IL PLANETARIO.043 La 43a PAGINA del DIARIO dal "PIANETA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE DEI CARABINIERI ". Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo

IL PLANETARIO.043 QUARANTADUESIMA La 43a pagina del DIARIO dal "Pianeta della Rappresentanza Militare dei Carabinieri "- XII mandato" - Continua il viaggio nel nuovo XII mandato del delegato Co.Ce.R. Carabinieri Appuntato Scelto Romeo Vincenzo.

ESTRATTO  DALLA PAGINA   043  "QUARANTADUESIMA"  DEL  DIARIO PLANETARIO SU WWW.PIANETACOBAR.EU 

 

 

"...la sicurezza sul territorio la producono i carabinieri, quelli che fanno il servizio di sicurezza in pattuglia, in centrale operativa, al nucleo operativo…gli operatori, quelli reali. La sicurezza non si fà in un ufficio, nè su uno schema in formato excel o in un power-point tra pochi ispirati alla filosofia teorica di sicurezza. Non ho mai visto un superiore che si confronta con il personale che opera sulla strada e parla di sicurezza ponendo le sue ipotesi a confronto con la realtà di chi realmente la produce in pratica al servizio del cittadino...."

 

"...si, perché la sicurezza sul territorio puo’ essere migliorata solo partendo dal particolare allargandosi poi ad una visione piu’ allargata.  Spesso succede che chi opera per la sicurezza sulla strada si trova a leggere una programmazione di attività, di servizi, di controlli che si traducono poi in una mera esecuzione formale in quanto disposizione da svolgere nel normale servizio giornaliero. Molto spesso succede che chi è superiore gerarchico decide di intraprendere un attività di ulteriore incremento di servizi esterni con programmazioni di piu’ pattuglie e facendosi aiutare dalla calcolatrice. A chi lo fa in questo modo, pur se Comandante di risorse umane, di operatori di sicurezza, omette uno degli aspetti fondamentali dell’azione di comando…la comunicazione di un Comandante. Un Comandante che debba essere riconosciuto tale dai suoi uomini accompagna le sue decisioni nell’azione di comando ad una comunicazione adeguata al tipo di ordine da dare. Se è una disposizione che deve avere un effetto funzionale per le attività isituzionali, và partecipata con una ratio. La partecipazione al personale operante è l’interesse di voler raggiungere un obiettivo funzionale. Una disposizione senza comunicazione è un mero disbrigo di una pratica in maniera passiva, proprio per l’assenza di una partecipazione...."

 

"...in pratica ci dovrebbe essere l’ordine di servizio e le disposizioni date prima di intraprendere il servizio. Spesso, quasi sempre fatte senza alcuna professionalità, ma procedure di chi dispone poste in essere come mera automazione. Nella stragrande maggioranza il personale si produce l’ordine di servizio in autogestione. C’è l’istruzione settimanale che è l’anima della vita funzionale e professionale di un reparto e deve essere il momento dove le disposizioni vengono partecipate al personale. Oggi è diventata solo procedura per una fiction . La stragrande maggioranza dei reparti non la fà in pratica, talvolta risulta in maniera cartacea…fittizia. Si, quella comunicazione che non cè…quella che rende i Comandanti di uomini lontani dall’essere riconosciuti Comandanti dai propri uomini, dal proprio reparto...."

 

"...grazie ai Carabinieri…grazie. Grazie ai Carabinieri che vanno avanti anche se tutto questo non c’è. Il Carabiniere sà che un Comandante puo’ farlo anche se non ne ha la capacità e nessuno vigila sul suo operat. Il carabiniere sà che che non si puo’ fare il carabiniere se non sai fare il carabiniere…quello che la gente guarda tutti i giorni e che ti dà solo certezze 

 

 

PAGINA QUARANTATREESIMA. DIARIO SECONDO. MADATO DODICESIMO.ANNO2019.