La legge che contiene le norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze Armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo è stata approvata alla camera dei deputati mercoledi 22 luglio. Ora passa alle approvazioni del Senato.
E' stata una discussione lampo quella della camera dei deputati. Un approvazione velocissima. Del resto era un lavoro fatto dalla maggioranza politica alla IV commissione difesa. Ci sono state le audizioni, gli incontri formali e informali. Ci sono state le paventate attività politiche delle già esistenti associazioni ad indirizzo sindacale che hanno sbandierato conquiste sociali sulla tutela dei diritti e dell'esercizio di diritti sindacali. Nulla di tutto cio', ma solo la realtà di chi come noi ha sostenuto sin da subito che qui non si tratta di nessun esercizio sindacale e nessuna conquista per i diritti dei militari, i diritti dei carabinieri. Le norme della Rappresentanza Militare, le stesse limitazioni, sono state articolate in una legge ed adattate in una anomala realtà associativa dandogli il nome di "esercizio della libertà sindacale ...". Si, la cosa drammatica è che è anche scritto sull'intestazione della legge. Qualche politico che, all'inizio, usava parole come "svolta epocale" oppure " conquista storica", oggi, a metà opera compiuta, invece, usa parole come " ...ma perchè vi lamentate ? lo sapevate che la sentenza della Corte Costituzionale ha messo dei paletti che non si possono proprio superare ..." . Questa è la politica, da sempre. Specie quando ha a che fare con il mondo militare. Ma ancor piu' grave è che tra noi carabinieri c'è chi và a "vendere" che abbiamo il sindacato e che ci sono tutele legali e tutele del personale provvedendo ad iscriversi al sindacato. I carabinieri si trovano davanti a propagande del tipo...c'è lo sconto della tessera, c'è l'avvocato gratis, c'è il risparmio su questo o su quell'altro prodotto o servizio... ma nessuno spiega che siamo difronte ad una legge che per 20 anni non darà nessun diritto e nessuna forma di tutela. Cavalcare la poca conoscenza della materia tecnica e della reale condizione sociale di ulteriore disagio in cui andremo a vivere nella nostra quotidianità di carabinieri, non è certo da "carabiniere". E' un comportamento da politico di periferia che deve solo sollevare masse e giocare sul "non so'" e "non capisco bene". Chiedere ai colleghi di tesserarsi per combattere battaglie legali contro un nemico che non si capisce chi sia... se è la gerarchia o, in realtà, sarà proprio chi stà costruendo con l'inganno qualcosa che non corrisponde alla reale condizione sociale del carabiniere di domani. Con Pianetacobar abbiamo da anni scelto di esporci ed informare i colleghi, proprio quando tutti erano nascosti per paura e per opportunismo. Ora escono fuori tutti, vestiti da "sindacalisti" che non sanno nemmeno quale prodotto stanno "vendendo". Ma io non ho nulla da eccepire contro chi fà quello che gli riesce meglio di fare. Le mie riserve sono su quei carabinieri che non approfondiscono la materia e si lasciano trasportare presi sui sentiemnti che si vive di disagio, di malcontento e di non sempre efficace funzionalità della nostra Arma dei Carabinieri. Ora è il momento per tutti i carabinieri di mettere attenzione sul testo della legge. Mettere attenzione sui ricorsi ai tribunali Amministrativi vinti e quanti altrettanto persi ai Consigli di Stato. Mettere attenzione su chi propone cose che non corrispondono al vero e se poi...vai ad approfondire chi te le stà proponendo e chi lo circonda... ti rendi conto che il "carabiniere", con i suoi diritti e le sue tutele è ben altra cosa. Un "carabiniere" puo' essere riferimento di un carabiniere e puo' certo adoperarsi per la sua tutela in attività che non debbano mai perdere l'identità del nostro essere uomini e donne che hanno scelto di appartenere a questa nostra Arma dei Carabinieri. Noi abbiamo scelto di iniziare a costruire prima dai carabinieri, poi decidendo chi siamo e come vogliamo identificare un progetto serio per un associazione ad indirizzo sindacale seguendo il reale iter della legge. Noi abbiamo scelto di costruire un progetto che debba adoperarsi per migliorare la nostra vita quotidiana