RIORDINO DELLE CARRIERE DEL PERSONALE DEL COMPARTO DIFESA E SICUREZZA. VIENE FUORI IL DOCUMENTO SEGRETO DELLO STATO MAGGIORE DIFESA. LE POSIZIONI DEL CO.CE.R. INTERFORZE.

Dopo una settimana difficile, tra tensioni, scoperte e segreti, viene a galla anche una bozza di riordino dei ruoli, segretamente nascosta dagli Stati Maggiori. Il Co.Ce.R. Interforze ha alzato i toni ed ha preso posizioni forti. Al Ministro è stato chiesto un dialogo diretto senza Stati Maggiori. Ecco quale riordino si preparava.

In questi giorni di "fuoco" sono venuti fuori scenari davvero raccapriccianti nei rapporti tra Co.Ce.R. Interforze, Stato Maggiore della Difesa e MInistro della Difesa.  Gli interrogativi sono forti. Si passa dal non trasparenza dello Stato Maggiore Difesa alla sconoscenza di alcuni particolari da parte del Ministro della Difesa all'analisi di rivisitare l'organizzazione della Rappresentanza MIlitare oramai debole difronte a queste dinamiche di "potere" emerse in questi giorni che minacciano seriamente la rappresentatività del personale militare e la sua tutela.  In un mare in piena agitazione causato da un vero e proprio terremoto ideologico e di posizioni, emerge un "bidone" con all'interno tanto di bozza di riordino dei ruoli frutto di oltre 40 riunioni di Stato Maggiore Interforze. Tutto all'oscuro delle rappresentanze militari.  Tutto molto grave in un momento storico dove ti interroghi sul non rispetto delle regole e il valutare di adeguarsi per dover sopravvivere in questa giungla politico-governativa. Viene fuori questa bozza-ipotesi, su cui, immediatamente lo Stato Maggiore Difesa organizza e comunica la convocazione per un incontro ufficiale al Co.Ce.R. Interforze presso palazzo aeronautica a Roma. Il Co.Ce.R. Interforze immediatamente prende posizione e informa che con lo Stato Maggiore non discuterà di nulla per quelli che sono stati i comportamenti e le modalità poste in essere su un delicato argomento come quello del riordino dei ruoli del personale del comparto. Il Co.Ce.R. Interforze chiede un immediato incontro tecnico direttamente con il Ministro della Difesa e senza interlocutori alternativi, visto cio' che si è emerso in questi giorni.  L'incontro sembra essere stato fissato per Mercoledi prossimo, ma non penso si porterà a termine dopo quello che c'è stato in settimana e considerando quello che il Co.Ce.R. Interforze potrà esprimere la prossima settimana. La tensione è alta. Lo era per cio' che il Governo non ha fatto sul blocco salariale, assegni di funzione e avanzamenti. Si è alzata ulteriormente l'asticella della tolleranza prendendo atto di cio' che SMD ha posto in essere con procedure risalenti al 1978, quando la rappresentanza militare faceva i primi gemiti. Ma forse qualcuno vuole portare i militari, i rappresentanti militari aqualche anno antecedente al 1978. Qualcuno non si rende conto dello stato di tensione e di malcontento che vive il personale del comparto. Piu' di qualcuno svolgono anche ruoli di vertice, pur lontani dalla realtà degli uomini e donne in divisa. Qualcuno deve riportare la situazione ad un equilibrio che rispetti la dignità del personale del comperto e di chi lo rappresenta con competenza, professionalità e determinazione. Sopratutto senza paura di dover far sentire la voce di chi soffre svolgendo un ruolo in nome e per conto della sicurezza e l'ordine pubblico dello Stato Italiano.

 

 

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