IN CAMPO LA STRATEGIA DELLA NEBBIA. I CARABINIERI GUARDANO AD UN RIORDINO PER MIGLIORARE LE FUNZIONI E NELLA RAPPRESENTANZA SI PERDE DI VISTA IL CONTATTO FRA CENTRO E BASE RAPPRESENTATIVA. PIANETACOBAR.EU RESTA SEMPRE ...CARABINIERE

Vanno avanti gli incontri delle delegazioni Co.Ce.R. con i CoIR e non sempre i CoBaR. Tutto sbagliato. Tra la base e il Centro ...l'intermediario....l'intermedio. Ma a chi interessa realmente cosa vogliono i carabinieri sul riordino delle carriere ? Quali sono le dinamiche che portano a mettere in campo l'effetto nebbia ?

Immaginate di procedere verso un obiettivo e condividere man mano con gli interlocutori i punti da raccogliere come obiettivo funzionale e che dia nuovi stimoli a chi devi rappresentare che si aspetta da te professionalirà, competenza e impegno serio e responsabile. Tutto questo avendo il vantaggio di non perdere il contatto con chi è carabiniere sempre carabiniere tutti i giorni e guarda in te aspettandosi qualcosa di buono. Ma all'improvviso uno dà l'ordine e un gruppo di "fratelli fedeli" da esecuzione all'effetto nebbia...si alza la confuzione. Poi qualcun altro usa il web, i blog, le email e i canali di comunicazione veicolando documenti di "cartone" vendendo la sua giornata come produttiva solo per questo tipo di attività. Qualcun altro è contento di trovarsi per una giornata fuori porta. Qualcuno si adopera in una condivisione di gruppo per evitare che la base possa essere ascoltata dal centro. Qualcun altro ritiene utile il momento per parlare del problema di casa sua e di quello che in tre anni non è stato in grado di risolvere. Qualcun altro usa la parola sindacato e la ritiene la soluzione pur non essendo attendibile come figura rappresentativa nemmeno in questo contesto di rappresentanza figuriamoci in quella sindacale dove le norme devono comunque essere correlate da comptenza, capacità, professionalità e lungimiranza nell'affrontare i problemi di chi te li rappresenta per una riposta concreta. Qualcun altro, orgoglioso, mostra un messaggio dove è stato bravo nell'organizzare un incontro dove si evita che la base si confronti con il Centro. Qualcun altro si muove come l'onorevole con i suoi "scagnozzi" pronti a difendere la sua incolumità e accompagnare il suo dire con espressione di consenso per dare un messaggio agli altri. Qualcun altro mostra i muscoli in un faccia a faccia per intimorire l'espressione di pensiero dell'altro. La soddisfazione di quel "Consiglio assembleare" che ha evitato il confronto perchè, a sua valutazione, confusionario e non produttivo alla causa, ma, allo stesso tempo intento a reclamare una poca democrazia in attività che lo interessano. Qualcun altro, fiero e furbo convinto, organizza la cena per tenere tutti a cerchio portando "l'autorità" che poi sposta l'attenzione a quello che potrebbe essere un ulteriore sano momento di confronto fra delegati. Gli eletti degli eletti degli eletti che stabiliscono di non incontrare gli elettori degli elettori degli elettori da cui provengono come espressione di base, dimenticando che chi deve esprimere il suo pensiero, la sua proposta, la sua considerazione è quello che ti ha dato la fiducia per diventare prima eletto, poi eletto dagli eletti, e infine eletto dagli eletti degli eletti. Bene, penso che possiamo aprire un indagine a livello nazionale per cercare la democrazia che è stata sequestrata dal 1978, da quando la rappresentanza è stata istituita.  Oggi il collega non vede la rappresentanza come strumento di riferimento e non gli puoi dare torto. Ti sforzi per cercare di dare maggiore funzionalità e aderenza a questo organismo con il concetto fondamentale che gli uomini possono cambiare le cose, la partecipazione, il confronto e l'unione d'intenti puo' farlo.  