Mattinata di confronto in riunione fiume tra i delegati del Co.ce.R. Interforze. Dopo le decisioni e i comunicati di ieri i delegati dell'interforze sono infuriati. cambiato l'ordine del giorno per ammaliare l'interesse a partecipare all'incontro. Ulteriore offesa, ulteriore mala gestione dei rapporti tra Stato Maggiore e Co.Ce.R.
Dopo una mattinata di riunione fiume tra i delegati dell'Interforze che si sono confrontati sulle tensioni del momento e sugli atteggiamenti posti in essere dallo Stato Maggiore della Difesa. I delegati sono irritati dalla gestione del momento da parte di chi, da Comandante di Uomini, avrebbe dovuto scendere tra gli uomini in divisa dell'Interforze e confrontarsi. Forse tutto questo il Ministro non lo sà e non sà cio' che stà succedendo nello specifico. Stà di fatto che un Ministro dell'Istruzione tutela il personale alle dipendenze di competenza e un Ministro della Difesa deve vantare un taglio di un miliardo di euro sugli uomini in divisa che difendono il paese, la sua sicurezza e ne curano l'ordine pubblico a rischio della propria vita, in italia e in tutto il Mondo. Qualcuno si interroghi su quello che succede. I delegati Co.Ce.R. Interforze non hanno ancora i decreti discendenti che saranno presentati al preconsiglio dei Ministri. Una rappresentanza militare che si stà interrogando sulla propria identità, sull'identità di chi deve rappresentare il comparto. Qualcuno deve rendersi conto che dopo tutto quello che continua a succedere nei rapporti tra Ministro, Stato Maggiore e Co.Ce.R. Interforze, ai delegati non resterà che fare un azione non consona allo stile di uomini in divisa o chiedere le dimissioni del Ministro della Difesa. la riunione si chiude alle 14.00 con un comunicato stampa :
"Il CoCeR Interforze ribadisce la sua non partecipazione all’incontro con il Ministro della Difesa come espresso nella delibera dello scorso 8 gennaio. Se ci saranno dei presenti all’incontro, saranno in tale sede a titolo personale che, per dovere istituzionale o per “carineria” nei confronti degli Stati Maggiori/ Comandi Generali, non rappresentano la posizione ufficiale del Consiglio che è espressione della pluralità del personale in divisa. Signor Ministro, il suo incontro andrà deserto ! Come nel deserto sono finite le legittime aspettative degli uomini e donne della Sicurezza e Difesa del Paese". ROMA, Co.Ce.R. Interforze, 9 gennaio 2013.