PAGINA 256...IL PLANETARIO. IL DIARIO DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEL CO.CE.R. XI MANDATO. IL RESOCONTO SETTIMANALE DELL'APPUNTATO SCELTO, CARABINIERE D'ITALIA, VINCENZO ROMEO

IL PLANETARIO.256 La 256a pagina del racconto settimanale dal DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri " IL DIARIO PLANETARIO- il viaggio del XI mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

ESTRATTO DALLA PAGINA 256  DEL  DIARIO PLANETARIO 

 

"... ci sono due rappresentanze militari, due modi di essere rappresentanti di carabinieri. Si, almeno due modi differenti, molto differenti. C’è una rappresentanza fatta da chi è cresciuto e si è modificato andando avanti in relazione a come si muoveva la crescita professionale e quella relazionale del carabiniere con la rappresentanza militare. In particolare su quello che è necessario essere come delegato per consentire di essere il valore aggiunto a tutela del buon fare del carabiniere. Una rappresentanza che è cresciuta anche in funzione di competenze e di carattere e dignità personale di chi opera per gli interessi collettivi, a fronte di un’altra parte geneticamente modificata ..."

 

"....il valore aggiunto della rappresentanza è quello della presenza sul territorio, della conoscenza delle materie, dell’approfondimento sul campo, della reale collaborazione al Comandante ai vari livelli, affinchè lo sia Comandante e non confonda il suo ruolo con quello di subire solo scelte sbagliate di chi è il suo superiore gerarchico, a scapito del personale di cui ne dovrebbe essere Comandante e riferimento..."

 

"....è’ ovvio che la rappresentanza competente trova spazio di azione quando nell’azione di comando ci sono dei “holes”, dei buchi. I buchi offrono uno spazio d’intervento in campi dove non competerebbe poter argomentare e intervenire, ma l’efficienza dell’Arma dei Carabinieri non puo’ avere “buchi” e quindi in questi casi la rappresentanza acquisisce un ruolo, seppur non suo, ma necessario ed indispensabile, per riportare equilibrio e funzionalità nell’organizzazione...."

 

"...ma c’è anche la rappresentanza che mesce l’interesse personale con quello collettivo, privilegiando quello personale a quello per il personale. Quella che volutamente seleziona le necessità e le esigenze dei colleghi che possono poi portare ad un ritorno d’interesse personale per un ritorno dello stesso delegato. Metodi diversi a disposizione del personale rappresentato che poi dovrà decidere, appena gli sarà data la possibilità, di scegliere. Scegliere per cambiare. Delegati che parlano di “territori”, di “squadre”. Quelli che hanno inteso la rappresentanza un interesse personale e poi, sono quelli che fanno delazione raccontandosi come quelli giusti e corretti ..."

 

"..ma il collega non sà mai lui cosa fà realmente, in concreto, cosa produce per la collettività, gli interessi collettivi, le problematiche reali e non sa certo che lui si muove solo in funzione del fatto di non creare problemi per se’ stesso se deve prendere una posizione che lo mette in difficoltà con la sua scala gerarchica..."

 

"...il valore aggiunto del delegato è quello che opera, che fa, che c’è e non certo quello che impiega la missione per fare la “delibera” contro un altro delegato. Finirà tutto questo, si finirà. Domani, piu’ carabinieri nella rappresentanza che cambia..."

 

"...Carabiniere è quello che continuerai a fare e non quello che hai fatto "

"...Odiato dai delegati, stimato dai carabinieri "

"...Ora siamo già avanti essendo andati già… Oltre, insieme .."

"...Si, il Cambiamento ! "

 

 

 

 

 

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