L'incontro dei 45 rappresentanti militari dell'Arma del Nord Est a padova è stato incentrato proprio sulla preoccupazione sulla questione pensionistica. I rappresentanti militari di Veneto, Friuli Venezia Giula, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna hanno chiuso l'incontro con un chiaro messaggio al Consiglio Centrale di Rappresentanza. Non mollare sulle pensioni. Resistere, resistere, resistere.
In merito alla riforma dei requisiti di accesso per il sistema pensionistico, per una tutela morale ed economica del personale, il CoIR Vittorio Veneto, Consiglio Intermedio del Comando Interregionale Vittorio Veneto ha deliberato per tramettere il messaggio unanime elaborato a margine dell'incontro dei CoBaR confluenti del Vittorio Veneto. Una giornata di confronto dove tutti i delegati hanno posto i loro timori e le preoccupazioni rappresentate dal personale che presta servizio nell'area nord est del paese. Non sono certo diverse da quelle dei coleghi di altre aree d'Italia e ne distanti da quelle che il CoCeR Carabinieri stà già ponendo in essere nelle attività di questi giorni. Il messaggio che arriva da padova vuole essere un forte sostegno a quello che il CoCeR Carabinieri ha annunciato sulla questione pensioni. Non cedere nulla a modifiche che risultano solo essere penalizzanti e non certo armoniche come vuole far intendere il Ministro nella nota che ha fatto arrivare e nessuna concreta bozza ancora. Il CoIR Vittorio Veneto a sintesi dell'incontro in assise con i CoBaR confluenti ha proposto di a. vengano intraprese, fermo restando la possibilità di esercizio di una class action per la mancata attivazione della pensione complementare, urgentemente le iniziative di competenza d’intesa con il Comando Generale e con le rappresentanze delle altre forze del comparto, al fine di sensibilizzare ulteriormente la compagine governativa e politica nonchè l’opinione pubblica sulla gravità e inadeguatezza, in primis per il servizio reso al Paese, delle proposte norme sui requisiti d’accesso al sistema pensionistico. Proporre soluzioni alternative che, tenuto conto della specificità del comparto e di quanto sopra rappresentato, contemperino le esigenze di programmazione e contenimento della spesa e quelle di efficienza, efficacia e funzionalità del servizio con le legittime aspettative del personale che svolge una delle attività più logoranti e rischiose, nell’interesse di tutti i cittadini. Il CoIR Vittorio Veneto chiede che venga richiesta al Signor Comandante Generale dell’Arma un’urgente assise generale, anche permanente, di tutta la Rappresentanza Militare per la discussione della suddetta problematica e una più incisiva opera di convincimento degli interlocutori istituzionali, nell’interesse primario del Paese; laddove le precedenti iniziative non sortissero effetto e il Governo imponesse comunque l’estensione del nuovo sistema previdenziale al Comparto, svuotando definitivamente di significato la sua “specificità”, venga immediatamente aperto un confronto con l’Amministrazione per addivenire immediatamente all’armonizzazione anche delle altre condizioni essenziali dei lavoratori, in tema di: - normativa disciplinare e penale militare, tutta da ridiscutere - diritti di associazione, manifestazione del pensiero e sindacali - giurisdizione del giudice di lavoro - equiparazione del metodo di gestione del TFR - pensione complementare - riordino delle carriere.
in allegato un estratto del documento dliberato dal CoIR Vittorio Veneto .