
IL PLANETARIO.125 CENTOVENTISEIESIMA La 126a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel XII mandato con il delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 126 "CENTOVENTISEIESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...chi prenderà il posto nel quadretto alle spalle del Comandante della Stazione, sotto la foto del Presidente della Repubblica ? E’ la politica a deciderlo, la politica di Governo, non sono i carabinieri a scegliere il loro “condottiero”. Si, vero, non siamo certo in una battaglia dove è necessario il condottiero per le scelte, le strategie e per il coraggio di portare avanti un contingente. Ma questa volta sembra essere un attesa un po’ diversa, un po’ particolare. Il morale è a terra, nessuno puo’ nasconderlo, nessuno che crede in questa divisa, in questo ruolo, puo’ negarlo. Tanti possono essere i motivi che ci portano a questo stato di fatto. Tanti, tutti insieme, stanno modificando il nostro modo di essere carabinieri anche se a noi non piace. Tutti avvertiamo che le cose non vanno, tutti sentiamo la necessità di voler cambiare la rotta verso cui andiamo senza poter modificare nulla. Ma tutti, proprio tutti, siamo responsabili di tutto cio’ che accade. Cosa facciamo per poter cambiare, per poter migliorare ? ..."
"...vorrei poter sapere dove trovare il tasto “reset” e premerlo. Vorrei che si potesse ripartire dove ognuno, con responsabilità e sacrificio, senza risparmio di energie, riprendesse a fare quello che deve in maniera adeguata. Vorrei che chi deve decidere, riprendesse a farlo guardando a cio’ che accade domani e non solo curando quello che oggi deve essere fatto per “ragion di Stato”. Una classe dirigente che è sempre piu’ lontana dall’autorevolezza dell’esercizio del comando e ferma, rigida, sull’autoritarietà dell’esercizio del ruolo. Il carabiniere vive con rispetto la sua gerarchia, tanto quanto, poi, è costretto a fermarsi davanti al malfunzionamento dell’esercizio del ruolo che dovrebbe essere di suo riferimento e di esempio. Oggi tutti possono comandare, tutti possono ricoprire ruoli di comando, non servono piu’ capacità ed esperienza. Come un figlio che non puo’ prendere esempio dai propri genitori, ma costretto a mandare avanti la famiglia solo grazie al suo senso di responsabilità. Si, perché fuori dalla porta di “casa” c’è la gente a cui devi dare quel servizio istituzionale di riferimento e garanzia. Vorrei poter ripartire da quel tasto “reset” e ricalibrare la nostra organizzazione che vive di stato di diritti e non si è modernizzata a fronte di una società che è già cambiata ..."
"...andiamo avanti con una generazione che vive di ricordi e di nostalgia, una generazione che vive di bei racconti e una generazione che arriva ed è subito smarrita alla ricerca di esempio e di riferimenti. Dal Ministro c’è la fila di chi chiede di andare a parlare e chi gli organizza gli incontri. Ai politici c’è chi dice cosa è giusto e cosa è sbagliato per i carabinieri. Alla stampa si chiede di fare un articolo contro questo o contro quello. Ma ai carabinieri tutto questo non interessa. Si vieta al carabiniere di fare politica …ma a quel livello, invece, si pratica politica di parte. Ma il carabiniere fino a che grado arriva? Non certo fino a quel livello, probabilmente. Alla politica non interessa quello che serve a noi carabinieri. A noi carabinieri basterà avere in quel quadretto alle spalle del Comandante della Stazione un Carabiniere. Con il coraggio di programmare tre anni di crescita, unendoci e scegliendo ogni utile percorso da attraversare per migliorare la quotidianità dei Carabinieri dell’Arma, potendo guardare con fiducia rigenerata al nostro domani ..."
"...Andare Avanti per Andare Oltre… Si, ASSIEME "
PAGINA CENTOVENTISEIESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2020.