da carabinieri. Certo non possiamo prendere spunto da quello che abbiamo visto sino ad oggi. Non abbiamo mai ingannato il collega e partiamo proprio da questo. Coinvolgere e partecipare per costruire da "carabinieri" quello che dovrà essere lo strumento di rappresentatività. Le esperienze di chi ha ben fatto la rappresentanza militare, chi ha operato sul territorio da carabiniere, chi ha fatto esperienze sindacali ed oggi è nel ruolo forestale in una importante specialità dell'Arma dei Carabinieri, dovranno unirsi per creare un nuovo vero progetto con caratteristiche che sono nuove in tutto e per tutto. Siamo 100mila e ognuno dovrà scegliere il posto dove meglio si identifica e affidarsi a chi meglio crede. Questo cambierà molte cose e forse è la volta buona che tanti carabinieri potranno ritrovarsi tra chi, da "carabiniere", vorrà davvero porre in essere un percorso serio e affidabile che guarda al futuro con la consapevolezza che ci sono battaglie sociali che vanno fatte per il nostro benessere. Non certo per favorire il manager, il professionista, il politico, la confederazione o altri interessi di chi vuole solo usare il nostro status di essere carabinieri. Ora è tempo di capire il momento storico di cambiamento. Ora è il momento di studiare, di leggere e di capire cosa stà accadendo. Ora, piu' di prima, è necessario affidarsi a "carabinieri" , a chi sino ad oggi ha saputo essere un carabiniere e non certo a chi oggi si veste da politico usando proprio il male del sistema politico... l'inganno, la vendita di un prodotto senza mai spiegarne aspetti e contenuti. Un "carabiniere" è abituato a fare cio' che si deve con lealtà, trasparenza e se deve coinvolgere, usa quel senso di responsabilità che lo porta ad operare per gli interessi collettivi e non certo per i propri interessi personali usando la confusione cavancando falsi entusiami dettati dal non conoscere a fondo la realtà dei fatti. Ora è il momento di confrontarci e di unirsi fra "carabinieri" in questo "laboratorio attivo" che abbiamo realizzato per analizzare l'iter legislativo e quali utili attività da porre in essere per far nescere un progetto serio che porti i carabinieri a ritrovarsi con la propria identità in una realtà associativa ad indirizzo sindacale. scegliendo da subito di essere attori protagonisti e di partecipare a tutto cio' che possa modificare la legge sull'associazionismo che, cosi' com'è stata votata alla camera dei deputati, ci fà guardare ad un futuro di incertezze tra assenze di tutela di diritti e tutela del personale dell'Arma dei Carabinieri che oggi riusciva ad avere voce per il tramite di chi, nella rappresentanza militare, ha saputo operare da "carabiniere" riuscendo a costruire un dialogo istituzionale e funzionale tra personale rappresentato, delegati e gerarchia. L'associazionismo è la cura del benessere degli associati che sono ..."carabinieri".
Nell'allegato sotto si puo' consultare la legge approvata alla Camera dei Deputati il 22 luglio 2020 che approda al Senato. La legge dovrà essere prima calendarizzata al Senato e poi se ne prevederanno i tempi di discussione e approvazione. intanto il CoCeR Interforze ha chiesto con formale delibera di incontrare i vertici dello Stato Maggiore Difesa unitamente a tutti i vertici delle forse armate e forze di polizia ad ordinamento militare per un confronto sulle posizioni assunte in relazione alla legge. Se al Senato saranno valutate e discusse delle modifiche agli articoli del testo della legge, l'iter prevederà un ulteriore ritorno per l'approvazione alla camera dei deputati. L'iter potrebbe chiudersi entro il primo semestre del 2021.
( CLICCANDO SU " SCARICA L' ALLEGATO " PUOI LEGGERE IN FORMATO PDF IL TESTO INTEGRALE DELLA LEGGE APPROVATA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI CHE SARA' IN DISCUSSIONE AL SENATO )
...un anno e mezzo fa' ROMEO Vincenzo in audizione in IV commissione difesa sui lavori alla legge sull'associazionismo ad indirizzo sindacale. Uno spunto per comprendere meglio la coerenza e i contenuti di chi non si fa' condizionare da politica, professionisti, confederazioni, ma sempre e solo voce ed espressione dei carabinieri...da carabiniere. Qui sotto il link dell'audizione