Io non do' torto al crabiniere sfiduciato del sistema rappresentativo, ma non accetto il concetto di generalizzare. Lo sforzo và fatto guardando a chi si adopera in modo trasparente e senza interessi diversi e và sostenuto chi ha il coraggio di superare gli ostacoli creati nel tempo dalle consuetudini e dalle dinamiche delle passioni politiche fallimentari per andare oltre a tutto cio'. In un momento delicato e importante per i carabinieri di domani chi deve decidere è la rappresentanza dei carabinieri di oggi che dopodomani vanno in quiescenza. I carabinieri fuori guardano alle proposte "coraggiose" dei sindacati della Polizia di Stato sul Riordino sperando che anche i carabinieri possano fare la stessa cosa. E' scorretto se dicessi che potremmo farlo anche noi, ma che guardassimo a qull'idea per trovare un adattabilità al nostro sistema forse sarebbe piu' naturale se l'interesse fosse collettivo e non vincolato da dinamiche che riguardano piu' quello che puo' cambiare per te che quello che puo' essere un provvedimento migliorativo delle funzioni e delle remunerazioni pensionalibili per i carabinieri di oggi e sopratutto di domani.  In fondo paghiamo oggi le scelte di chi ha deciso con lo stesso tentativo e interesse di fare di taluni, oggi. Intanto i fatti restano quelli della necessità di avere uno stanziamento per un contratto di alvoro che non sono consoni, ma sono già stanziati e definiti. Resta il fatto che la legge madia, nella riforma della pubblica amministrazione e del riordino dei ruoli ha previsto il riordino delle carriere e ha indicato il veicolo dove devono essere indivuati i fondi. Il problema dei calcoli e dei numeri deve essere sviluppato dopo aver indivisuato gli obiettivi del miglioramento funzionale della struttura Arma dei Carabinieri. E' la legge madia a dirlo e non certo l'idea di qualcuno vestito da "tecnico caseario" e non certo  da espressione dei carabinieri. Si, i carabinieri, la categoria piu' numerosa e quella senza gratificazione alcuna e senza proiezioni di carriera pur operando tutti i giorni come agente e ufficiale di polizia giudiziaria a contatto diretto esclusivamente con la gente. Il ruolo che necessita di un miglioramento funzionale, che potrebbe trattarsi quasi di un vero e proprio adeguamento funzionale con una qualifica che darebbe identità adeguata al lavoro di tutti i giorni e un miglioramento della qualità del rapporto lavorativo nelle attività. Nessun nuovo grado, ma un adeguamento a salire dando parametro, funzione, ruolo e qualifica. Il modelloofferto dai sindacati di polizia deve essere un riferimento su ciui lavorare per trovare i punti comuni su cui fissare entrambi la condivisione che ti puo' portare a termine nel raggiungimento dell'obiettivo ad un impegno concreto di governo che si finalizza nei decreti sul riordino. Ma come si fà ad impostare una proposta di riordino su dei fondi al ribasso piuttosto che realizzare un progetto valido e poi costringere ad una scelta il Governo.  La voce del carabiniere và rappresentata a confronto con lo Stato Maggiore senza perdere di vista le aspettative e gli obiettivi da perseguire. Non ci si puo' pensare di affrontare il momento da politico e cercare il punto d'incontro guardando a se stessi, a come ci si potrebbe trovare a nuove elezioni, utilizzando le dinamiche di come confondere e spostare il centro d'interesse da chi invece fà pura informazione da carabiniere interessata a raccogliere gli interessi collettivi di una categoria che necessita di un serio intervento riordinativo. C'è un problema ....su pianetacobar.eu non è prevista la nebbia e non è un effetto che puo' funzionare per confondere le idee. La nebbia la trovate quasi dappertutto, anche dove non si pensa di trovare. la rappresentanza deve cambiare, deve essere assolutamente modificata e consentire ai carabinieri di essere in prima linea, specie quando si deve decidere il futuro di chi domani sarà ancora carabiniere. Andremo oltre, insieme, andremo oltre piu' di quanto qualcuno possa credere. Lavoriamo, ci confrontiamo con chi ha in comune gli interessi collettivi dei carabinieri, dialoghiamo con tutti coloro che possono darci contributi....e solo, dopo, immediatamente dopo...ne parliamo e informiamo. Oggi solo una capra puo' dare soddisfazione al suo pastore imboccando quelle false informazioni pilotate e inutili fatte da chi ha necessità di favorire interessi diversi. Qualcuno si mette addosso vesti che non gli competono utilizzando l'ignoranza sulla materia da parte di chi non la conosce, ma ...le capre stanno al pastore come l'erba stà alla fattoria. Qui ..su pianetacobar.eu solo carabinieri, condivisione, partecipazione, realtà e interessi collettivi. Avanti...siamo già oltre, insieme.