PENSIONI. IL CO.C.E.R DICE ANCORA NO. comunicato stampa 25 giugno 2012

COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLIO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA MILITARE SEZIONE CARABINIERI. PENSIONI: IL COCER DICE ANCORA NO, E NON CI STA'.

COMUNICATO STAMPA COCER CARABINIERI.  Il Governo, dopo aver subdolamente cercato di calmare le acque inviando dei segnali di distensione in ordine alla questione pensionistica, adesso gioca la carta “sorpresa” e, con la complicità dei vertici istituzionali, propone alle parti sociali “senza un confronto di merito così come ci era stato preannunciato il dopo l’approvazione al senato di una specifica mozione che obbligava il governo ad aprire un tavolo di confronto con sindacati e rappresentanze”, un regolamento pensionistico che penalizza fortemente il personale del comparto difesa e sicurezza. Portare tra l’altro a 62 anni e tre mesi l’anzianità anagrafica di un carabiniere per accedere alla pensione e aumentare dai cinque ai sei anni l’anzianità di servizio (senza subire penalizzazioni) significa liberalizzare la delinquenza e disinvestire sulla sicurezza. ebbene, se l’intenzione del governo è quella di creare disordini sociali, sappia che ci sta riuscendo, ma stavolta il prezzo di simili scelte saranno loro a pagarlo. ci chiediamo, infatti, d’ora in avanti chi tutelerà l’ordine pubblico o chi garantirà la sicurezza dei ministri? non certo coloro che da anni costituiscono il bersaglio preferito delle dissennate politiche degli esecutivi che si sono succeduti e che, adesso, si vedono persino depauperare dell’ultimo riconoscimento, ovvero garantirsi una pensione. Ancor più grave è l’azione politica di chi sostiene questo governo (che non solo è prone a questi personaggi notoriamente legati al potere bancario (e assicurativo), ma che si presta anche a giochi di potere che offendono la dignità di tutti gli operatori del settore.  Il cocer carabinieri ancora una volta dice no! a riforme non concordate o a ulteriori penalizzazioni senza un giusto motivo (e non ve ne sono!) del comparto difesa e sicurezza e non esiterà ad intraprendere ogni utile iniziative per difendere la specificità del settore così fortemente offesa da politici e governo ed a sollecitare l’avvio di un sistema di pensione integrativa, del quale si sono perse le tracce dal 1995. Questa volta non solo non intendiamo tollerare alcuna penalizzazione, ma, anzi, richiediamo che vengano riconosciuti degli incentivi per chi si trattiene oltre i limiti già attualmente previsti, in ragione di un più che dovuto e giusto riconoscimento dell’attività svolta a favore della collettività, ed anche di un sacrosanto principio legato al valore di un’esperienza e di una professionalità sempre maggiori dovute all’attività svolta e alla preparazione acquisita nel corso degli anni.     COMUNICATO STAMPA CO.C.E.R. CARABINIERI/ 25GIUGNO2012