A volte basta solo rispolverare e rimettere a lucido quelli che sono i nostri valori immutati nel tempo. Basta guardare molto lontano e ricordarsi che oggi siamo quello che è stato costruito nella storia, nella nostra storia, la storia del nostro paese. L'onestà, quel valore prezioso che accompagna la vita di un carabiniere.
Noi carabinieri viviamo la nostra quotidianità nella semplicità di un qualsiasi cittadino, di una famiglia semplice in una comunità che puo’ essere in una grande città, in un paese, in una piccolissima comunità di montagna o su un isoletta in mezzo al mare tra le coste del nostro bel paese. Il Carabiniere risponde al rispetto delle regole come un cittadino italiano e risponde al rispetto delle regole del proprio status militare. Il Carabiniere deve essere cittadino esemplare perché il suo ruolo è far rispettare la legge, le regole, con quel senso di responsabilità che oggi resta un pregiato valore, smarrito nell’opportunismo e qualunquismo della nostra società. Decoro, dignità, nobiltà d’intenti che appartengono al carabiniere che tutti i giorni pone in essere durante sia nel servizio e sia quando non è in divisa, perché si è carabinieri sempre, convintamente. Ma tutti questi particolari, assieme, riconducono ad una sola parola, Onestà. L’onestà è quella qualità umana di agire e di comunicare in maniera sincera, leale in relazione a princìpi morali, ponendo in essere comportamenti e azioni non riprovevoli nei confronti del prossimo. La disonestà, invece, si configura come un reato punibile penalmente, come avviene nei casi di corruzione e concussione di pubblici ufficiali e dichiarazioni non corrispondenti al vero, falsa testimonianza. L'onestà è al centro nei rapporti sociali e costituisce uno dei valori fondanti dello stato di diritto. Andando a rivedere tra i documenti che conservo sempre che poi, amo ritrovare e rileggere in momenti diversi nel tempo, ho trovato uno scritto dei carabinieri al tempo di circa ottant’anni fà. E’ una lettera dell’ufficio segreteria e riservato del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali con protocollo, Roma 16 settembre 1944 e indirizzata a tutti i Comandi dipendenti. Recita cosi’ testualmente …
“ Da fonte alleata mi sono pervenute lagnanze per atti di corruzione di cui si sarebbero resi responsabili militari dell’Arma nell’esercizio delle loro funzioni. Non vi sono state precisazioni e cio’ maggiormente mi addolora poiché, generalizzando, l’accusa purtroppo ricade su tutta l’Arma che non puo’ non restarne ferita nel suo intimo senso di fierezza e di onore. Dopo le mie chiare e precise direttive, ritengo superfluo di ritornare sull’argomento. Ricordo che per ogni militare dell’Arma è imprescindibile impegno morale mantenersi ligio a quell’inflessibile sentimento di onestà che deve costituire dogma di vita ed abito mentale di chi ha l’onore di vestire l’onorata divisa. I miei ordini sono tassativi ed inequivocabili: i disonesti ed i profittatori che vivono ai margini dell’Istituzione, di cui sono indegni figli, siano colpiti senza misericordia. Gli ufficiali comandanti diano l’esempio e siano inesorabili nel pretendere dai dipendenti ineccepibile condotta in servizio e fuori servizio, cio’ che si potrà ottenere svolgendo accorta e severa opera di controllo. Nell’ora tragica che la Patria attraversa, mentre tutti i nostri sforzi e le nostre fatiche convergono al potenziamento e alla ricostruzione dell’Arma, non sono consentite deviazioni né transazioni con la propria coscienza. Onestà assoluta, rettitudine adamantina: Questa è la consegna del carabiniere; questo è l’imperativo categorico, il supremo comandamento per l’Arma. Firmato, Il Generale di Corpo d’Armata Comandante Generale Taddeo Orlando “ .
Dopo aver letto queste parole, ti devi solo fermare a riflettere in un emozione che ti riporta al giorno in cui hai fatto questa scelta e pensare a quei valori di centinaia di migliaia che hanno portato con questa divisa valori che hanno accompagnato la storia del nostro paese. Quei valori che sono di tutti i carabinieri d’Italia, di ieri, di oggi e di domani. Rispolveriamo i nostri valori e guardiamo avanti con fiducia, tutti insieme, Assieme.
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