IL PLANETARIO.128 CENTOVENTOTTESIMA La 128a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel XII mandato con il delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 128 "CENTOVENTOTTESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...ci prepariamo ad una settimana molto particolare, proprio particolare. Una settimana di “eventi” che ci porta ad un Natale storicamente diverso. Senza abbracci, senza manifestazioni di affetto, senza poterci riunire con i propri cari in quei pochi e rari momenti che nell’arco di un anno, ci portano a ricordare l’importanza dei valori della famiglia. Quest’anno, ancor piu’ degli altri anni, la famiglia sarà proprio la nostra caserma, la nostra stazione carabinieri, il nostro nucleo di colleghi con cui condivideremo, tra un turno ed un altro, il natale del carabiniere. Saremo sulla strada a dover garantire che nessuno si sposti da una casa all’altra, dovremo garantire che nessuno si possa ritrovare per festeggiare il santo natale, dovremo assicurarci che nessuno si abbracci per un saluto di affetto..."
"...sarà un natale che ci ricorderà quanto noi siamo quel ruolo di garanzia in nome e per conto dello Stato, al servizio dello Stato, quando intorno a noi tutto si ferma. Noi, no, non ci fermiamo mai. Non possiamo farlo, non siamo fatti per fermarci. Siamo quelli che non devono mollare mai. Siamo quelli che dobbiamo trasmettere sicurezza ed affidabilità alla nostra gente. Noi siamo quelli che oggi diamo sempre quel messaggio di speranza, perché ci siamo, ci siamo sempre. Ma la gente non sà che noi, ogni anno siamo lontani dagli affetti anche in questi giorni, come ogni anno..."
"...per noi carabinieri l’affetto, l’abbraccio è la nostra caserma, il nostro reparto, la nostra Stazione Carabinieri. E’ li che viviamo, è li che svolgiamo la nostra missione, è da li’ che usciamo per portare ordine e sicurezza tutti i giorni a tutte le ore. Quest’anno ancora di piu’ sentiremo questo nostro affetto fra noi carabinieri. Sono giorni in cui si esalta la nostra scelta, il nostro sacrificio di aver voluto indossare questa divisa e svolgere questo ruolo sociale di responsabilità e di comportamento integerrimo. In questi giorni, non siamo soli ad avvertire queste sensazioni, ma lo condividiamo con la gente,la nostra gente. Sono giorni in cui si esalta anche l’affetto che ci viene mosso ancor piu’ sentito dagli interlocutori cittadini con cui condividiamo la socialità ed il servizio tutti i giorni..."
"...ti trovi davanti al professionista, il commerciante, il cittadino, l’autorità… che tiene ad esprimerti un gesto di affetto, di vicinanza, di stima. In questi giorni hai condiviso con loro la crisi economica che è solo iniziata e tutti sappiamo che sarà piu’ imponente del virus. Sei di pattuglia e dalla bottega vedi una mano che ti saluta e che indica di fermarti. Ti fermi e vieni invitato ad entrare insieme al tuo collega. Accade spesso quando ci si vuole parlare e fermarsi ad ascoltare, il nostro ruolo sociale. Ma questa volta è lui che vuole dare qualcosa a te. Prende il miglior panettone della sua bottega e te lo porge dicendo… questo è il pensiero della nostra famiglia per il vostro natale, per quello che fate tutti i giorni per noi. Lo guardi e stai per dirgli che non possiamo accettare, nel nostro stile, nella nostra deontologia professionale. Quei secondi che lo guardi negli occhi e sai che quello non è un panettone qualsiasi, ma è un gesto di affetto, sentito, di rispetto e di stima. Sorridi e lo ringrazi a nome di tutta la caserma, di tutti i carabinieri di quel reparto. A noi questo resta, il valore dell’affetto della nostra gente. Siamo carabinieri per la nostra gente e per nessun altra cosa piu’ di questo affetto ..."
"...Andare Avanti per Andare Oltre… Si, ASSIEME "
PAGINA CENTOVENTOTTESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2020.