CO.CE.R. INTERFORZE APPROVA DELIBERA ALL'UNANIMITA' : ITER PARLAMENTARE SIA DOVUTO AL NUOVO GOVERNO LEGITTIMATO DA VOTO POPOLARE. SULLE PENSIONI E' NECESSARIO UN CONFRONTO CON SIGLE SINDACALI E RAPPRESENTANZE MILITARI.

In mattinata odierna il CoCe.R. Interforze ha deliberato un comunicato stampa sull'iter del decreto di armonizzazione che passa, dopo il parere del Consiglio di Stato, ai pareri delle camere. Che sia il nuovo Governo legittimato da voto popolare ad affrontare e decidere sul decreto di armonizzazione sulle pensioni del comparto difesa e sicurezza.

 

Il Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare Interforze con delibera numero 8 dell’XI mandato, ha approvato all’unanimità, con il seguente oggetto : Comunicato Stampa sul decreto di armonizzazione per l’accesso ai requisiti pensionistici. Il Comunicato Stampa recita testualmente : “ Il Co.Ce.R. Interforze chiede con forza e determinazione che l’iter parlamentare dello schema di decreto di armonizzazione pensionistica del personale del Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico sia sviluppato dalle nuove Camere che verranno legittimate dal voto popolare del 24 e 25 febbraio p.v.  . Una materia cosi’ delicata non puo’ essere affrontata e decisa in un contesto pre-elettorale bensi’ deve inceve essere oggetto, da parte delle nuove Camere, di un ampio e condiviso dibattito che porti ad un risultato migliorativo rispetto a quello già consolidato in Commissione Difesa del Senato “.  Tra l'altro interventi con comunicati stampa e ansa da parte dei componenti della 4a commisione Senato, con coerenza, hanno confermato e sostenuto l'impegno condiviso già in sede di "risoluzione" approvata il 29 novembre 2012, dove si impegnava il Governo a non istituire eccesive penalizzazioni per i destinatari del provvedimento, prevedendo, in subordine, una soglia di età per l'applicazione delle riduzioni percentuali proporzionalmente piu' bassa in rapporto ai nuovi limiti di età per l'accesso alla pensione di vecchiaia. Non applicare eventuali penalizzazioni ai lavoratori che maturino 42 anni di servizio effettivo entro il 31 dicembre 2017 in modo da evitare disparità di trattamento rispetto al restante personale pubblico. prevedere fino al 2018, la possibilità di essere collocati in pensione a 55 anni di età, anzichè a 58 anni, onde evitare repentini innalzamenti dell'età minima per andare in pensione. Promuovere la celere attivazione della previdenza complementare per il Comparto, nonchè un tavolo di concertazione per la revisione degli ordinamenti del personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, coerente ed armonico con le innovazioni apportate in materia pensionistica.  In serata l'argomento è stato oggetto di trattazione dell'incontro in aula Co.Ce.R. Carabinieri con il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, in occasione di un punto della situazione sulle attività in trattazione del Consiglio e sulle imminenti tematiche da affrontare, in considerazione dell'attuale situazione organica dell'Arma in attesa di interagire con le dinamiche del nuovo Governo che si andrà a formare entro fine mese.  Sul tema pensionistico si resta fiduciosi, a livello di comparto, che sarà in concreto il nuovo Governo ad affrontare il delicato tema pensionistico ponendosi nella dovuta posizione di confronto con le rappresentanze militari e sindacali di tutto il comaprto difesa e sicurezza.