
EuroGendFor è un termine che spesso è sigla ad uso interpretativo su forza di polizia da compiti e funzionalità anomale. Andiamo a conoscere EuroGendFor in un sintetico quadro esplicativo che si pone a dare, una volta per tutte, una adeguata caratterizzazione alla Forza di Gendarmeria Europea.
E’ uno degli strumenti piu’ efficaci a disposizione delle Organizzazioni Internazionali per la gestione delle crisi anche in ambienti molto instabili. Nata sulla base della esperienza acquisita dai carabinieri nelle missioni internazionali, la EGF è, in sintesi, una struttura multinazionale composta da forze di polizia ad ordinamento militare dell’Unione Europea, Arma dei Carabinieri, Gendarmeria nazionale Francese, Guardia Civil spagnola, Guardia National Repubblica Portoghese, Marecausussée olandese e la Jendarmeria romena ). L’EGF è in grado di intervenire in aree di crisi, sotto egida NATO, ONU, UE, o di coalizioni costituite fra diversi Paesi, in sostituzione o in affiancamento alle forze di polizia locali, quando queste non siano in grado, in tutto o in parte, di assolvere i propri compiti. La decisione di creare la EuroGendFor fu assunta l’8 ottobre 2003 dai Ministri della Difesa francese ed italiano, Francois Alliot Marie e Antonio Martino, nel corso della riunione informale dei Ministri della Difesa e dell’Unione Europea. In quella occasione i Ministri della Difesa convennero sulla necessità di un tale strumento in grado di inserirsi in uno specifico segmento delle Operazioni di supporto alla Pace (PSO), per lo svolgimento di attività di polizia, in sostituzione o in affiancamento alle forze di polizia locali, collassate, ovvero in grado di adempiere solo parzialmente ai loro compiti. Il successivo 17 settembre 2004, a Noordwiik, in Olanda, i Ministri della Difesa dei cinque Paesi Membri, Italia, Francia, Olanda, Portogallo e Spagna, firmarono la Dichiarazione di intenti con la quale si istituiva formalmente la EGF. I contenuti della citata dichiarazione sono stati poi recepiti in un trattato internazionale, siglato il 18 ottobre 2007 in Velsen, Olanda. Il 18 dicembre 2008 è stato, infine, riconosciuto alla Jendarmeria romena lo status di nuovo membro di EuroGendFor, mentre Turchia, Polonia e Lituania partecipano al progetto in qualità, rispettivamente, di osservatore, la Turchia, e partner, per Polonia e Lituania. Il Quartier Generale di EuroGendFor è ubicato in Vicenza, presso la Caserma “Chinotto” dei Carabinieri, dove ha sede anche il Centro di eccellenza per la Stability Police Units ( CoESPU ). La EuroGendFor ha avuto il proprio battesimo operativo nell’ambito dell’operazione militare “EUFOR ALTHEA” in Bosnia Erzegovina dove ha operato fino al mese di ottobre 2010. Dal 2009 EuroGendFor opera anche in Afghanistan, all’interno della NATO Training Mission (NTM) per la formazione, l’addestramento e il mentoring delle forze di polizia afgane. Il CIMIN, organo preposto al coordinamento politico-militare della Forza, è composto dai rappresentanti dei ministeri competenti dei vari Paesi. Ne fanno parte, per l’Italia, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e, per il Ministero Affari Esteri il Direttore Generale per gli Affari Politici e la Sicurezza. Con la legge 14 maggio 2010, n.84 sono stati ratificati la Dichiarazione di intenti del 17 settembre 2004 e il trattato del 18 ottobre 2007. Il Co.Ce.R. Carabinieri, nel febbraio 2011, con delibera nr. 132 del X mandato, in riferimento ad un interrogazione parlamentare a risposta scritta nr. 4-10567 datata 25 gennaio 2011, chiese delucidazioni al Comandante Generale dell’Arma per portare a conoscenza il personale dell’Arma della reale situazione. L’interrogazione parlamentare faceva riferimento a notizie diffuse in internet che, in riferimento al trattato si paventava una probabile abolizione dell’Arma dei carabinieri o, comunque, il suo assorbimento nelle forze di polizia tranne per quei contingenti che andrebbero a costituire la forza di polizia multinazionale a statuto militare, EuroGendFor. Il 17 ottobre successivo, con risposta allegata alla delibera e consultabile sul portale intranet “leonardo” Arma dei Carabinieri nell’area dedicata alla Rappresentanza Militare, il Comandante Generale ha fornito risposta alla delibera del CoCeR facendo riferimento alla risposta del Ministro della Difesa all’atto. E’ stato cosi’ chiarito, in modo ufficiale, che nel trattato istitutivo delle forze di gendarmeria europea, EuroGendFor, e nella relativa legge di ratifica , legge 14 maggio 2010, n.84, non sono presenti norme concernenti l’ordinamento e i compiti interni delle forze di polizia nazionali dei paesi aderenti. La citata Autorità politica ha altresi’ precisato che le ipotesi interpretative prospettate nell’interrogazione parlamentare sono in contrasto con il testo del trattato e non sono ad esso riferibili. L’istituzione della forza di gendarmeria europea non prevede in realtà la costituzione di una organica forza di polizia internazionale, né di reparti operativi stabili, bensi’ la possibilità per i Paesi Menbri di intervenire congiuntamente, attraverso la costituzione di reparti ad hoc, nelle missioni internazionali in cui siano richieste le particolari competenze professionali e capacità operative delle forze di polizia a status militare di cui paesi sono dotate, sulla base dei principi di reciprocità e di ripartizione dei costi.