E ANCHE OGGI IMPIEGATI STATALI EQUIPAGGIATI HANNO SVOLTO IL LORO SERVIZIO CON SCUDI E CASCHI PRENDENDO SASSATE E BASTONATE IN NOME E PER CONTO DELLO STATO. IMPIEGATI STATALI CHIAMATI...CARABINIERI.

Gli episodi successi a piacenza oggi...niente di diverso da quello che succede spesso per i carabinieri con tuta, scudo e casco, che svolgono i servizi di ordine pubblico tra un corteo, una sassaiola e una carica con bastoni e mazze di ferro. La solita rabbia di essere identificati come per i contratti di lavoro da semplici impiegati statali.

Non è strumentalizzare ma è semplicemente dire che un carabiniere, un appartenente alle forze di polizia, un componente del comparto difesa e sicurezza, non puo' essere considerato un semplice impiegato pubblico. Cosi' recita la legge per il contratto di lavoro. Ma ancor piu' grave è chi nel tempo ha modificato i contratti di lavoro unificando tutto il pubblico impiego sotto un unica procedura contrattuale. Infatti gli stessi soldi sono stati stanziati per tutti gli impiegati pubblici, perchè cosi' doveva essere e non poteva essere diversamente. Lo abbiamo sempre detto nei nostri articoli informativi e non solo quando abbiamo sostenuto, insieme ad una parte rappresentativa del personale, che non è possibile essere remunerati con uno stipendio da impiegato statale e non come personale del comparto difesa e sicurezza al servizio dello Stato per compiti di ordine pubblico e sicurezza sia sul territorio nazionale che sul territorio internazionale. Le immagini che stanno girando in queste ore sugli incidenti e gli scontri di piazza avvenuti a piacenza sono quelle immagini che stavolta girano, ma sono quello che succede ogni volta che le manifestazioni "pacifiche" si trasformano in scontri. Vedere il collega carabiniere aggredito da "manifestanti" con calci, pugni e bastonate, fà rabbia. Si fà rabbia a tutti coloro che sanno che ogni volta che si và a svolgere questo tipo di servizi, puo' succedere. Pensare che il parlamento ha discusso di reato di tortura e nessuno puo', invece, punire questi "rifiuti sociali" sedicenti manifestanti di diritti. Si, nessuno mai ha avuto il coraggio di portare a regolamentare che un violento in una manifestazione pubblica puo' uccidere ed esercitare violenza creando ulteriore pericolo e violenza. Ma noi, impiegati statali, vestiti per l'occasione, siamo lo scudo delle proteste violente verso lo Stato, verso chi vuole richiamare crimini e atrocità del passato per una violenza rinnovata magari per portare una bandiera "colorata" in occasione di un messaggio propagandistico mascherato.  Per noi carabinieri...solo un espressione di rabbia e di malcontento verso chi ci vuole vedere come semplici impiegati statali. Ancor piu' triste è pensare che chi tra noi carabinieri non riesce nemmeno ad ascoltare l'espressione di chi è sulla strada, di chi vive con dignità una vita da carabiniere con lo stipendio di un impiegato statale fatta di cose semplici come milioni di famiglie italiane, ma richiando tutti i giorni di uscire per andare al lavoro e non poter piu' tornare a casa.