IL PLANETARIO.152 CENTOCINQUANTADUESIMA La 152a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel XII mandato con il delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo
ESTRATTO DALLA PAGINA 152 "CENTOCINQUADUESIMA" DEL DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU
"...i Carabinieri amano la propria istituzione. La passione porta ad un attaccamento forte e possessivo, con quel senso di appartenenza che ti fa stare bene quando ti avvolge. Per questo il carabiniere ha sempre pretese verso l’istituzione perché vuole che tutto funzioni come dovrebbe, al meglio. La struttura è grande, con i suoi circa 108mila uomini e donne in divisa di ogni ordine e grado. C’è chi è al vertice, allo Stato Maggiore, in camera di regia. C’è chi riceve le disposizioni dal vertice e deve rendere applicazione nelle varie organizzazioni dell’Arma dei Carabinieri con i vari canali gerarchici. C’è chi, in fondo, alla fine, proprio li’, in fonfo in fondo, deve obbedire ponendo in essere tutto cio’ che viene disposto nella pratica del rapporto con la gente dando servizio istituzionale e riferimento per la società..."
"...quando si ritiene di voler migliorare qualcosa, bene, allora bisogna partire da chi è il reale e materiale riferimento in nome e per conto di tutta l’istituzione. Per questo motivo non mi stanco mai di trasmettere questo concetto, semplice ma determinante per la nostra efficienza. Il cittadino viene ricevuto da quel carabiniere, e lui, il collega, in quel momento, è tutta la nostra istituzione, tutto il nostro valore, l’autorevolezza, l’efficienza, la funzionalità, il riferimento per l’ordine e la sicurezza pubblica, riferimento dell’efficienza dello Stato nel tutelare il rispetto delle regole. Quando il cittadino chiama al nostro 112 e chiede risposte, aiuto, sostegno, ascolto… noi, li’, quel collega carabiniere, dietro a quella voce di risposta, c’è tutta la nostra istituzione..."
"...e’ proprio dal carabiniere che dobbiamo ripartire se vogliamo migliorare la nostra istituzione. E’ proprio da noi stessi, che per primi, dobbiamo iniziare un percorso di rigenerazione e rispolvero dei nostri valori. L’Arma dei Carabinieri deve guidare la struttura e non puo’ tanto per tutto cio’ che deve migliorare nella vita quotidiana del carabiniere. Siamo noi carabinieri che dobbiamo essere protagonisti del nostro presente, migliorando la nostra vita, cosi’, migliorando la nostra istituzione. L’Arma migliora se migliorano i suoi carabinieri..."
"...la realtà associativa puo’ essere un occasione importante se la si fa da carabinieri e curando interessi collettivi e non privati odi professionisti, né tantomeno di politici. Noi siamo la forza di noi stessi. Un politico, un imprenditore, un professionistà, puo’ solo avere ad ispirarsi dal nostro status di vita di carabinieri. La nostra forza sociale è testa, cuore e passione. Riuscire a mettere insieme all’affetto e alla passione per la nostra istituzione, la conoscenza di tutto cio’ che dobbiamo migliorare, l’intelligenza di svolgere un ruolo sociale associativo per migliorare e non per infangare gratuitamente la nostra divisa in cui crediamo fortemente. La testa deve servire a non cadere nell’opportunismo di chi vuole solo sfogare complessi repressivi e di inferiorità di una carriera mai fatta con dedizione, coraggio e da vero carabiniere. Sto’ personalmente percependo la voglia di costruire una realtà associativa fatta da veri carabinieri per il bene di tutti noi, migliorando la nostra vita quotidiana da carabinieri e di rendere sempre migliore la nostra istituzione. Liberi di alzare il nostro livello di conoscenza, guidando la nostra passione come energia pura al servizio di reali progettualità. La garanzia del carabiniere che costruisce da carabiniere. Testa, cuore, passione.."
Vincenzo Romeo, carabiniere contemporaneo "
"...Andare Avanti per Andare Oltre… Si, ASSIEME "
PAGINA CENTOCINQUADUESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2021.