12 e 13 dicembre al Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri con l'assise che il CoCeR Carabinieri ha voluto convocare con i "grandi elettori" dei Consigli Intermedi della rappresentanza militare dei carabinieri di tutta Italia. Un analisi tecnica e del contesto socio-economico del forte disagio che oggi vivono i carabinieri
Il Co.Ce.R. Carabinieri ha convocato a Roma i delegati dei Co.I.R. di tutta Italia il 12 e 13 dicembre per poter concretizzare un momento di analisi contestualmente a quelle che sono le risposte del Governo in termini di risorse economiche dedicate al personale del comparto difesa e sicurezza, ai Carabinieri dell'Arma. L'incontro si è articolato in due fasi. Una prima fase, nella prima giornata, sviluppata da un analisi meramente tecnica grazie al contributo ed al confronto tra i delegati intervenuti e l'ufficio legislazione del Comando Generale dell'Arma. Cosi' anche per un approfondimento e aggiornamento sulla questione pensioni e previdenza, senza perdere di vista i contenziosi su alcuni aspetti di criticità sulla previdenza degli appartenenti al comparto. Una seconda fase, nella giornata successiva, dove i delegati dei vari Consigli Intermedi hanno potuto articolare con i propri interventi delle considerazioni e proposte da analizzare e sviluppare per poter rendere ancor piu' concreta un attività produttiva a tutela del personale rappresentato nei confronti di scelte di Governo che non possono certo essere accettate da chi opera oggi sul territorio nazionale incrociando lo sguardo quotidianamente con il pericolo e la propria incolumità. L'analisi è stata incentrata sulla manovra di stabilità che possiamo dire chiaramente che non appartiene a questo comparto difesa e sicurezza, ma si è articolata su tante altre dinamiche che contestualizzano il disagio dei Carabinieri dell'Arma. La forte carenza organica che ci ha ridotti a svolgere compiti delicati per l'ordine e la sicurezza con medesimo impegno ma con la difficoltà di coprire turni di servizio che non possono essere soddisfatti dalla remunerazione del lavoro straordinario con 9 euro lorde all'ora e poi nemmeno pagate a fine anno per mancanza di fondi. Dal Governo proclami su arruolaemnti straordinari che in realtà non sono altro che un provvedimento del vecchio Governo e che non soddisfa nemmeno il ripianare il personale che si colloca in quiescenza anno per anno. Ma intanto le Stazioni Carabinieri devono essere aperte, le pattuglie devono esserci per fare prevenzione e proteggere le comunità dai reati e dalla criminalità silenziosa, al 112 ci deve essere una risposta...e intanto il carabiniere lavora svolgendo piu' mansioni anche con ripartizioni di carichi di lavoro no adeguate ai ruoli. la carenza organica si riflette anche sull'organizzazione del reparto e della gestione risorse umane che resta sempre critica di un ruolo che non dà il diritto a programmarsi una vita privata ma a sapere sempre giorno per giorno che orario di servizio farai domani. Contratto di lavoro con circa 20 euro mensili stanziate per il rinnovo del triennio, lavoro straordinario che non si sà se sarà pagato, ma per noi non si chiama "lavoro nero", noi siamo stipendiati e dipendenti dello Stato e come dice una parte della politica...abbiamo pensioni privilegiate . Si, io dopo 21 anni di servizio ho la garazia di un calcolo pesnionistico con sistema contributivo pieno che ammonta a 1000 euro fra 20 anni. Ma questo non fà notizia e nessun politico ne parla. Il nuovo Governo parla di fare un nuovo riordino e muove il salvadanaio facendo sentire il suono degli spiccioli. Qualcuno deve dirgli che un riordino si fà con uno stanziamento i portante e serio. Per il criticato riordino dei ruoli ci sono voluti circa un miliardo di euro. Quindi è bene che qualche politico sappia associare programmi, proclami a risorse economiche concrete e corrispondenti a cio' che si vuol prospettare. Altrimenti tutto cio' ha un nome ed un cognome e un identità...illusione politica di opportunità.
I due giorni sono stati utili anche a mettere a confronto i primi 5 mesi di lavoro dei delegati del XII mandato tra CoCeR e CoIR avendo anche il riscontro che il personale rappresentato ha dato in questi 5 mesi a seguito di incontri sul territorio e nei reparti. Pochi sono i mesi per valutare un attività a livello centrale per un Consiglio rinnavatisi per piu' dei due terzi, ma molto positivo è stato il confronto che ha dato molteplici spunti per continuare a seguire questo percorso senza perdere di vista importanti evoluzioni come quelle dell'associazionismo che oggi è una realtà. Anche su questo delicato ed importante argomento sono state poste riflessioni per cui è necessario che le parti pollitiche abbiano a confrontarsi in maniera seria nell'interesse della reale rappresentatività del personale. Tanta confusione si stà creando anche da parte di chi non avendo avuto spazio nella libera scelta del personale ad essere individuati riferimenti a rappresentarli confondono oggi l'associazionismo con uno spazio che ci si prende per chi arriva prima ed è piu' astuto. E nessuno parla della cosa piu' importante, la modifica delle competenze della rappresentatività del personale che è l'anima di una vera espressione sociale a tutela del personale che si deve rappresentare. La scelta associativa con pagamento di quota annuale è una scelta seria su un organizzazione seria e affidabile costituita da colleghi di riferimento a cui riporre fiducia su progetti che si devono concretizzare e su basi concrete. la politica la lasciamo ai politici, la rappresentatività dei carabinieri è dei "carabinieri".
( IN ALLEGATO IN PDF IL COMUNICATO STAMPA DEL COCER CARABINIERI A MARGINE DELL'ASSISE DEL 12 E 13 DICEMBRE 2018 - IL COMUNICATO E' ALLEGATO ALLA NOTA INFORMATIVA UFFICIALE DIRAMATA DAL CONSIGLIO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA DELL'ARMA DEI CARABINIERI )