L'ESTREMA UNZIONE ALLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEL CO.I.R. PALIDORO. LA FINE DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE .....INASCOLTATA.

Il CoIR Palidoro, Consiglio Intermedio di Rappresentanza Militare della Unità Mobili e Speciali dell'Arma dei Carabinieri, rappresentando l'espressione democratica dei Consigli di Base confluenti, dichiara finita la rappresentanza militare che non ha piu' ragion d'esistere. Chiedono il sindacato.

Riunione del 9 gennaio 2014, verbale 45, delibera numero 251 del Co.I.R. - Comando Arrma Mobili e Specializzate Carabinieri "Palidoro": I CO.BA.R. CHIEDONO IL SINDACATO.  IL CO.I.R. prende in considerazione le delibere dei Consigli di Base dei Battaglioni Carabinieri.  Il Co.I.R. a premessa prende atto che molti delegati dei Co.Ba.R. confluenti stanno perdendo la fiducia nella Rappresentanza Militare ed hanno di fatto "gettato la spugna" poichè non si puo' non notare che le delibere non sono prese in minima considerazione se non come "scocciature", le risposte sono, a dir poco, offensive dell'intelligenza (" prendo atto" ... ma cosa significa prendo atto ? ) e che lo stesso Comandante Generale non si è degnato di rispondere a molte delibere, alla faccia delle precise e tassative previsioni delle leggi ( ...Rex potest ultra leges, extra leges et contra leges..!) . Il CoIR apprendendo che le riunioni di alcuni Consigli di Base troppo spesso si traducono solitamente in formalità poco attivate e poco partecipate, per lo scarso interesse prodotto dalla sfiducia nei risultati, e che perfino il Co.Ce.R. partecipa con solo una minoranza di membri alla riunione del Co.Ce.R. Interforze e che al pranzo di natale con il Comandante Generale ben 6 delegati Co.Ce.R. risulta non abbiano partecipato in segno di protesta per la serie "non c'è nulla da festeggiare, considerato il 4'  anno di blocco stipendiale, la mancata introduzione della previdenza complementare, il mancato riordino dei ruoli, movimentazione di solo 200 persone su oltre 6000 domande...etc.....    il CoIR, atteso che la partecipazione ( convinta e attiva ) alla riunione della Rappresentanza non è un "optional" ma un preciso dovere sancito e previsto da leggi e regolamenti, oltrechè da fondamentale rispetto degli elettori ma è ben comprensibile lo scoramento e la delusione degli eletti, considerato l'umiliante risultato delle insestistenti risposte delle scale gerarchiche, delibera di trametetre le delibere al Co.Ce.R. affinchè sottolinei a tutti i precisi diritti/doveri di chi rappresenta 106.000 carabinieri con le loro vite e richieda, con forza, al Comandante Generale di rispettare e far rispettare le disposizioni di legge specifiche non solo nella forma ma anche nella sostanza; diversamente, appare evidente che si dovrà intraprendere, con decisione e con tutti i mezzi e le forme lecite, una o piu' iniziative tese ad una rifroma per lasciare queste "scatole vuote" ed incamminarsi verso un processo di sindacalizzazione che possa fattivamente far riconoscere e rispettare i diritti di tutti i cittadini in divisa. Il CoIR delibera, inoltre di chiedere al Co.Ce.R., ai sensi dell'articolo nr. 928 comma 1 e comma 2 del T.U.R.O.M., di attivare uregentemente un incontro tra il siddetto Organo Centrale e una rappresentanza di tutti i CoIR d'Italia.    Questo è il deliberato all'unanimità di questi giorni da parte dei rappresentanti militari del Consiglio Intermedio della rappresentanza dei Reparti Mobili e Speciali dell'Arma dei Carabinieri.   Il malcontento è crescente. I rappresentanti militari ad ogni livello stanno perdendo la fiducia nel rapporto istituzionale con la scala gerarchica per fornire il dovuto contributo collaborativo. Dopo quello che è successo la settimana scorsa a Roma e per chi lo ha vissuto da vicino .....è reale pensare a nuovi orizzonti per dare arppresentatività al personale dell'Arma dei Carabinieri. Mentre un Co.Ba.R. puo' essere libero di decidere e fare quello che ritiene andando fuori dalle proprie competenze, un altro Co.Ba.R. vive limitazioni interne, ed un altro ancora non si riunisce o un altro ancora che lo fà tutti i giorni. E' una torre di babele che forse ha ragion d'esitere e di articolarsi in questo modo perchè magari proprio la confusione, il permessivismo, la limitazione, il dividi et impera...aiuti proprio a Comandare.   I Carabinieri che sono impegnati sulla strada a garantire la sicurezza e l'ordine pubblico del paese  hanno il diritto ad una rappresentatività reale e di carabinieri che abbiano il coraggio, la determinazione, la lealtà, la purezza di essere la voce dei carabinieri da carabinieri e senza condizionamenti di opportunità e d'interessi diversi.