA CENTOSETTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2020.