Il riordino dei ruoli dovrà chiudersi nel suo iter entro febbraio 2017. Siamo in dirittura d'arrivo per le intese tra le forze di polizia e le forze armate. Punti già condivisi e altri che devono prendere forma cosi' delineando il progetto definitivo. Nuovi stimoli, concorsi interni, carriere aperte e interventi per il carabiniere di domani
Tra chi lo vuole e chi non lo vuole il riordino và avanti e prosegue blindato verso gli ultimi decisivi passi per la stesura del decreto definitivo. Non tutti hanno interesse a concretizzare questo progetto e solo per opportunità d'interesse politico e non certo per l'interesse del personale che deve rappresentare. Ma questa volta la necessità di dare risposte al personale da parte di chi con responsabilità si occupa esclusivamente d'interessi collettivi, dai vertici sino ai rappresentanti, andrà a segno. Il riassetto dei ruoli deve operare con degli obiettivi ben precisi. Guadagnare il parametro piu' alto nel ruolo in tempo minore per poter contribuire maggiormente a quello che è il calcolo della nostra pensione ad oggi con sistema contributivo. Dare maggiori stimoli di crescita professionale aprendo a percorsi di carriera sin da giovane carabiniere. Porre interventi migliorativi per le funzioni degli operatori di ordine e sicurezza pubblica. Fare interventi a sanare parte delle criticità della proiezione di carriera ereditate dagli interventi riordinativi fatti per alcune categorie e non armoniche per tutti i ruoli. Per gli ufficiali dell'Arma dei Carabinieri si concretizzerà l'unificazione del ruolo normale con il ruolo speciale. Non avremo piu' quelle figure professionali nel ruolo di "diversamente ufficiali". Si creerà una fascia economica di mini-direttivi indicativamente a 16 anni nel ruolo, perdendo efficienza servizi istituzionali e omogenizzazione per avere una sorta di mini dirigenza. Una progressione di carriera uniforme che possa portare maggiore motivazione e stimoli per chi svolge un ruolo importante a livello periferico al comando delle unità sul territorio dove la gestione delle risorse umane e i rapporti con le figure sociali di riferimento del nostro ruolo richiedono impegno, capacità e preparazione professionale che non puo' piu' classificarsi in due percorsi diversi all'interno dello stesso ruolo ufficiali. Potranno concorrere al ruolo ufficiali tutti i ruoli dell'arma con posizioni riservate sin dal ruolo di carabiniere con quattro anni di servizio effettivo. Per il ruolo ispettori, marescialli dei carabinieri, l'intervento importante è in quello di sanare la congestione di carriera che si fermava avanti al passaggio da Maresciallo Capo a Maresciallo Aiutante reinserendo le tre fasi di valutazione e superando il blocco che ha portato negli anni una grande demotivazione in questo grado nel ruolo. Tale intervento rimette ordine nei vari passsaggi di grado ma necessita di una modifica nel ruolo apicale dove poi si rischierebbe trovarsi nella medesima situazione negli anni. Il luogotenente inteso cosi' come grado prevederebbe un ulteriore passaggio in avanti con il grado di luogotenente ad incarico speciale. Quindi due figure nel grado di luogotenente. Tra l'altro ne avrei anche cambiato la dicitura del ruolo dandogli un identificativo piu' consono a questa figura professionale apicale nel ruolo ispettori. Per i luogotenenti saranno riservate 800 posizioni, distribuite in piu' anni, per un ruolo ad esaurimento nella categoria ufficiali con un ruolo ad esaurimento, con concorso interno, per uscire poi da un corso di formazione come sottotenenti. Nel ruolo sovrintendenti, brigadieri, i passaggi nei vari gradi vengono portati a 5 anni per singolo passaggio sino a brigadiere capo. Cosi' poi l'inserimento di un nuovo parametro economica a 4 anni nel grado apicale. Dalle 1000 alle 2000 posizioni da maresciallo saranno ricoperte dai brigadieri capo che nella fase transitoria, con concorso interno, aspireranno al passaggio del ruolo. La necessità di coprire le importanti carenze organiche degli ufficiali di polizia giudiziaria porteranno a dover ricoprire oltre 13.000 posizioni di vice brigadiere dal 2017 al 2021 con concorsi interni suddivisi per appuntati scelti e per i restanti appuntati e carabinieri. In una fase transitoria che consentirà di poter realizzar ebandi ad hoc e svolgere corsi di aggiornamento e formazione in via eccezzionale con modalità e durata che saranno organizzate per rendere agile, funzionale e sempre professionale questi passaggi di ruolo in questa fase transitoria. Infatti per il ruolo appuntati e carabinieri si apre la proiezione di carriera con concorsi già dai 4 anni di servizio per dare ai piu' giovani stimoli di crescita professionali sempre lagati a studio ed aggiornamento. Il