Una particolare serata per il Generale Del Sette al Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri. E' un giorno come gli altri, una serata al lavoro come tante. Per chi lo ha collaborato, stimato e sostenuto, in questi tre anni, non è una serata come le altre, ma è una serata particolare. Le ultime ore al Comando...
Trovarsi li', fuori dall'ingresso principale. Guardare in alto verso quell'ufficio con quella luce sempre accesa fino a tardi. Un ufficio dove sono trascorsi tanti momenti, tante decisioni, tante scelte, sorrisi, rabbia, delusione, amarezza, soddisfazioni. Quell'ufficio dove stasera a mezzanotte il Generale Del Sette uscirà spegnendo la luce. Alle ore 24 termina il suo servizio da carabiniere e lo esaurisce al Comando dei Carabinieri d'Italia. Questa sera, quando spingerà quel tasto per spegnere la luce dell'ufficio sà che è l'ultima volta che spingerà quell'interruttore. Sarà fiero, consapevole che in questi tre anni, ogni sera, ha terminato la sua lunga giornata dando il massimo delle energie per i suoi carabinieri, per i carabinieri d'Italia. Sà che con lui non termina il grande lavoro fatto in questi anni, non finisce l'impegno per proseguire questo cambiamento che ha ridato fiducia a tutti noi carabinieri, con risposte concrete alla nostra quotidianità di carabinieri sul territorio. Eredito' tre anni fà un Arma dei Carabinieri che si era adoperata per tagliare le spese riducendo il personale, le risorse umane sul territorio, adoperata ad accettare i tagli sui bilanci che, ridotti sino al 50% delle risorse disponibili, non avrebbero potuto soddisfare l'approvvigionamento di equipaggiamenti, di autovetture già non adeguate alle esigenze, interventi su strutture, logistica, assistenza, materiali, mezzi, la normale e necessaria gestione di un amministrazione che, riferimento dei cittadini, deve produrre sicurezza nell'attività di prevenzione e di garanzie di sicurezza sul territorio nazionale. Chi ha vissuto questo passaggio, restando sempre in prima linea, prendendosi responsabilità da carabiniere, rappresentando i carabinieri, puo' e potrà testimoniare quello che i carabinieri hanno solo iniziato a poter toccare con mano e prendere atto avendo cosi' la possibilità di restare fiduciosi per quello che, invece, sarà il presente e l'immediato domani. Tre anni, solo tre anni, per aver ripreso a camminare con ritmo e poter programmare a breve di ritornare a correre. Sono stati recuperati i 7.000 carabinieri che abbiamo "ceduto" alla "spending review" facendo passare che il riparmio della spesa fosse non arruolando piu' e riducendo il ricambio naturale sugli arruolamenti. Recuperato e programmato che negli anni a seguire lavoreremo per riportare in organico i reparti dell'Arma sul territorio. Avere i reparti in organico significa aver risolto gran parte dei problemi dei carichi di lavoro e della motivazione del personale che puo' cosi' tornare a dare il massimo e poterlo tradurre in sicurezza sul territorio. I bilanci di spesa sono ritornati ad essere spendibili per poter gestire le spese di gestione dell' amministrazione, ma, sopratutto, per poter programmare investimenti che porteranno risposte nei prossimi anni. Investimenti che guardano almeno ad un decennio. Torneremo ad avere autovetture adeguate per le esigenze e da maggio inizieranno ad essere portate sul territorio le oltre 2.130 autovetture per mettere i carabinieri di dare servizi efficienti e funzionali per la sicurezza. Impegni di spesa che devono darci risposte su assistenza a materiali, informatica, mezzi, equipaggiamenti, strutture, vestiario... Una lunga lista di cose che avranno a concretizzarsi man mano nel tempo che trascorrerà a seguire e cosi' i carabinieri riusciranno ancor piu' ad apprezzare le scelte coraggiose e determinate che il Comandante Del Sette, con il suo Stato Maggiore e insieme a chi lo ha sempre realmente collaborato, ha posto in essere. Essere riuscito a far condividere al Governo investimenti e scelte che avrebbero prodotto risultati tradotti in funzionalità, efficienza e sicurezza che arrivano poi ai cittadini in ogni angolo del nostro bel paese. E' stato un percorso difficile e complesso quello del Generale Del Sette, ma lo ha fatto da carabiniere. Il coraggio, la determinazione, la consapevolezza che il suo non mollare mai avrebbe potuto portare risposte a quel carabiniere che, solo qualche ora prima, aveva incontrato in un posto lontano da quell'ufficio dove la sera rientrava per gli atti e le pratiche da approvare e mettere in opera. Non ha mai mollato. L'ho visto correre, l'ho visto inesauribile, l'ho visto deluso, ma l'ho visto sempre rialzarsi e ripartire. Si, perchè quello che doveva fare per i carabinieri non consentiva pause. La pausa erano minuti tolti a quello che andava fatto per crescere, per far crescere tutti noi e metterci nelle migliori condizioni per essere sempre e comunque ...carabinieri. Stasera non è una sera come le altre ...Comandante. No, non lo è. Per noi non puo' essere una sera come le altre. Sappiamo che saprà dare un atteggiamento professionale e composto anche a queste ultime ore in quell'ufficio. Lo farà sino all'ultimo. Lo farà anche domani, quando uscirà dal Comando Generale unitamente al Generale di Corpo d'Armata Giovanni Nistri per andare alla scuola Allievi di Roma dove passerà il testimone alla guida dei Carabinieri d'Italia. Domani, dopo la cerimonia, in ogni reparto, in ogni Stazione Carabinieri ci sarà quella procedura del cambio della foto. Si quella foto in quel quadretto alle spalle del Comandante di Stazione. Quel momento in cui si aprirà quel portafoto sarà il momento in cui quel carabiniere, quel Comandante, penserà in maniera spontanea ad una sola parola...Grazie, Grazie Comandante !