Si parla di sicurezza ma nessuno dice che mancano le risorse umane sul territorio. Operare con disagio forte dovuto sia alle criticità dell'esigenza di piu' sicurezza e sia dal fatto che si opera nella difficoltà di dover fare straordinario mal pagato e turni senza fare il riposo senza mai potersi organizzare la propria vita familiare
Le campagne sulla sicurezza hanno determinati colori e si prestano alle attenzioni degli apparteneti alle forze dell'ordine, ma i proclami sono orfani della reale criticità di sicurezza che passa dalla carenza organica che alimenta il disagio del carabiniere. Non puo' bastare la dedizione, il senso di responsabilità, l'obbedienza, il giuramento... no, non puo' bastare per dare sicurezza. Le risorse umane sul territorio consentono di poter operare con maggiore attenzione e superando il disagio forte che oggi vivono i carabinieri. C'è chi disegna la sicurezza sul foglio di carta e chi invece la deve fare sulla strada a contatto con il cittadino al quale vuole dare risposte per dovere e per proprio senso di responsabilità e di appartenenza all'istituzione. Chi disegna gioca con teoremi sui numeri e chi deve operare subisce teoremi che possono solo confondere quella che è la reale opera di sicurezza nelle nostre comunità, nelle nostre giurisdizioni. Il carabiniere non puo' subire anche la carenza organica che lo costringe a fare lavoro straordinario quotidiano a 9 euro lorde all'ora e al netto in tasca di poco meno di tre euro. Si, perchè le tassazioni e i contributi previdenziali poi fanno la loro parte. Già il disagio ordinario è quello di sapere cosa farai il giorno non prima dell'ora di pranzo, se il Comandante è in gamba. Non sapere con certezza quale sarà il giorno della settimana in cui farai il risposo e non avere certezza di poter fruire della tua licenza per il periodo che hai programmato. All'ordinario problema si puo' aggiungere un Comandante non cosi' attento alle normative e non piu' armonico nei rapporti interpersonali dove aggrava il peso del rapporto funzionale incidendo negativamente sul morale del personale e sul rendimento del servizio stesso. Questa una criticità che stà diventando un po' il problema quotidiano nelle varie gerarchie sul territorio. Manca personale e tutto grava sull'ultimo carabiniere, quello della strada, quello che trovi a fare sicurezza nel concreto servizio al cittadino. La carenza organica è il male della sicurezza e lo sarà per i carabinieri, in particolare, per i prossimi anni. Una carenza organica che ha superato le 9.000 unità e si prepara a superare le 10.000 unità già dal 2021. Qualcuno legge e fà leggere i dati dell'arruolamento per i prossimi anni e non lo spiega nella reale analisi che fà fatta per chi conosce come sono strutturati gli organici dell'Arma. Infatti leggere che l'arruolamento per l'anno 2019 si attesterà con 971 nuovi marescialli, 650 dai civili e 321 dai concorsi interni, circa 3.711 nuovi carabinieri dal 139' corso fà credere di poter avere quasi 5mila carabinieri in piu'. Tutto non corrispondente. Il turn over che solo da un anno è ritornato al 100% prevede di arruolare tanti quanti sono i carabinieri che lasciano l'Arma per il pensionamento. Ne escono 4mila e se ne arruolano altrettanti. Senza dimenticare che per molti c'è il passaggio alle scuole di formazione e arrivano poi sul territorio dopo circa un anno. Quindi la carenza organica resta invariata. Negli recenti anni del giubileo, Expo' e G7 sono stati stanziati dal Governo arruolamenti straordinari che hanno dato un importante risposta a fronte dei tagli iniziati dal 2010 con il blocco del turn over che solo due anni fà è tornato al 100%. La carenza organica aumenterà perchè per i prossimi anni il numero dei pensionamenti sarà ancor piu' grande di quelli avuti negli ultimi 10 anni. Nessun Governo pensa seriamente a dare risposte sulla sicurezza. Anche la sicurezza interna del paese ha un costo e le scelte vanno fatte per fare arruolamenti straordinari e riportare gli organici in assetto, mettendo finalmente in condizione chi deve fare sicurezza ad operare con le adeguate forze per contrastare ogni forma di minaccia del diritto a vivere nell'ordine e nella sicurezza. Vedere che si fanno stanziamenti di vario genere per impegni politici e poi trovarsi a parlare di sicurezza che manca dagli stessi al Governo non rende aderenza a chi deve governare il paese negli interessi del cittadino italiano. Noi vogliamo continuare a dare il massimo ma siamo stanchi di dover convivere con il forte disagio. Le nostre criticità interne le dobbiamo superare aggiornando e formando le categorie di chi deve esercitare ruoli di responsabilità e di gestione risorse umane che non vengono assegnati per meriti e capacità ma solo per copertura di posti d'impiego. Dobbiamo formare chi deve dare l'esempio e chi deve riuscire a dialogare con il personale alle dipendenze. Dobbiamo aggiornare la nostra formazione e su questo c'è molto da fare, ma sono nostre dinamiche su cui si lavora già. Ma tuttio questo non serve se poi è la carenza organica a farla da padrone e far vivere reparti in disagio e con ambienti di vita di caserma dove si debba prestare un servizio solo per passione e con motivazioni non piu' rigenerate. Vogliamo avere gli organici che sono adeguati alle esigenze sul territorio. Continuaimo ad essere una garanzia e diamo il massimo ma siamo stanchi, si siamo stanchi di non essere ascoltati. I carabinieri, gli operatori di sicurezza del paese chiedono che chi Governa si renda conto di stanziare fondi per riportare le forze di polizia in organico e metterli in condizione di poter dare il massimo e tradurre il servizio quotidiano in risposte di sicurezza sul territorio. date i carabinieri ai carabinieri e noi faremo sicuramente meglio quello che abbiamo fatto per 200 anni al fianco della nostra bandiera dove guardano con fiducia tutti gli italiani. Noi vogliamo davvero bene al nostro paese ed è per questo che volgiamo essere messi in condizioni di svolgere il nostro ruolo istituzionale.