PIANETACOBAR.EU....RIFERIMENTO PER I CARABINIERI SUI SOCIAL NETWORK. FACEBOOK, TWITTER, INSTAGRAM E YOUTUBE.COM. INFORMARE, COINVOLGERE, INTERAGIRE, COLLABORARE. I CARABINIERI SUI SOCIAL STANNO CON PIANETACOBAR.EU.

Il gruppo chiuso,dedicato ai carabinieri su facebook è Pianetacobar. I tweet d'interesse dei carabinieri da seguire su twitter sono all'utenza Pianetacobar. Le immagini d'interesse dei carabinieri da seguire su Instagram sono sul profilo Pianetacobar. Le video-informazioni sono sulla web tv virtuale cercando su youtube.com l'utenza Pianetacobar.eu.

Oggi il social network è uno strumento di comunicazione e di contatto sociale di questa nostra società. I carabinieri sono nella società e immersi tra la gente, tra le dinamiche di tutti i giorni, tra le comunicazioni sociali di questa web-communication.  Anche se il ruolo del carabiniere e il suo status ne impongono comportamenti consoni al ruolo che si ricopre nella società, com'è ovvio che fosse, il social network è uno strumento molto utilizzato dai Carabinieri dell'Arma per comunicare e scambiare informazioni comuni e incontrare amici, colleghi .....un po' come tutti. In questi ultimi cinque mesi sono state necessarie due circolari interne per regolamentare alcuni aspetti comportamentali e dell'uso del social come carabiniere. Ovvio che ne è nata confusione ed interpretazione personalizzata che ha solo creato ulteriori discordie interne tra il personale dell'Arma. Si, infatti sull'ultima circolare, forzatamente ripetitiva e ingarbugliata negli obiettivi da raggiungere, è stato fatto oggetto di discussione su alcuni siti web e anche riviste d'informazione e di cultura come il noto "panorama". In effetti se si legge la circolare la prima parola che si pensa è...bavaglio. Si quello che oggi, in realtà, non sarebbe possibile fare, tantomeno irrealizzabile.  Si perchè sarebbe stato un vero e proprio alimentare un astio del personale nei confronti della gestione dell'amministrazione, dell'Arma nei rapporti con i Carabinieri dell'Arma. Alla circolare sarà fatto un seguito per meglio chiarire quelli che sono gli aspetti su cui si voleva porre l'attenzione per evitare che i carabinieri si trovassero a rispondere di comportamenti non consoni allo status e dover rispondere a contestazioni disciplinari.  Beh in questo momento dove lo Stato ti ha stracciato la tua specificità ponendoti in condizione di penalizzazione in relazione al generico impiegato statale, quest'azione sarebbe stata un colpo fallimentare sconoscendo a pieno la realtà dei carabinieri dell'Arma nella quotidianità di tutti i giorni e nelle relazioni con la gente, tra la gente. certo non è semplice conoscere a fondo come vive il Carabiniere fra la gente, oggi, se non si è vicini a loro....con loro. Tutto sarà chiarito. Ma...pero' cosa succede lontano...lontano. Li'...laggiu'...succede che molti carabinieri sono stati oggetto di contestazioni disciplinari in merito ad affermazioni, considerazioni, dichiarazioni che, per interpretazione personalizzata di ogni singolo comandante in ogni angolo delle giurisdizioni di competenza. Tutto sarà chiarito a breve e comunque è necessario un intervento urgente a cui si stà lavorando con celerità.  In questo marasma, Pianetacobar.eu, che ha varcato le porte del social network circa tre anni fà, resta un equilibrato riferimento d'informazione, scambio d'idee e di confronto riservato a soli carabinieri in un gruppo chiuso con nome PIANETACOBAR.  