Dalle proposte al limite dell'inverosimile presentate nella bozza iniziale si passa ad un documento con diversi punti cassati e rivisti. Nulla di eclatante, solo sprazzi di normalità. manovra che comunque si sperava potesse sanare qualche danno per il comparto creato con la spending review. Nulla di fatto. Ora la discussione, sperando che non sia l'ennesima "fiducia".
Rientrano le voci sul contenimento della spesa in materia di pubblico impiego. Rientra la proroga di un anno del blocco del tetto stipendiale che dal triennio 2011-2013 sarebbe diventato un quadrinennio 2011-2014. Rientra il non dar luogo al pagamento della vacanza contrattuale. Rientrano le limitazioni sui permessi alla legge 104/1992. Rientrano aspetti considerati al limite per il comparto difesa e sicurezza. Dopo tutto quello che si è prospettato sino ad oggi la bozza della manovra aveva davvero aumentato la velocità di questa caduta libera per il comparto. Ora bisognerà aggrapparsi a qualcosa per non raggiungere il punto di non ritorno. Dopo aver salvato il salvabile, o forse meglio, aver cassato l'inverosimile, si deve salvare i diritti degli appartenenti al comparto nel regolamento di armonizzazione che forse potrebbe concretizzarsi solo nel non porre in essere nessuna armonizzazione. Per armonizzazione bisognerà poter accettare ben altro. Comunque nella manovra di stabilità ci si aspettava di poter vedere qualche recupero risorse, che pur dedicate al 2013, potesse dare qualche boccata d'ossigeno per poi reimmergersi in questa ennesimo uragano di recupero economico che continua ad impoverire gli operatori di sicurezza e ordine pubblico e tutto il comparto. Per l'Una Tantum attendiamo ancora qualche soluzione che possa garantirci la copertura delle somme per tutto l'anno 2012. Per il turn over ci si aspettava di vedere uno sforzo con un incremento che potesse dare una risposta al richiesto recupero del totale 100% richiesto da chi con responsabilità stà affrontando l'argomento nelle sedi di Governo. Rimane il 20% , rimane la previsione di vedere svanire circa 7000 dalle stazioni carabinieri neiprossimi tre anni. Rimane una responsabilità di facciata di sostenere una ulteriore manovra economica che continua a incidere negativemente sul paese, sulla dignità di tutti i cittadini italiani, sulla dignità dei carabineiri, sulla sicurezza delle comunità del nostro paese posta a serio rischio da una responsabilità di salvaguardare l'economia, a non certo la quotinìdinaità dei cittadini tutti. Comunque seguiremo con attenzione le procedure di voto e di discussione della manovra dove potremo assistere alla valutazione dei partiti che stanno sostenendo le decisioni di questo Governo e attenzioneremo le responsabilità che si prenderanno le singole parti politiche che, con responsabilità, modificheranno la nostra quotidianità, la sicurezza delle notre strade e delle nostre cittadine. In allegato un riepilogo delle norme d'interesse ivi comprese quelle cassate e quelle aggiunte alla prima bozza presentata.
( CLICCA SU PDF SOTTO E LEGGI LA SINTESI DELLE NORME D'INTERESSE PER I CARABINIERI NEL D.d.L. " Disposizioni per la Formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legeg di Stabilità 2013 )