Il Ministro và in riunione solo con lo Stato Maggiore. Il CoCeR in aula riceve la visita del portavoce del Ministro della Difesa. In tarda serata un intesa per un incontro informale senza lo Stato Maggiore Difesa. Confronto forte con il Ministro. S apre uno scenario sconosciuto. Ad oltranza incontri informali al Ministero con i delegati da ieri
Da ieri mattina alla serata odierna, sembra di essere alla scoperta di un mondo precluso ai rappresentanti militari del Co.Ce.R. Interforze. Quello che è successo e che stà succedendo in queste ore a Roma, tra via marsala e via XX settembre, è davvero fuori dagli schemi. La tensione, la rabbia, la competenza e la determinazione dei delegati CoCeR Interforze che da ieri mattina stanno partecipando alle attività prioritarie nell'esercizio di questo mandato rappresentativo. La giornata inizia ieri all'insegna dell'alzare ulteriormente il tiro nei confronti di quanto già era stato deciso dall'assemblea prendendo un aposizione chiara nel non paretcipare all'incontro ufficiale con il Ministro. Dopo la riunione mattutina l'assemblea si è aggiornata alle 17 pomeridiane per stilare un ulteriore comunicato stampa in relazione alle posizioni del Ministro. Verso le 17 piomba in aula la portavoce del Ministro della Difesa, dott.ssa De Marco. In una condizione di assoluta informalità la portavoce del Ministro è incaricata a comprendere i motivi della scelta assembleare dei rappresentanti nazionali dell'interforze. E' bastato poco per continuare a sostenere le teorie emerse in merito alle interlocuzioni tra Stato Maggiore Difesa e Ministro per cio' che riguarda le attività poste in essere dal CoceR Interforze. La portavoce sostiene che il Ministro non è a conoscenza di molte delel argomentazioni e delle contestazioni dei delegati. Si tenta un punto d'incontro. Intanto il Ministro inizia la riunione con rappresentanti dello Stato Maggiore della Difesa e senza il Co.Ce.R. Dopo un confronto di posizioni ed un analisi attenta del momento e delle parole pronunciate dalla portavoce del Ministro, i delegati mettono le condizioni per un incontro informale, considerata l'urgenza di poter interloquire con il Ministro senza gli Stati Maggiori, ritenuti essere una delle cause del non funzionamento dei rapporti fra Ministro e Co.Ce.R. Interforze. Alle 19.30 i delegati s'incontrano con il Ministro nel luogo richiesto dai delegati. Dopo l'aggiornamento ai delegati da parte del Generale Romano, il Ministro inizia il confronto con i delegati. Il momento è stato davvero molto particolare. La tensione del comparto è stata messa sul tavolo del Ministro nelle parole che sono state dette a rappresentare quanto fatto e deciso dall'Interforze. Chiesto al Ministro di fermare l'iter procedurale dei decreti discendenti che sono solo frutto dell'elaborato dello Stato Maggiore della Difesa e non recepiti con la partecipazione dei contributi forniti dalle Forze Armate, espressi anche con formale delibera. I delegati a seguire hanno toccato tutti i punti caldi che il personale stà vivendo e che vive ancor piu' forte in questi giorni. E' stato chiaramente portato a conoscenza che il personale è all'estremo punto di sopposrtazione e che non accetta di andare avanti a queste condizioni. Inoltre è stato contestato che lo Stato Maggiore della Difesa procede nelle sue attività non essendo assolutamente aderente a quelle che sono le varie realtà vissute dal personale. Ne è d'esempio l'attività di studio che è stata posta in essere sul riordino dei ruoli con le circa 40 riunioni tecniche interforze già fatte e a sconoscenza assoluta da parte dei rappresentanti del CoCeR. Il Ministro è rimasto sorpreso dell'animosità e di quanto è emerso dalle parole dei delegati su questioni e argomentazioni alquanto delicate e molto sentite dal personale rappresentato. Il Ministro ha preso atto di quanto rappresentato direttamente senza "filtri" e "ostacoli istituzionali" da parte dei delegati CoCeR e ha garantito di superare queste dinamiche e di entrare nel merito del poter recepire quanto rappresentato formalmente dall'assemblea interforze. Nella giornata, in un altro incontro informale che doveva essere con lo stesso Ministro, si è arrivati allo scontro. Il Co.Ce.R. Interforze si è trovato davanti lo Stato Maggiore Difesa. I delegati Co.ce.R. hanno lasciato immediatamente l'incontro in quanto ritengono lo Stato Maggiore della Difesa la reale minaccia della rappresentatività del personale da parte dei delegati Co.Ce.R. Interforze e annunciano espressioni formali che ne chiederanno la presa di posizioni per quanto posto in essere ad ostacolo delle attività della Rappresentanza Militare nell'espressione del personale rappresentato. Solo oggi è venuto fuori l'elaborato sul riordino dei ruoli che si voleva portare avanti senza il confronto con chi realmente rappresenta il personale con competenza e non chi nè veste il ruolo di amministratore e pone in essere scelte non rispondenti alle esigenze reali del personale ma solo dettate dal porre in essere un risultato compiacente a determinate dinamiche di opportunità. La tensione resta alta e la settimana prossima il CoCeR ha chiesto un incontro con il Ministro sul documento per il riordino delle carriere che è un offesa al personale che opera tutti i giorni con a sacrificio la propria vita. L'incontro si terrà presumibilmente nella giornata di Mercoledi'. Una situazione davvero inverosimile, ma molto dleicata, che rischia davvero di compromettere determinati equilibri di cui ne risponderà direttamente lo Stato Maggiore della Difesa per quanto posto in essere sinora. Ora non si torna piu' indietro.