Tre anni fà iniziammo a metter insieme il carabiniere, il brigadiere, il maresciallo, l'ufficiale. Il carabiniere in ufficio, quello sulla strada, quello in centrale operativa. Cosi' a seguire. dai primi battibecchi goliardici a qualche allusione simpatica e meno simpatica. Pian piano 100, poi 1.000, poi 3.000, poi 5.000...10.000. Oggi oltre 12.000 carabinieri di tutta Italia possono scambiare tra loro informazioni, considerazioni, espressioni goliardiche, foto stroiche e foto delle relatà dove lavorano. Qualche momento familiare bello, qualche espressione triste che trova la vicinanza dei colleghi, e le espressioni di condivisione. Si scambiano considerazioni e proposte. Tutto sotto la regia attenta di chi rappresenta i carabinieri da carabiniere. Tutto questo ha fatto crescere e continua a far crescere la rappresentanza militare e non solo. Tutto questo confronto mediatico nel gruppo social consente in diretta, dai palmari, dai cellulari, dai pc, di poter comprendere molti aspetti di noi tutti carabinieri d'Italia. Paradossalmente quei valori e quel senso di famiglia che man mano và spegnendosi nelle nostre "lontane" realtà lavorative per le dinamiche di tutti i giorni e per l'organizzazione che man mano si sente scricchiolare, le cui crepe sono all'occhio dei carabinieri che vivono tutti i giorni sulla strada, tra la gente, stringendo i denti per continuare a dare cio' che il cittadino si aspetta da noi, carabinieri d'Italia.  Pianetacobar su facebook è un riferimento straordinario per tantissimi carabinieri appassionati del web e del social network, ma sopratutto legati ai valori del guardarsi come "fratelli" fra carabinieri.    Dopo il grande consenso e la straordinaria collaborazione documentata su facebook, Pianetacobar è approdato su Twitter, poi su Instagram e su youtube.com.   Tutto questo è un plus alle attività di rappresentanti militari dell'Arma a livello nazionale.  Tutto questo serve per poter far arrivare ai carabinieri tutte le informazioni delle attività di tutti i giorni, delle novità, delle dinamiche d'interesse, delle scelte politiche e degli incontri da fare.  La parola data ai carabinieri è l'anima della rappresenattività.  A volte si confonde la rappresentanza come la politica fallimentare che è all'occhio di tutti. Io sono qui e spingo i bottoni che ritengo piu' giusto spingere. No, tu sei qui perchè hai un mandato elettivo e devi rappresentare la voce dei carabinieri, quella di chi si aspetta che tu continui a farlo nel ruolo di rappresentante militare.  Mettersi in gioco davanti a migliaia e migliaia di carabinieri è stato oggetto di perplessità di molti, degli stessi rappresentanti.  Mettersi in mostra ? Beh, è giustificazione per chi ha interessi diversi e di opportunità e deve difendere dinamiche diverse da quelli che possono essere i reali obiettivi collettivi per i carabinieri.  Ritengo sia stato sin da subito un mettersi al posto dell'obiettivo, del bersaglio. Dopo le prime frecce, le prime pietre...sono arrivate le prime considerazioni, le prime valutazioni, le prime proposte....poi ..il resto è storia. Storia contemporanea della crescita dei carabinieri in questa società e nel rapporto con i rappresentanti militari in uno strumento rappresentativo antiquato e non piu' aderente alla rappresentatività dei carabinieri d'Italia. Qualcuno vuole far cadere un senso di alalrmismo sulle nostre attività. L'informazione è quella che ha creato le rivoluzioni sociali, dai moti carbonari, la massoneria etc.  Nulla di tutto questo, no.  Paradossalmente non è lo Stato maggiore che è in allarme, no. Certo è necessario seguire, dialogare, confrontarsi e far si' che non si vada oltre i binari di quello che è il nostro essere carabinieri e rappresentanti di carabinieri.  A volte tutto è montato da tutt'altre persona, insospettabili. Ma, abbiamo sempre guardato avanti con fiducia. Operare in modo sano, pulito, istituzionale, sapendo osare e sapendo scegliere i momenti giusti...questa è professionalità, competenza, coraggio e conoscenza.  Per costruire qualcosa d'importante, per crescere, c'è da guardare con stimolo il passo in avanti e c'è da ignorare le resistenze sterili e disinteressate alla crescita dei carabinieri nella società che cambia.  Fiducia, lealtà, consenso, dialogo, confronto, ascolto, iniziativa, coraggio, competenza, conoscenza. Essere carabinieri, continuare ad esserlo e guardare avanti verso l'Arma del prossimo futuro avendo la consapevolezza di essere attori protagonisti della propria quotidianità.