203 ANNI DI CARABINIERE. DOMANI LE CELEBRAZIONI DELL'ANNIVERSARIO DALLA NASCITA E LE CERIMONIE IN TUTTA ITALIA E A ROMA. MA IL CARABINIERE CELEBRA LA SUA FESTA GUARDANDOSI CON MAGGIORE FIDUCIA ED E' LA SUA LA FESTA....

Domani la celebrazione della festa dell'Arma dei Carabinieri a Roma e in tutte le realtà provinciali e di capoluogo di Regione sul territorio nazionale. Ogni festa ha le sue sfaccettature e le sue dinamiche. Un anno migliore c'è e un anno migliore ci sarà, ma in "periferia" a volte c'è un altra arma dei carabinieri....

Domani 203 anni di Arma dei Carabinieri, duecentotre anni di carabiniere d'Italia. La cerimonia madre è a Roma nel pomeriggio dove autorità politiche e Givernative presenzieranno alla cerimonia con il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d'Armata Tullio Del Sette. Ci sarà tutto lo Stato Maggiore dell'Arma e i Comandanti di vertice. La cerimonia a Roma è sempre quella piu' bella, la piu' rappresentativa, la piu' sentita. La festa è anche in periferia, sul territorio, nei capoluoghi delle legioni, nei Comandi Provinciali. La festa, la cerimonia è dentro ogni carabiniere che sente sempre questa festa come la sua festa. Sono i giorni dove gli piacerebbe avere un riconoscimento, un apprezzamento, un momento di gratificazione nell'occasione del giorno della festa. Purtroppo in "periferia", spesso, la festa assume toni stravolti rispetto al vero senso della celebrazione. Si perchè diventa una festa distorta, diventa la festa del "colonnello", la festa del "generale". E' il giorno della sua festa e non quella dei carabinieri che sono tra la gente, al servizio della gente. Diventa la festa del generale e dei suoi rapporti con le istituzioni, la festa del colonnello e la sua visibilità. Talvolta si rovina un giono bello passando messaggi dove si bloccano le licenze, i permessi e da giono piacevole diventa un giorno "pesante" come tanti. Giorno dove si perde quello smalto, quella voglia di fare sempre bene in tutte le condizioni agili o difficili, pur di portare risposte di sicurezza al cittadino. Dovrebbe essere la festa di quel collega che in un Comando Provinciale ha preso piu' denunce, ha fatto piu' atti. In sostanza sarebbe quel carabiniere che ha ricevuto piu' cittadini ed ha ricevuto e ha dato risposte piu' di tutti. Andrebbe premiato il collega che è riuscito ad essere piu' presente di tutti, ha portato piu' risultati, ha dato piu' disponibilità. Gli riconoscerebbero tutti questo riconoscimento. Invece anche qui diventa una selezione di attività che possono fare piu' effetto alla festa del Colonnello, alla festa del Generale. Attività premiale significa poter riconoscere il lavoro, il servizio del carabiniere in ogni suo genere. Anche il collega che in officina non ha fatto mancare mai la sua presenza riuscendo a mantenere l'efficienza delle auto, il collega che in ufficio non ha fatto mancare mai la sua risposta al collega che chiede ausilio tecnico, il collega che consente che la macchina funzionale non perda colpi e sia sempre al meglio. Questo dovrebbe essere il riconoscimento di un Comandante alla festa dell'Arma dei Carabinieri. Ma non è ovunque cosi'. Ci sono Comandanti Provinciali amati dai suoi uomini e che faranno una bella festa dell'Arma tra il personale e sapranno riconoscere loro il momento di festa per tutti. Ci sono alcuni che riceveranno la partecipazione dei colleghi in servizio come una cerimonia come tante riuscendo a sminuire tutto quanto di positivo possa esserci in un momento di festa del carabiniere. Ci sono quei delegati che sceglieranno di non essere presenti alla festa dell'Arma dei Carabinieri perchè non trovano nulla da festeggiare in quel Comando per i carabinieri che rappresentano, perchè rappresenteranno lo spirito dei carabinieri. Cosi' lo sarà in qualche Comando legione dove non è certo la festa del carabiniere e non ci sarà il delegato della rappresentanza che non puo' sentire come giorno di festa al fianco di quel Comandante. ma ci sarà anche chi non ha tutto questo sentimento perchè vive momenti di opportunità e opportunismo, ma in fondo, siamo varigati e differenti. La festa del carabiniere è quella che saprà fare quel Comandante di Reparto, Comandante di Stazione che festeggerà con i suoi uomini, con le loro famiglie. Si, quello sarà il momento di festa dove l'ordine, l'organizzazione, la regolarità e lo spirito è quello di una vita da carabiniere. Ma domani è un giorno di festa e l'augurio và a tutti i carabinieri d'Italia che da nord a sud consentono di poter dire...Arma dei Carabinieri. Sono loro ...i carabinieri l'Arma. Quelli che sono sulla strada con il cittadino, che rispondono alle richieste d'aiuto, quelli che svolgono ruoli di supporto a tutti coloro che sono sulla strada e rendono il loro servizio funzionale ed efficiente. Domani è la festa del carabiniere. Auguri a chi al vertice dell'Arma dei Carabinieri è carabiniere dei carabinieri, il Comandante Generale Tullio Del Sette. Lui in due anni ci stà dando cio' che avremmo potuto avere in 10 annidi gestioni migliori di economie favorevoli. Auguri a lui che ha scelto il cambiamento e che và sostenuto da tutti noi carabinieri che stiamo ricevendo in efficienza, strumenti, logistica, organizzazione, funzionalità. Auguri a lui che pensa sempre al carabiniere e non solo a come debba mantenersi inviolabile la struttura dell'Arma. Auguri a chi nell'Arma lo stà sostenendo e collaborando in queste scelte innovative che stanno facendo arrivare ai carabinieri un messaggio chiero e di vicinanza. Lui sà cosa serve ad un carabiniere. Auguri a tutti noi... Carabinieri dell'Arma.