
Primo giorno di questo 2021 dove tutti noi carabinieri d'italia siamo convinti che sarà un anno migliore. Tutti sentiamo il bisogno di rispolverare i nostri valori che sono l'anima della nostra vita da carabiniere. E' con questi che vogliamo ripartire per un nuovo percorso che ci ridia motivazione e stimoli per non mollare mai
Noi carabinieri d'Italia guardiamo avanti e non ci voltiamo lasciandoci alle spalle questo anno passato che abbiamo vissuto con sofferenza ma non mollando mai. Si, non ci fermiamo ma abbiamo bisogno di guardare con fiducia all'immediato domani. I nostri valori sono indistruttibili ma dobbiamo rispolverarli. La lealtà, la determinazione, il senso di responsabilità, il coraggio di chi ha fatto una scelta e crede nell'essere sempre e comunque un carabiniere. Non dobbiamo imitare nessuno e non abbiamo bisogno di guardare verso gli altri, è necessario guardarsi dentro, essere se stessi e andare avanti con una fiducia rinnovata. Il 2021 non ci regala un Governo politico migliore, non ci prospetta una situazione economica tale da riconoscerci cio' che ci spetta, non ci garantisce miglioramenti sulle nostre pensioni del futuro da fame, non ci darà da guardare verso gli altri e sperare, no, nessuna prospettiva certa. Dobbiamo guardarci dentro, tra noi, nella nostra quotidianità di carabinieri, di uomini e donne che hanno scelto il senso di responsabilità. Si, quello di cui la politica dovrebbe prendere esempio per dire sempre le cose come stanno, per essere leali, per essere corretti, per essere affidabili, seri e responsabili. Noi siamo rifrimento della nostra gente e ogni giorno sentiamo il valore di questo affetto. Il difficile momento sanitario ci ha tolto gli abbracci, quelli veri che si fanno tra persone che si stimano e che si trasmettono affetto. Noi carabinieri ne abbiamo bisogno. nel 2021 ce li riprenderemo. Inizieremo l'anno con un nuovo carabiniere alla guida della nostra istituzione, il Generale di Corpo d'Armata Teo Luzi. Stimato e ben voluto da tutti. Ma lui, il Comandante Generale, da solo non ci porterà da nessuna parte. Noi tutti dobbiamo sentirci attori protagonisti di questa ripresa rigenerativa che vogliamo fortemente. Ma noi tutti dobbiamo fare la nostra parte facendo i carabinieri, quelli che lo sono sempre e comunque e non quelli che la indossano la divisa per ricordarsi di essere carabinieri. Tutti dobbiamo guardarci con fiducia, cosi' come dal neo carabiniere del 139' corso sino al generale di Corpo d'Armata da cui ci si aspetta una vera collaborazione al fianco di chi assume il comando dell'Arma dei Carabinieri il 15 gennaio di questo 2021. Avremo ancora piu' di 4000 arruolamenti, avremo le stesse posizioni degli scorsi anni per i concorsi interni nel passaggio del ruolo a vice brigadiere e a maresciallo, ma resteremo in una vacanza organica che è di 10mila unità. Carenza organica che ci lascia gli stessi enormi problemi sulla mobilità che non puo' esserci e quei trasferimenti che non si possono fare lasciando malcontento e disagi tra il personale che ha bisogno di trovare migliore impiego non lontano dai propri affetti familiari. Rinnoveremo un contratto di lavoro 2019-2021 dove dobbiamo ancora entrare nel vivo della concertazione ma che già sappiamo essere priva di risorse interessanti, tali da farci pensare ad aumento diverso da quello che abbiamo ricevuto nell'ultimo contratto 2016-2018. Si, quelle 45 euro nette circa. Una vita economica che non migliora con l'aumento stipendiale, che ci lascia in una posizione sociale che diventa sempre piu' vicina a chi vive una vita familiare mediocre, tra mille problemi. Si, è vero, come tanti, forse come tutti. Ma noi non possiamo fermarci e dobbiamo affrontare il quotidiano con la responsabilità di essere un rifrimento indispensabile per le nostre comunità per l'ordine e la sicurezza pubblica. In questo primo trimestre indosseremo la nuova divisa operativa per i servizi di pattuglia per stazioni carabinieri e tenenze, trovando una risposta funzionale migliorativa che aspettavamo da diversi anni. Abbiamo bisogno di dare migliore identità a quel ruolo straordinario della tutela ambientale e forestale che è un patrimonio su cui l'Arma dei Carabinieri deve investire sulle eccellenze che si sono create da quelle professionalità e competenze acquisite nel tempo, negli anni, nella storia di un ruolo che oggi si occupa di una materia di spessore mondiale. Tra indennità di comando che dal 1 gennaio 2021 saranno per tutti i comandanti di stazioni e tenenze con quei circa 50/60 euro nette medei pro capite, alla valutazione delle lunghe permanenze dei Comandanti di Stazione su cui si dovrà fare analisi e valutazioni piu' attente e aderenti alla necessità di aggiornare e motivare un ruolo fondamentale dell'Arma dei Carabinieri. Cosi' come si deve prendere in considerazione che le stazioni carabinieri del ruolo forestale devono avere migliore applicazione della specialità e dello specifico ruolo di competenza che è ben diverso da quello della stazione territoriale, cosi' come per orari di apertura e attività e competenze sul territorio. Tenendo anche in considerazione le premesse che ci sono ,guardando al fatto che la nuova divisa operativa, l'indennità di comando e le lunghe permanenze non riguardano le stazioni carabinieri forestali. Saremo pronti alla partenza di questo nuovo triennio al fianco del nuovo Comandante Generale, tutti insieme saremo al suo fianco unitamente a tutti i Comandanti di vertice e cosi' lo saranno tutti i "carabinieri" d'Italia. Sarà un rinnovato percorso di dialogo e di collaborazione che affronterà importanti cambiamenti che ci saranno, ne siamo certi. Seguiremo il percorso della realtà associativa per noi carabinieri non perdendo di vista la reale condizione della realtà associativa ad indirizzo sindacale che è scritta nella legge ancora in approvazione. Legge che ha un percorso non breve perchè da essa discenderanno i decreti legislativi che dovranno stabilire le regole per chi dovrà occuparsi della tutela degli interessi del carabiniere. Per ora tanta interpretazione e ben lontana da cio' che emerge dalla stesura della legge in approvazione al senato. La lealtà, la trasperenza, la determinazione, il senso di appartenenza, il coraggio di guardare al futuro nell'interesse dei colleghi "carabinieri" ma, certo, senza mai perdere di vista che siamo parte di questa nostra istituzione e dobbiamo contrinuire a migliorarla partendo da noi, dal nostro essere sempre e comunque carabinieri. Ripartiamo dal senso di appartenenza, dal nostro senso di responsabilità, dalla nostra lelatà, dalla nostro esserci sempre e comunque. Testa, cuore e passione... quella per cui abbiamo creduto dal primo giorno che abbiamo provato l'emozione di indossare la nostra divisa, sapendo di sapere che questo sentimento sarà per sempre. Insieme possiamo ripartire con la consapevolezza di poter cambiare migliorando la nostra quotidianità. Si, insieme possiamo, ma noi carabinieri certo lo faremo ... Assieme.