SI, SARA' SPERIMENTAZIONE. FINALMENTE SI APRE ALLA GIACCA A VENTO PIU' FUNZIONALE IN PATTUGLIA SUL MODELLO CARABINIERE DI QUARTIERE. SI PARTE CON IL NUCLEO RADIOMOBILE.

E' bastato un confronto con il Co.Ce.R. e una valutazione attenta su cio' che è stato fatto dallo Stato Maggiore in questi anni. Analisi, valutazione, coraggio e ...tanto, tanto carabiniere. Cosi' parte la sperimentazione per una divisa piu' vicina alle esigenze operative e molto vicina alle aspettative del personale che opera su strada.

Lo studio sul miglioramento dell'equipaggiamento in questione non è cosa recente. Cosa è nuovo è proprio il voler portare a concretizzarsi il lavoro di chi per molto tempo si è adoperato per mettere le basi per questa scelta coraggiosa e vicina a quanto hanno chiesto i carabinieri da tempo.  Le esigenze operative chiedono sempre piu' aggiornamenti dal punto di vista addestrativo ma una parte deve essere presa proprio dall'equipaggiamento. Giacca a vento e cinturone in fibra poliammidica con fondina ad estrazione rapida.  In sostanza il jacket già usato dal "carabiniere di Quartiere" ma piu' corta per esigenze funzionali. La giacca, piu' corta, comporterà il non indossare piu' la giacca della divisa nera ma l'utilizzo del maglione a "V" sopra la maglia a collo alto, in caso di esigenze climatiche.  La sperimentazione partirà per i nuclei radiomobile di Milano e Roma.  Questo in relazione alle esigenze logistiche del materiale in dotazione da approntare per la sperimentazione.  Alla decisione del Comandante Generale comunicata al Consiglio Centrale si' è diffuso un forte entusiasmo da parte del personale dei nuclei radiomobile su tutto il territorio nazionale. L'adeguamento degi equipaggiamenti è uno degli aspetti, insieme all'addestramento, dove si dovrà investire nell'immediato e questo è subito un buon inizio fatto con cio' che abbiamo. L'addestramento, l'aggiornamento  e l'equipaggiaimento passano da stanziamenti sui bilanci adeguati e su questo abbiamo bisogno che la nostra volontà e quella del Comandante Generale sia accompagnata dalla disponibilità di risorse da parte del Governo.  E' bastato poco per dare maggiore fiducia a chi è in strada a fare cio' che avrebbe comunque fatto e fà senza mai far mancare il senso di responsabilità e la dedizione che la gente, la nostra gente, si aspetta da noi.  Questa scelta della sperimenatzione per il nucleo radiomobile è certo il primo passo verso l'adeguamento esteso a tutto il personale che opera su strada rispondendo alle chiamate del 112 per pronto intervento. Infatti il personale della Stazione Carabinieri oggi svolge il medesimo ruolo unitamente al personale dei nuclei radiomobile su tutto il territorio nazionale.  L'importante è essere partiti e andare nella giusta direzione per consentire sempre piu' ai carabinieri di poter dare il massimo ma anche il meglio di quanto possono nell'interesse della collettività e dell'ordine e della sicurezza pubblica.