Niente sorprese sotto l'albero per i carabinieri. Babbo Natale e Befana non porteranno nulla ai carabinieri, anzi, stanotte starei attento perchè puo' essere che ci portano via qualcosa, come sembra già abbiano pianificato per i prossimi anni. Non è un buon Natale per i carabinieri, per le "guardie della repubblica" al servizio dello Stato.
Babbo Natale e Befana non portano nulla ai Carabinieri d'Italia, questa volta chi ci perde è l'ordine e la sicurezza del nostro paese. No, non è un bel Natale per noi carabinieri. Molti colleghi non hanno voluto credere agli sviluppi della manovra finanziaria che non annunciavano nulla per il comparto difesa e sicurezza. I colleghi, sempre fiduciosi verso chi ha impostato il consenso elettorale di fiducia al Governo con investimenti sulla sicurezza, hanno voluto attendere l'ufficialità della manovra. Triste l'epilogo. Noi lo avevamo subito percepito agli albori di questa "manovra fatta di equilibri di diffidenze" e abbiamo provato a dialogare con gli interlocutori delle parti politiche al Governo. Beh, una brutta sorpresa è stata quella di prendere atto che chi ha fatto campagna con la comunicazione libera oggi abbia il controllo di tutto cio' che puo' minare gli "equilibri di diffidenza" al Governo. Un' altra sorpresa è stata che i carabinieri non possono interloquire con il Ministro dell'Interno perchè, essendo anche sotto il Ministero Difesa le interlocuzioni formali possono solo essere fatte da questa parte. Con un particolare importante. L'altro esponente politico di Governo ha si' fatto campagna sulla sicurezza del paese e sulle forze dell'ordine e pur potenzialmente avendo maggiore intesa in un dialogo politico non ci si puo' interfacciare. Tutti volgiono bene alle forze dell'ordine, certo è dimostrato anche dalle "carezze" note su social e stampa dall'alto verso il basso. Peccato che la voce libera non possa esserci dal basso verso l'alto. Triste assistere a queste dinamiche e triste rappresentare i nostri colleghi carabinieri come delegati di questa rappresentanza militare. Paradosso ulteriore è che mentre si propaganda un passo importante sulla rappresentatività del personale con l'associazionismo, dall'altra si mettono delle mine anti-rappresentatività dove si vuol creare dei limiti proprio nell'espressione rappresentativa andando ad escludere chi oggi ha il consenso dei carabinieri e lo ha conquistato in piu' fasi elettorali e in piu' mandati. Grande campagna sulle pensioni e sugli errori della Fornero e poi ora dobbiamo andare a fare un analisi tecnica accurata per avvertire i colleghi che ci sono degli aspetti penalizzanti per chi ha pensato di poter andare in pensione tranquillo. Aumento contrattuale per cifre spalmate sul triennio 2019-2021 con 20 euro nette di aumento. La metà di quello che stanzio' il vecchio Governo dove ci arrabbiammo e contestammo fortemente. senza dimenticare che il Vecchio governo ha anche stanziato un miliardo di euro per il riordino dei ruoli. Altra voce ingannevole della manovra e una presa in giro per il comparto è quando hanno parlato di un nuovo riordino che vede stanziato meno di un decimo di quanto ci è voluto per il riordino appena fatto. Per rifare un riordino si vogliono piu' di quanto stanziato dal vecchio Governo, infatti se piu' di qualcosa non poteva andare a segno per le aspettative del personale è stato proprio perchè si tanti soldi sono stati stanziati, ma ce ne sarebbero voluti ancora altri da mettere a regime. Sono e siamo carabinieri. Siamo la garanzia di ordine e sicurezza per i cittadini del nostro Stato. certo noi siamo una certezza a fronte delle tante incertezze che arrivano dai governi che si succedono e poi tutti devono sedersi nei banchi delle scolaresche dei tecnici che alla lavagna spiegano cosa dovranno fare e cosa dovranno dire. No, a nome dei miei colleghi non accetto di essere trattato cosi' in maniera ingannevole e non onesta. Noi rischiamo la vita tutti i giorni e ogni giorno guardiamo in faccia il percicolo e incrociamo lo sguardo con quell'istante che potrebbe essere ...l'ultimo. Il rispetto dell'istituziona è una cosa, il rispetto della nostra dignità è un altra. Non è la "carezza" mediatica che offusca un comunicato stampa del CoCeR che esprime il malcontento dei carabinieri. Noi meritiamo rispetto della nostra dignità di uomini e di donne con una vita non fatta di benessee nè di serenità, lontano dagli affetti familiari e non rinchiusi in una caserma ma ogni giorno in mezzo alla strada tra i problemi e i disagi dei contesti sociali di tutte le comunità di ogni angolo del nostro bel paese. No, non auguro buon natale a Babbo Natale e Befana. Il mio augurio và al mio Comandante Generale e il suo Stato Maggiore che con difficoltà dovrà dare riferimento di vertice della nostra istituzione che deve dare le garanzie che la gente si aspetta. Andare avanti con il disagio che viviamo con la forte carenza organica che incide negativamente sulla nostra funzionalità, la serenità e la vita di reparto che non è piu' cosi' armonica come lo dovrebbe essere. Il Buon Natale và a chi in questi giorni è lo Stato. Il carabiniere che risponderà al 112, che aprirà la porta della caserma ad un cittadino in difficoltà, farà la sua pattuglia per dare sicurezza, interverrà per riportare ordine e sicurezza, quel carabiniere che anche in questi momenti di festa è li a fare quello che fà tutto l'anno con uno stipendio da impiegato di basso profilo, con indennità supplementari che gli portano in tasca nette dalle 3 euro alle 10 euro, con una pensione che ammonterà a 1.000 euro per le decine di migliaia di carabinieri con sistema di calcolo contributivo pieno, con il non aver potuto essere libero nel giorno di festa perchè mancano uomini, con la consapevolezza che il nostro ruolo sociale è stanco di ricevere solo carezze istituzionali ma chiede da anni rispetto della propria dignità e certezze sulla condizione di vita familiare e quella che debba essere una pensione fatta di certezze e non di incertezze. Buon Natale và a tutti noi Carabinieri che ancora oggi portiamo avanti il senso dello Stato con una nostra dignità e non certo con quella che ci viene riconosciuta da chi, probabilmente, non sà cosa significhi davvero svolgere questo ruolo sociale con quel senso di responsabilità che meritano i cittadini italiani. Nonostante il forte disagio che viviamo nel quotidiano, forse è proprio la nostra dignità e questo senso di responsabilità che ci fà andare avanti ed è per questo che restiamo fedelmente quel riferimento inviolabile di ordine e sicurezza da "guardie della repubblica italiana", in nome e per conto dello Stato. Buon Natale a noi...carabinieri d'Italia.