passaggio da Appuntato ad Appuntato Scelto sarà in 4 anni e non piu' in 5. Con 5 anni nel grado di Appuntato Scelto si maturerà uno scatto parametrale ulteriore che quindi consentirà una maggiore retribuzione parametrale anticipata in relazione a quella che viene percepita oggi. Ad otto anni resterà lo scatto parametrale di cui si auspica un incremento di conque punti parametrali che non sarà possibile per i costi che porterebbe alla manovra riordinativa. A questo parametro si vuole corrispondere un miglioramento funzionale con qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. Una sorta di vecchio UPG che già esisteva prima della "riforma dei marescialli". L'appuntato scelto Sostituto Sovrintendente, o Appuntato delle SS, come lo chiamo io, non è certo una figura gradita al ruolo per diversi motivi. Oggi un carabiniere con due anni di servizio, in tantissime realtà, svolge compiti di polizia giudiziaria dalla ricezione della querela, della denuncia di furto, lesioni, violenze e ne cura gli atti e procedure dell'iter sino alla redazione dell comunicazione della noìtizia di reato. Questo avviene per la ripartizione dei carichi di lavoro a fronte della mole delle attività di polizia giudiziaria che investono la Stazione Carabinieri. Oggi validare la funzione con la nomina dell'Appuntato delle SS non è certo stimolo professionale nè adeguata qualifica perchè questi compiti sono svolti da tutti i carabinieri che, tra l'altro non dovrebbero nemmeno fare per mansioni e responsabilità differenziate dalle competenze. Il carabiniere che svolge queste mansioni tutti i giorni dovrebbe essere valutato dall'eccellente con apprezzamento, con lode o con il merito per l'istuzione. Ma non è certo cosi'. Tra l'altro è diventata una consuetudine che stà portando ad una comparazione delle attività di polizia giudiziaria svolte nelle Stazioni che rende similari i ruoli del giovane carabiniere a quello del Comandante della Stazione Carabinieri. Niente appuntato delle SS ma piu' posizioni d'impiego nell'adeguato ruolo di sovrintendente che in modo naturale prevede compiti e responsabilità specifiche nella materia della polizia giudiziaria. Probabilmente non solo 13000 posizioni possano bastare ma numeri ben piu' alti per garantire un ordine adeguato nella distribuzione dei caraichi di lavoro e nelle adeguate competenze dei vari ruoli. Probabilmente il coraggio di dover avere la consapevolezza che l'aggiornamento dei ruoli comprenda si' quello dell'impiego ma che passi da una modifica degli organici che consentano piu' figure "naturali" con compiti di polizia giudiziaria alle Stazioni Carabinieri e ai reparti della Territoriale, piuttosto che far svolgere i medesimi compiti a chi non dovrebbe svolgerli e senza adeguate gratificazioni per la plusvalenza di responsabilità non commisurate alla remunerazione stipendiale e funzionale. Vediamo quali saranno i punti che saranno condivisi con le altre forze di polizia e forze armate non perdendo di vista che il riordino dei ruoli sarà uno solo per tutti e non ognuno per singola amministrazione. Far veicolare uno specchio e metterlo avanti a chi lo deve interpretare senza poter avere gli elementi del contendere, non mi sembra utile all'informazione che pianetacobar fà ai carabinieri da anni con al sua autorevolezza nel dire sempre come stanno le cose e far alzare il livello di conoscenza degli ergomenti e materie che riguardano i carabinieri d'Italia. Il cambio al vertice del Governo è per noi rilevante. Ora l'impegno è cercare di far garantire a chi ha ricevuto nuovo incarico gli impegni per le forze dell'ordine e la stima delle risorse da impiegare a regime per il riordino dei ruoli e per tutto cio' che è connesso a questo intervento con programmazioni economiche di risorse da impiegare per il miglioramento del funzionamento delle nostre attività al servizio del paese. Nonostante chi si muove nell'ombra per ostacolare tutto cio' per esclusiva opportunità politica personale celandosi dietro il ruolo, si confida molto sulla affidabilità di questo nuovo percorso di Governo per portare a termine un lavoro che non è stato mai concretizzato prima d'ora, perchè sempre argomento di programmi e campagne per attirare gli interessi del comparto difesa e sicurezza. Gli interventi di riassetto delle carriere sono necessari per aggiornare ruoli, funzioni e stimoli di chi oggi deve svolgere l'importante ruolo di riferimento per l'ordine e la sicurezza per la gente al servizio del nostro paese. Il riordino si deve fare e si farà. Tutto l'iter dovrà concludersi per il febbraio del 2017 e comunque, anche se ci dovesse essere un ulteriore differimento per esigenze tecniche, la decorrenza giuridica resterà sempre fissata al 1 gennaio 2017.