IL PLANETARIO.120 CENTOVENTESIMA La 120a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel XII mandato con il delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 120 "CENTOVENTESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...e’ incomprensibile quello che ci accade in questa realtà che ci rende soli a dare un senso all’essenza dello Stato. Devi andare ad affrontare il pericolo fatto da chi è in strada per colpire lo Stato con violenza. La stessa violenza che si manifesta nei pugni e nei calci dell’ignoranza che picchia violentemente su un auto delle forze dell’ordine óDentro quell’auto ci sono degli operatori delle forze dell’ordine che vorrebbero fermarsi, scendere e prendere a calci nel culo chi è un rifiuto della nostra società. La protesta dei cittadini è un'altra cosa, nulla di quello che abbiamo visto. La tristezza ancor piu’ grande è che la manifestazione di malcontento che un cittadino vuole liberamente esprimere viene cavalcata e strumentalizzata da sciacalli vestiti da uomini senza dignità che si contendono il titolo improvvisato di animali. Si, perché anche gli animali veri hanno una loro dignità..."
"...lo Stato siamo noi, si siamo solo noi. Siamo noi a guardare in faccia il manifestante. Siamo noi il bersaglio della protesta. Senza strumenti, senza poterci difendere, senza procedure consentite per legge, senza niente… si niente. Devi solo essere bravo a non fare nulla, a saper non fare nulla. Si, il rischio è che se fai qualcosa, se agisci… potresti pagarla amaramente. No, non ti fai male… peggio. Il peggio è che dopo che ahi agito ti trovi il politico di turno a dover stigmatizzare il tuo comportamento, come hai operato, senza tener mai conto di quei tonfi che senti nell’auto, man mano che arrivano i calci, i colpi di mazza. Tanto da urtare la tua suscettibilità, da toccare la tua dignità per la divisa che indossi, per cio’ che rappresenti..."
"...ti dilegui dalla folla senza investire nessuno, con uno slalom alla guida fatto di coraggio e di capacità ó Ma come giri l’angolo sale la rabbia. Si, quella di essere solo, senza riferimenti e senza tutele. Ma qualcuno ti ricorda che ti devi sentire fortunato perché non è accaduto nulla di grave. E tu pensi… si, sono stato bravo a saperle prendere e a non far male a nessuno. Ma il giorno dopo sei ancora piu’ incazzato e demotivato. Si, perché sono quelle dichiarazioni di quei politici di governo che esprimono la loro “solidarietà”. La solidarietà di chi non sa nemmeno cosa rischiamo. Non sa nemmeno cosa facciamo. Non ha interesse a cosa rischiamo. Non sa nemmeno che non abbiamo tutele. Non sà nemmeno che rispondiamo a codici penali, codici penali militari, codice etico, pressioni della gerarchia che non è al nostro fianco sulla strada ma, talvolta, è il giudice che esce a fine partita..."
"...quel politico che sà nemmeno i dettagli di cosa sia accaduto, perché gli viene detto con un messaggio whatsapp dalla sua segretaria, la stessa che gli scrive le dichiarazioni e lui, tra una letta e uno sbadiglio, gli manda un “polliciotto” per ok a quelle dichiarazioni di “solidarietà” …che non sono nemmeno le sue. Questa è la politica di oggi, quella che ci governa, quella che noi difendiamo in nome e per conto dello Stato. Quella che ci porta ad un rinnovo di contratto con le solite decine di euro ma, ancor piu’ offensivo, è che dobbiamo sorridere, dire grazie e sentirci dire che dobbiamo “accontentarci”. Noi non dobbiamo contrastarci tra di noi, guardiamoci con stima e fiducia. Sosteniamoci tra noi, stessa divisa e stesso stato sociale. Siamo rimasti solo Noi per chi crede nello Stato, in chi deve rappresentarlo. No, non ci fermiamo avanti a questo tipo di politica..."
"...Andare Avanti per Andare Oltre… Si, ASSIEME "
PAGINA CENTOVENTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2020.